Anno: 2010 Durata: 94 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:BIOGRAFICO, DRAMMATICO, GUERRA
Regia:Aureliano Amadei
Specifiche tecniche:-
Tratto da:libro "Venti sigarette a Nassirya" di Aureliano Amadei e Francesco Trento (ed. Einaudi)
Produzione:TILDE CORSI, GIANNI ROMOLI, CLAUDIO BONIVENTO PER R&C PRODUZIONI, RAI CINEMA, ALHAMBRA FACTORY
Distribuzione:CINECITTA' LUCE - DVD E BLU-RAY: CG HOMEVIDEO (2011)
Vinicio Marchioni | nel ruolo di | Aureliano Amadei |
Carolina Crescentini | nel ruolo di | Claudia |
Giorgio Colangeli | nel ruolo di | Stefano Rolla |
Orsetta de Rossi | nel ruolo di | Carlotta |
Alberto Basaluzzo | nel ruolo di | Massimo Ficuciello |
Edoardo Pesce | nel ruolo di | Tino |
Luciano Virgilio | nel ruolo di | Generale Ficuciello |
Gisella Burinato | nel ruolo di | Berta Ficuciello |
Duccio Camerini | nel ruolo di | Padre di Aureliano |
Giovanni Carroni | nel ruolo di | Generale Stano |
Vanni Fois | nel ruolo di | Colonnello Scalas |
Massimo Popolizio | nel ruolo di | Storchi |
Nicola Nocella | nel ruolo di | Cico |
Rocco Capraro | nel ruolo di | Cintura |
Silvio Laviano | nel ruolo di | Melis |
Antonio Careddu | nel ruolo di | Mereu |
Stefano Mereu | nel ruolo di | Piras |
Andrea Iaia | nel ruolo di | Olla |
Antonio Gerardi | nel ruolo di | Produttore |
Desirée Noferini | nel ruolo di | Angela |
Maurizio Romoli | nel ruolo di | Ortopedico |
Nicola d'Eramo | nel ruolo di | Ros 1 |
Pietro Faiella | nel ruolo di | Ros 2 |
Harriet MacMasters-Green | nel ruolo di | Infermiera Harriet McMaster-Green |
Harriet Mcmaster-Green | nel ruolo di | Infermiera |
Awa Ly | nel ruolo di | Infermiera |
Il 28enne Aureliano, anarchico e antimilitarista, nonostante le sue convinzioni, le critiche e le preoccupazioni di amici e familiari decide di partire per l'Iraq in qualità di aiuto regista di Stefano Rolla, impegnato nelle riprese per un documentario sulla 'missione di pace' dei militari italiani. Il ragazzo si troverà ben presto catapultato in quell'universo militare che lui non ha mai approvato e su cui ha molti pregiudizi, ma diverrà anche consapevole che tra coloro che incontra vige una umanità e un senso di fratellanza che, in fondo, appartengono anche a lui. Poi, il 12 novembre 2003, l'attentato di Nassiriya cambierà per sempre la sua vita: Stefano Rolla non tornerà più e Aureliano, pur gravemente ferito, sarà l'unico civile sopravvissuto alla strage.
"Un premio alla 'densità del racconto', a un film in cui è forte 'l'esercizio della libertà'. '20 sigarette' di Aureliano Amadei, il film sull'attentato del 2003 alla caserma italiana di Nassiriya in Iraq, ha vinto la Sezione Controcampo Italiano alla 67esima Mostra del Cinema di Venezia. Menzione speciale per l'attore protagonista Vinicio Marchionni. Amadei è l'unico civile sopravvissuto all'attentato che uccise, il 12 novembre del 2003, diciannove italiani: pur gravemente ferito, riuscì a mettersi in salvo. Era a Nassiriya per fare da assistente al regista Stefano Rolla. (...) Un film che, nel giorno della sua proiezione a Venezia, ha suscitato molte polemiche." ('Repubblica', 10 settembre 2010) "Aureliano Amadei, che qui esordisce nel lungometraggio, è stato anche autore di documentari, attore e regista teatrale. (...) Le pagine più terribili sono quelle dell'attentato, dure, realistiche, con la macchina a mano che mette in fortissima evidenza il sangue, le conseguenze disastrose della bomba, prima lo sconcerto e gli interrogativi dei militari di fronte a quella situazione inaspettata, poi l'orrore, il dolore, l'arrivo delle prime ambulanze perché a qualcosa si riesca a trovar rimedio: con quella faccia del protagonista sempre in primo piano devastata dalle ferite e con l'idea che la morte ormai sia vicina. In seguito, nei vari ospedali, con l'avvicendarsi di parenti, di amici e di personalità, non tutto è così teso ed anzi rischia in più punti di cedere ad una aneddotica che, pur certamente desunta da situazioni autentiche, scivola un po' nel facile, specie quando la conclusione alterna la polemica a una cifra che, in seno alla famiglia, si avvia verso la possibilità di una pacificazione personale. L'impresa va accolta comunque con rispetto. Tra l'altro è raro che al cinema una storia sia rievocata, sia pure per interposta persona, da chi l'ha vissuta direttamente." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo', 10 settembre 2010) "'20 sigarette' qui a Venezia, titolo arrivato in sordina, quasi ignorato, figlio di un tardo-adolescente da centro sociale, anarchico per fede ma anche per diletto, costretto a crescere e ad invecchiare in un giorno solo, il 12 novembre2003. (...) Un inferno in soggettiva in cui la pelle dello spettatore stesso si riempie di ferite e non c'è modo di uscire da quell'incubo. (...) '20 sigarette' è un'opera prima e quindi vale doppio. E' il più bel film contro la guerra che abbiamo visto negli ultimi anni. Per il momento freghiamocene delle polemiche e andiamo di corsa in sala (...) a vederlo." (Roberta Ronconi, 'Liberazione', 7 settembre 2010)
Incasso in euro