SOGGETTO

SCENEGGIATORE

MUSICHE

MONTAGGIO

SCENOGRAFIA

COSTUMISTA

EFFETTI

TRAMA

Una guardia imperiale cinese, in missione in America per salvare una principessa rapita, Pei Pei, si unisce a un rapinatore, salva un piccolo sioux, diventa un eroe e nel vecchio West viene rispettato come non gli era mai accaduto in patria anche se le avventure sembrano non avere mai fine. TRAMA LUNGA La Principessa Pei Pei è stata rapita dalla Città Proibita. L'imperatore invia tre delle sue più valorose guardie nel Far West per consegnare un riscatto in oro ai rapitori. Chon Wang non è tra questi ma riesce ad accodarsi al gruppo, portando i bagagli dello zio, interprete della spedizione. Mentre attraversano in treno il deserto del Nevada, i cinesi sono assaliti da alcuni rapinatori capeggiati da Roy O'Bannon. Chon però fa perdere il bottino ai ladri che, per tutta risposta, lo abbandonano in mezzo al deserto. Anche Roy, fallita la rapina, viene scaricato dai suoi compagni di avventura. Vagando confusamente, Chon aiuta un gruppo di indiani Crow a salvare un piccolo della tribù: salutato come un eroe, è portato al villaggio e qui si ritrova sposato con la bellissima Foglie Cadenti. Pensando però a Pei Pei, Chon si rimette in viaggio, incontra Roy in un saloon, e dopo una rissa, entrambi finiscono dentro. In cella Roy, venuto a sapere della principessa e delle monete d'oro, promette a Chon di aiutarlo. Riusciti ad evadere, i due si dirigono verso Carson City. Qui però devono affrontare ancora molti ostacoli (il cinese Lo Fong, che traffica con la mano d'opera per la ferrovia, poi lo sceriffo, quelli della banda di Roy, le tre guardie imperiali...) prima di poter arrivare a mettere tutto a posto. La principessa accoglie Chon come suo promesso sposo, Roy si lascia conquistare da Foglie Cadenti. Chan e Roy diventano sceriffi e sventano rapine ai treni.

CRITICA

"Deprimente commedia pseudocomica, un malriuscito impasto di avventure e arti marziali, punteggiato da una colonna sonora che è riduttivo definire spaccatimpani. Nonostante mille acrobazie, che comunque un po' fanno girare le scatole, il ritmo langue e l'umorismo resta clamorosamente floscio. Tra l'altro i due protagonisti bicolori non sono neppure simpatici". (Massimo Bertarelli, 'Il giornale', 12 giugno 2003) "Il titolo originale 'Shangai Noon' sembra un gioco di parole con 'High Noon' (il nostro 'Mezzogiorno di fuoco'), ma questo ibrido di Estremo Oriente e frontiera, giocato più sulla commedia che sui classici del genere, ricorda poco la storia del solitario sceriffo Cary Grant e della sua cittadina di vigliacchi, e molto le picaresche avventure di Butch Cassidy e Sundance Kidd". ('Ciak', luglio 2000)