Anno: 2000 Durata: 105 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Giuseppe Tornatore
Specifiche tecniche:PANAVISION, 35 MM (1:2.35)
Tratto da:-
Produzione:MEDUSA, MIRAMAX, TELEPIU'
Distribuzione:MEDUSA FILM
Monica Bellucci | nel ruolo di | Malčna Scordia |
Giuseppe Sulfaro | nel ruolo di | Renato Amoroso |
Luciano Federico | nel ruolo di | Padre di Renato |
Matilde Piana | nel ruolo di | Madre di Renato |
Pietro Notarianni | nel ruolo di | Prof. Bonsignore |
Gaetano Aronica | nel ruolo di | Nino Scordia |
Gilberto Idonea | nel ruolo di | Avvocato Centorbi |
Angelo Pellegrino | nel ruolo di | Segretario del politico |
Antonello Puglisi | nel ruolo di | Notabile pettegolo |
Aurora Quattrocchi | nel ruolo di | Tenutaria del bordello Rori Quattrocchi |
Claudia Muzii | nel ruolo di | Prostituta |
Conchita Puglisi | nel ruolo di | Prostituta |
Daniele Arena | nel ruolo di | Agostino |
Domenico Gennaro | nel ruolo di | Farmacista |
Elisa Morucci | nel ruolo di | Lupetta |
Emanuele Gullotto | nel ruolo di | Negoziante di dischi |
Franco Catalano | nel ruolo di | Negoziante |
Gabriella Di Luzio | nel ruolo di | Mantenuta del Barone |
Gianluca Guarrera | nel ruolo di | Nicola |
Giovanni Litrico | nel ruolo di | Pinč |
Giuseppe Zizzo | nel ruolo di | Tanino |
Lucia Sardo | nel ruolo di | Donna del linciaggio |
Maria Terranova | nel ruolo di | Moglie del dott. Cusimano |
Michel Daniel Bramanti | nel ruolo di | Sasŕ |
Noemi Giarratana | nel ruolo di | Sorella di Renato |
Ornella Giusto | nel ruolo di | Prostituta |
Paola Pace | nel ruolo di | Donna del linciaggio |
Pippo Pattavina | nel ruolo di | Pretore |
Pippo Provvidenti | nel ruolo di | Dott. Cusimano |
Totň Borgese | nel ruolo di | Milite fascista |
Vitalba Andrea | nel ruolo di | Moglie del farmacista |
Ambientato in Sicilia negli anni della II Guerra Mondiale, č la storia della folle passione che un ragazzino, Renato Amoroso, nutre per la donna piů bella e desiderata del paese: Malčna. Mentre Renato scopre la sessualitŕ immaginando Malčna, di volta in volta, come la Jane di Tarzan, Cleopatra, la pupa del gangster o la bella dei calendarietti per barbieri, Malčna vive la sua parabola da giovane moglie, poi vedova, a prostituta. Intanto ... TRAMA LUNGA Renato, ora adulto, ricorda quello che gli successe tredicenne in Sicilia. Castelcutň, 10 giugno 1940. Tutto il paese č radunato per ascoltare il discorso con cui Mussolini dŕ praticamente il via alla presenza dell'Italia nella II Guerra Mondiale. Renato perň ha ben altro per la testa. Con la bicicletta da poco avuta in regalo, segue insieme ad altri ragazzi la camminata di Maddalena, detta Malčna, la piů bella del paese. Renato č conquistato da lei, al punto di correrle dietro in ogni luogo, e quando non la vede, la sogna, e vede se stesso che arriva a difenderla, a salvarla, a portarla via, come nei film americani. Partito per il fronte, il marito di Malčna viene dato per morto quasi subito. La vita per la vedova č difficile, tra corteggiamenti, malelingue, calunnie. Finisce che Malčna ricorre all'avvocato e, in tribunale, dice a tutti che quelli sono solo fatti suoi. Mentre Renato continua a cercare di farsi vedere e a sognarla nelle notti insonni, le sorti della guerra precipitano. In paese ci sono i tedeschi, e Malčna si accompagna con loro. Poco tempo dopo l'esercito americano invade le strade. Le donne picchiano Malčna, che cambia aria e va a Catania. Con grande sorpresa, il marito, ferito ma vivo, torna in paese. Malčna lo sa e si ricongiunge a lui. Renato li vede allontanarsi. "Ancora oggi - dice con voce f.c.- č lei l'unica che non ho mai dimenticato".
