Anno: 1943 Durata: 83 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:COMMEDIA, MUSICALE
Regia:Carlo Campogalliani
Specifiche tecniche:-
Tratto da:-
Produzione:ITALA FILM
Distribuzione:I.C.I. - AVO FILM
Beniamino Gigli | nel ruolo di | Il tenore Massimo Giuliani/Antonio il sosia |
Mariella Lotti | nel ruolo di | Eva Sanzio |
Rossano Brazzi | nel ruolo di | Andrea Corsi |
Carlo Campanini | nel ruolo di | Ciro Guidotti |
Elvira Marchionni | nel ruolo di | Zia Giovanna |
Elio Marcuzzo | nel ruolo di | L'attore scartato |
Luigi Pavese | nel ruolo di | Il signore stonato |
Mario Siletti | nel ruolo di | Professor La Capra |
Olinto Cristina | nel ruolo di | Produttore dell'Alba Film |
Clara Auteri Pepe | nel ruolo di | La segretaria |
Fausto Tommei | nel ruolo di | Il truccatore |
Aristide Baghetti | nel ruolo di | Un macchinista |
Guglielmo Sinaz | nel ruolo di | Un consigliere |
Dino Di Luca | nel ruolo di | Il commissario |
Guido Morisi | nel ruolo di | Regista Marini |
Stefano Sibaldi | nel ruolo di | Il gioielliere |
Nicola Maldacea | nel ruolo di | Giocatore di dadi sul set |
Nando Bruno | nel ruolo di | Giocatore di dadi sul set |
Cesare A. Bixio | nel ruolo di | Se stesso |
Adriana Sivieri | nel ruolo di | La ballerina |
Giulio Tomasini | nel ruolo di | IL tecnico del suono |
Ines Venturini | nel ruolo di | La prima ballerina |
Oreste Bilancia | nel ruolo di | Il portiere dell'albergo Metropolis |
Eugenio Duse | nel ruolo di | Primo consigliere |
Alfredo Martinelli | nel ruolo di | Secondo consigliere |
Emilio Petacci | nel ruolo di | Operaio dello stabilimento cinematografico |
Un celebre tenore, segretamente innamorato di una giovane che aspira alla carriera cinematografica, riesce a far scritturare la ragazza in un film in cui entrambi sostengono ruoli di primo piano. Ma lei preferisce la corte di un giovane attore di prosa e il tenore allora si allontana lasciando nelle mani del proprio segretario l'assegno di un milione affinché faccia in modo che il film non venga portato a termine. Questi invece trattiene l'assegno e, approfittando della perfetta rassomiglianza tra l'artista ed un suo amico, fa girare da lui le ultime scene del film. Ma il tenore, che viene casualmente a conoscenza della cosa, ritorna improvvisamente e l'equivoco è chiarito. Il film può essere finalmente ultimato; il segretario ottiene il perdono, e la ragazza può accettare tranquillamente la corte del suo innamorato.
"Il film è stato condotto con molta abilità da Campogalliani, il cui merito ci sembra sia soprattutto da ricercarsi nell'essersi servito di Beniamino Gigli, senza presentarlo con facili espedienti, appena come "pretesto" scenico, come suole purtroppo avvenire in film di questo genere. Qui Gigli agisce di continuo come vero e proprio attore, pienamente compartecipe della vicenda. E dobbiamo anche dire che se la cava in modo più che brillante." (Mario Rinaldi, "La Tribuna", 4 marzo 1944)
Incasso in euro