Anno: 2006 Durata: 113 Origine: USA Colore: C
Genere:THRILLER
Regia:-
Specifiche tecniche:-
Tratto da:personaggi creati da Joe Eszterhas
Produzione:MORITZ BORMAN, MARIO KASSAR, ANDREW G. VAJNA PER C-2 PICTURES, INTERMEDIA FILMS, SONY PICTURES ENTERTAINMENT, IMF, KANZAMAN S.A.
Distribuzione:WARNER BROS. ITALIA
La scrittrice Catherine Tramell è ancora una volta nei guai con la giustizia, questa volta a Londra. Scotland Yard assegna il suo caso allo psicologo criminale Andrew Glass che ha il compito di valutarla. Andrew potrebbe essere finalmente l'uomo giusto. Catherine, però, riesce a coinnvolgere anche lui, come ha già fatto con Nick Curran, in un rischioso gioco di seduzione...
"Ce ne sono state altre prima di Sharon Stone di fulgide, potentissime star del cinema che in realtà, a conti fatti, non ci hanno dato poi così tante interpretazioni di qualità memorabile (quante occasioni davvero importanti hanno avuto Sean Connery o Sophia Loren?). Ma nel caso di Sharon la sproporzione è particolarmente notevole: a parte 'Casinò' di Martin Scorsese che cosa rimane impresso nella memoria della sua carriera di attrice? La star, invece, occupa già un posto forse pari a quello di Marilyn Monroe." (Paolo D'Agostini, 'la Repubblica', 31 marzo 2006) "A nome dei cinéfili intelligenti - ribadiamo intelligenti, non addottrinati o militanti - indirizziamo questa nostra (recensione) all'ultima star in circolazione, femme fatale a pieno titolo persino alla soglia dei cinquant'anni. Gentile Signora Sharon, continuiamo a non curarci di coloro che vorrebbero istruire il dibattito sulle sue qualità recitative: lei resta inimitabile e divina a prescindere, perché il cinema agisce in un territorio mitico-simbolico a statuto (artistico) speciale. Continuiamo altresì a considerare 'Basic Instinct' del '92 un ottimo thriller, capace, tra l'altro, di segnare in profondità lo stile e il gusto del cinema americano di fine secolo. Siamo consci, per di più, che le leggi del marketing hanno una loro logica stringente e che prendere di petto il sequel è stata, in fondo, una missione perfettamente in linea con le aspettative di tutti gli officianti. Non pretendevamo, insomma, che 'Basic Instinct 2 - Risk Addiction' risultasse credibile come un documentario sui pinguini ai gadget del filone e facesse razzia di Oscar, Leoni o Palme. Ciò detto e sottoscritto, dobbiamo assolutamente dirle che dall'accanito corpo a corpo col prototipo solo il suo carisma riesce a sopravvivere: ammaccato, smagrito, rifatto, attraversato da un'ombra d'impalpabile di autoironia, ma splendido-splendente proprio nell'impari sfida contro il film che produttori e sceneggiatori le hanno cucito addosso con imperdonabile perfidia." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 1 aprile 2006)
Incasso in euro