SCHEDA ARTISTA a cura di Cinematografo.it
Manoel de Oliveira
Manoel Candido Pinto De OliveiraNasce a OPORTO (Portogallo) il 11-12-1908
BIOGRAFIA
Regista. Attivo fino a oltre 100 anni, č stato il decano e maestro del cinema portoghese, dallo stile lento, antinarrativo e straniante in cui predomina la raffinatezza formale. Nato in una famiglia di ricchi industriali, studia in Portogallo e in Spagna. Debutta nel cinema come comparsa nel 1928 in "Fatima miracolosa" (Fátima Milagrosa) e come attore partecipa al primo film sonoro portoghese. Nel 1929 comincia a girare un cortometraggio sull'ansa fluviale del Douro "Douro, ansa fluviale" (Douro, faina fluvial) che uscirŕ due anni dopo. Atleta e corridore automobilistico, alla morte del padre deve dedicarsi alla conduzione dell'azienda paterna insieme ai fratelli. Torna a girare cortometraggi nel 1938 con "Miramar, plaia de rosas" e "In Portogallo adesso si fabbricano automobili" (Em Portugal já se fazem automóveis). Il suo primo film da regista č "Aniki Bóbó" (1942) - un film sull'infanzia adattato da un racconto di Rodrigues de Freitas - che verrŕ paragonato ai film di De Sica- Zavattini "I bambini ci guardano" e "Sciusciŕ". Poiché gli vengono bocciate dal governo alcune proposte per altri film si dedica all'agricoltura dove con il suo animo di sperimentatore tenta nuove forme di gestione. Nel 1956 gira un documentario a colori "Il pittore e la cittŕ" (O pintor e a cidade) in cui confronta immagini di Oporto con i quadri di Antonio Cruz grazie al quale vince l'Arpa d'argento al festival di Cork. Ottiene dei fondi nel 1963 per girare il suo secondo lungometraggio "Atto di primavera" (Acto de primavera) sulla rappresentazione che ogni anno nel paesino di Curalha si fa della passione di Cristo. Dal '72 torna al lungometraggio, grazie a un finanziamento della Fondazione Gulbenkian, con "Il passato e il presente" (O passado e o presente) si orienta verso storie letterarie d'epoca romantica, dove si consumano amori impossibili, che inizia la tetralogia che comprende "Benilde o la vergine madre" (Benilde ou a Virgem-Măe" (1975), "Amor de perdiço" (1978), e si conclude con il suo capolavoro "Francisca" (1981). Nel 1985 si ispira a un testo del francese Paul Claudel per "La scarpetta di raso" (O sapato de cetim) e riceve a Venezia il Leone d'oro alla carriera. Nel 1991, sempre a Venezia vince il premio speciale della giuria per "La Divina Commedia" (A divina comédia). Negli ultimi anni la sua produzione č stata molto intensa. Sono usciti tra gli altri, "La valle del peccato" (Vale Abraăo, 1993) e "I misteri del convento" (O convento, 1995). Nel 1996 ha presentato a Venezia con successo il sottile "Party". Con "La lettera" (A carta, 1999), ha ottenuto il gran premio della giuria al Festival di Cannes. Notevole successo di pubblico ha ottenuto nel 2000 "Parole e Utopia" (Palavra e utopia) e nel 2001 "Ritorno a casa" (Vou para casa) con Michel Piccoli nel ruolo di un anziano attore. Presente fuori concorso con "Porto della mia infanzia" (Porto da minha infăncia) alla 58° Mostra del Cinema di Venezia (2001), riceve il "Premio Robert Bresson" assegnato dalla Rivista del Cinematografo con il patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura e del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Nel 2007, su invito di Gilles Jacob per la 60ma edizione del Festival di Cannes, partecipa al film collettivo "Chacun son cinéma" con il suo episodio "Ce petit coup au coeur quand la lumičre s'éteint et que le film commence". Seguono quindi "Cristóvăo Colombo - O Enigma" (2007), "Singolaritŕ di una ragazza bionda" (2009), "O Estranho Caso de Angélica" (2010, presentato nella sezione 'Un Certain Regard' del Festival di Cannes), "Painéis de Săo Vicente de Fora, Visăo Poética" (2010), nel 2012 "Gebo e l'ombra" e i film collettivi "Mundo Invisível" e "Centro Histórico". Attivo fino all'ultimo, nel 2014 realizza "O Velho do Restelo" che viene presentato fuori concorso al 71mo Festival di Venezia. Tanti, inoltre, i premi alla carriera ricevuti: il Pardo d'onore (1992), un secondo Leone d'oro (2004), la Palma d'oro (2008) e, nel 2009, il premio Berlinale Camera e il Golden Globe.
FILMOGRAFIA
[2003] | Un film parlato |
[2001] | Ritorno a casa |
[2000] | PAROLE E UTOPIA |
[1997] | VIAGGIO ALL'INIZIO DEL MONDO |
[1996] | PARTY |
[1990] | NO, O LA FOLLE GLORIA DEL COMANDO |
[1963] | A Caça |
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