Anno: 1995 Durata: 102 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Scott Kalvert
Specifiche tecniche:NORMALE
Tratto da:romanzo "Jim entra nel campo di basket" ("The Basketball Diaries", 1978) di Jim Carroll, (Frassinelli)
Produzione:ISLAND PICTURES - NEW LINE CINEMA
Distribuzione:MULTI MEDIA FILM DISTRIBUTION (1997) - BMG VIDEO
Leonardo Di Caprio | nel ruolo di | Jim Carroll |
Lorraine Bracco | nel ruolo di | Madre di Jim |
Mark Wahlberg | nel ruolo di | Mickey |
James Madio | nel ruolo di | Pedro |
Ernie Hudson | nel ruolo di | Reggie Porter |
Bruno Kirby | nel ruolo di | Swifty |
Juliette Lewis | nel ruolo di | Diane Moody |
Barton Heyman | nel ruolo di | Prete al confessionale |
Ben Jorgensen | nel ruolo di | Tommy |
Jim Carroll | nel ruolo di | Frankie Pinewater James Dennis Carroll |
Jimmy Papiris | nel ruolo di | Iggy |
Michael Imperioli | nel ruolo di | Bobby |
Michael Rapaport | nel ruolo di | Malato di cancro |
Patrick McGaw | nel ruolo di | Neutron |
Roy Cooper | nel ruolo di | Padre McNulty |
Nei sobborghi degradati di New York cinque amici lasciano la scuola e scivolano in situazioni sempre peggiori. Quando uno si ammala di leucemia e muore, Jim comincia a scrivere le sue impressioni in un diario. Ma il degrado continua e i ragazzi si lasciano andare completamente alla droga e alla delinquenza. La madre di Jim, stanca di dolori e bugie, lascia il figlio fuori di casa e così i crimini del gruppo diventano sempre più gravi. Per procurarsi i soldi della droga, Jim comincia a prostituirsi. L'amico Reggie cerca di aiutarlo a guarire, ma è tutto inutile. Il terzo del gruppo, Pedro, finisce in manette, il quarto, Herbie, è arrestato dalla polizia per aver ucciso uno spacciatore. Jim, in preda al panico, torna a casa ma la madre non gli apre la porta ed anzi chiama a sua volta la polizia. Jim finisce in riformatorio. Alcuni anni dopo, il pubblico lo applaude, quando finisce di leggere le pagine dei suoi diari.
"Un percorso ben noto (salvo il lieto fine, più raro nella realtà che al cinema): ma la crudezza del racconto cinematografico segnato da citazioni dal libro di Carroll e la forza dell'interpretazione danno a 'Ritorno dal nulla' un'originalità, una inconsueta sensualità nell'indulgere sulla nudità dei corpi adolescenti, qualcosa di desolatamente sincero e d'interessante." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 6 aprile 1997) "Tratto dal romanzo-culto amato da Jack Kerouac (Frassinelli editore), scritto nel 1963 da Jim Carroll, musicista e poeta come Jim Morrison, 'Ritorno dal nulla' ignora l'ambientazione d'epoca e preferisce sprofondare il film in una contemporaneità senza spazio né tempo e in una colonna sonora rock altrettanto impastata (Doors, P.J. Harvey, The Cult, Pearl Jam): ma la regia di Scott Kalvert rimane assai incerta tra convenzione e dissennatezza" (Fabio Bo, 'Il Messaggero, 7 aprile 1997)
Incasso in euro