"Tornatore rientra a casa, in Sicilia, per inseguire la storia di un'ossessione erotica con Bellucci in grande ascesa (...). Per chi vive nei ricordi di 'Nuovo cinema Paradiso' e considera Tornatore regista internazionale. Del resto, č lui stesso a definirsi un massimalista dello stile contro il minimalismo del nostro cinema". (Piera Detassis, 'Panorama', 24 agosto 2000) "Parlando per metafora, 'Malčna' č un film da vedere dall'inizio alla fine con il cappello in mano; e questo per due motivi, l'uno positivo e l'altro meno. Cominciamo dal primo: impossibile non rendere omaggio alla sapienza cinematografica di Giuseppe Tornatore, uno dei pochi registi contemporanei che sanno dare forza e respiro alle immagini, esaltare personaggi e sfondi, scandire le sequenze sui ritmi della musica. Il secondo motivo di tenere il capello in mano, piů banale, č quello di non doverselo levare continuamente per salutare al passaggio le vecchie conoscenze transitanti sullo schermo". (Tullio Kezich, 'Il Corriere della Sera, 28 ottobre 2000) "Girato benissimo con magnifiche scene di massa alla Ruttmann, produttivamente impeccabile, poco personale e poco ispirato, 'Malčna' piacerŕ forse soprattutto all'estero, se risulterŕ che gli spettatori italiani abbiano l'impressione di qualcosa di giŕ visto oppure fatichino ad accettare la sicilianitŕ d'epoca. (...) La violenza dell'eros č molto ben narrata; le scene forse meno felici sono quelle dell'arrivo degli americani; il debuttante Giuseppe Sulfaro č adeguato, Monica Bellucci č un'apparizione anche nuda, sensuale e giusta, Piero Notarianni fa bene la parte del padre di lei. Nei tempi, nell'andamento e nelle ambizioni del racconto, circola un'aria antiquata: magari si capisce, siamo nei Quaranta". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 26 ottobre 2000) "La storia, che nasce da un racconto-ricordo di Luciano Vincenzoni, lo sceneggiatore di Leone e di Germi, č bella. E 'Malčna', il film che ha ispirato a Giuseppe Tornatore, č sontuoso: sontuoso per la trionfale bellezza mediterranea di Monica Bellucci, sontuoso per l'ambientazione in una ideale cittŕ siciliana che, come un Lego barocco, č composta per tre quarti di Siracusa e per un quarto di Noto, sontuosa per i mezzi che Medusa e Miramax congiunte hanno dato al regista e gli consentono di avvolgere i suoi personaggi con la cinepresa superbamente condotta da Lajos Koltai, di inseguirli con dolly e carrellate tra i panni stesi ad asciugare e le spiagge dorate, di giocare con le immagini e i colori di un'apparentemente eterna estate siciliana. Ma č proprio dal contrasto tra l'anima intimista della storia e la sontuositŕ della realizzazione che derivano i limiti del film. Tornatore, che non ha mai girato cosě sapientemente, neanche nei virtuosismi di 'La leggenda del pianista sull'oceano', spettacolarizza al massimo la fragile storia dell'innamoramento di Renato Amoroso per la bella e solitaria Malčna Scordia. Dalle passeggiate solitarie della magnifica signora lungo il corso di Castelcutň sotto gli occhi concupiscenti dei maschi, i pettegolezzi invidiosi delle donne e l'aperto desiderio dei ragazzini, alle esplosioni dell'appena scoperta sessualitŕ del dodicenne Renato, che, pensando a Malčna, prima ha una comica erezione, poi si dŕ ai piaceri della masturbazione nella maniera piů rumorosa possibile, dalle reazioni urlate del clan familiare alla descrizione della cittŕ, tutto nel film č rumoroso, sovreccitato, caricaturale, manieristicamente e volontaristicamente siciliano". (Irene Bignardi, 'la Repubblica', 27 ottobre 2000) "Tutt'altro che metaforico e astratto, percorso dai dolly e i carrelli senza i quali a Tornatore non pare di fare cinema, 'Malčna' tenta anche il contrappunto molto concreto tra le vicende personali di una donna troppo bella (anche un po' troppo taciturna: la Bellucci avrŕ sě e no quattro battute) e la storia nazionale, dalla dichiarazione di guerra nel 1940 allo sbarco degli alleati, con postilla 'Un anno dopo'. Le comparse invadono la piazza del paese, le prostitute vengono trattate da collaborazioniste, gli ipocriti restano ipocriti. Ma la storia, privata o collettiva, non cresce, gira su un'autocontemplazione non riscattata dal grottesco (l'umorismo non č mai stato tra le doti dell'autore, Germi e 'Signore e signori' erano un'altra cosa), dall'abuso di citazioni e dall'imbarazzante 'autoplagio' di Morricone (il tema č identico a quello di 'C'era una volta in America')". (Emanuela Martini, 'Film TV', 31 ottobre 2000)
Incasso in euro