SCHEDA ARTISTA a cura di Cinematografo.it
Charlotte Rampling
Nasce a STURMER (Inghilterra, GRAN BRETAGNA) il 05-02-1945
BIOGRAFIA
Attrice. Suo padre era un colonnello dell'esercito, diventato poi un comandante della NATO e successivamente un pittore. Rampling studia nelle migliori scuole: prima a Parigi e poi nella prestigiosa S. Hilda a Bushley, in Inghilterra. Donna dal fascino ambiguo ed etereo entra nel mondo dello spettacolo come modella, il debutto come attrice avviene invece nel 1965 con "Non tutti ce l'hanno" di Richard Lester, uno dei film manifesto della Swinging London, che vince la Palma d'Oro a Cannes e ottiene un grande successo.Ma il suo proposito di diventare un sex symbol perde valore quando la sorella Sarah alla vigilia dei ventuno anni si suicida. Charlotte allora sente che per motivare il mestiere di attrice deve cercare altre motivazioni e le trova cercando in profondità dentro se stessa. Il suo talento viene notato da Luchino Visconti - che diceva dei suoi occhi: "Lì dentro c'é tutto" - e la vuole per "La caduta degli dei" (1969), film che segna l'inizio di un lungo e fortunato sodalizio con il cinema italiano. Dopo Visconti, per cui ha recitao il suo ultimo ruolo di "brava ragazza", infatti, recita per Giuseppe Patroni Griffi in "Addio fratello crudele" (1971) e per Giuliano Montaldo in "Giordano Bruno" (1973). Sposatasi nel 1972 con l'agente pubblicitario Brian Sothcombe, ha un figlio, Barnaby, che diventerà un regista televisivo. In quegli anni 'ruggenti', dichiarando alla stampa di non saper scegliere tra due uomini e di vivere con entrambi, alimenta la sua fama di donna trasgressiva. Il film in cui dà maggiore prova del suo talento è "Il portiere di notte" (1974) di Liliana Cavani, dove interpreta Lucia, un'ebrea sopravvissuta al campo di concentramento che dopo molti anni incontra per caso l'ufficiale nazista che l'aveva torturata durante la prigionia. Diventata un'attrice di fama internazionale, nel 1975 è in Germania per il noir "Un'orchidea rosso sangue", nello stesso anno è accanto Robert Mitchum in "Marlowe, il poliziotto privato", poi torna in Italia dove si esibisce con Adriano Celentano nel celebre balletto di "Yuppi Du" (1975). L'anno dopo divorzia da Southcombe e si risposa nel 1978 con il compositore francese Jean-Michel Jarre, a cui dà il figlio, David. Grazie al suo talento ed al suo fascino interpreta sempre personaggi femminili molto espressivi, come ad esempio in "Il verdetto" (1982) di Sidney Lumet, accanto a Paul Newman o in "Angel Heart - Ascensore per l'inferno" (1987), dove interpreta Margareth, la donna di cui si innamora Mickey Rourke. Durante gli anni '90 si dedica prevalentemente alle serie televisive per ritonare poi sul grande schermo nel 2000 con l'intenso "Sotto la sabbia" di François Ozon. Nel 2003 ha vinto l'European Film Award per "La piscina" e nel 2004 è tornata a lavorare in Italia con il film di Gianni Amelio "Le chiavi di casa" in cui è la madre dolente ma sempre presente e paziente di una figlia gravemente celebrolesa.. Nel 2005 con il film "Lemming" - in cui lei ancora una volta rappresenta il peccato, la seduzione fatale - ha inaugurato il Festival di Cannes. Da qualche anno è legata al consulente finanziario Jean-Noel Tassez. Orso d'Oro alla carriera, al 69. Festival di Berlino (2019.)
FILMOGRAFIA
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