Anno: 1959 Durata: 94 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO, SOCIALE
Regia:Franco Rossi
Specifiche tecniche:VISTAVISION
Tratto da:-
Produzione:FRANCO GHENZI, ANTONIO ROI E FRANCO RIGANTI PER UNIVERSALCINE
Distribuzione:UNIVERSALCINE (1960)
Gianni Garko | nel ruolo di | Aldo |
Spiros Focás | nel ruolo di | Bruno |
Didi Perego | nel ruolo di | Lea |
Angela Luce | nel ruolo di | Franca |
Anna Mazzucchelli | nel ruolo di | Adriana |
Olimpia Cavalli | nel ruolo di | Wanda |
Fanfulla | nel ruolo di | De Amicis |
Andrea Scotti | nel ruolo di | Il francese |
Maria Teresa Albani | nel ruolo di | Madre di Aldo |
Ilde Mazzucco | ||
Livio Seri | ||
Simonetta Santaniello |
Bruno è orfano e, non avendo voglia di lavorare, preferisce farsi mantenere da Franca, la prostituta con cui convive. Anche Aldo, il suo migliore amico, non riesce a sconfiggere la sua naturale pigrizia e a mettersi in cerca di un lavoro e, si lascia convincere da Bruno a mettersi con Lea, un'amica di Franca, e farsi mantenere da lei. Quando la madre di Aldo capisce che suo figlio si è messo su una brutta strada, cerca di convincerlo con preghiere e lacrime a cambiare vita. Sono le sue parole e il fatto che Franca, rimasta incinta, è stata lasciata a se stessa dal suo amico, a farlo rinsavire. Ma proprio mentre sta per iniziare una nuova vita insieme a Adriana, Bruno gli propone un colpo in un'agenzia di pegni. Aldo rifiuta ma poi, quando sua madre e Adriana scoprono la verità, non gli resta che nascondersi dal suo amico. Il colpo renderà la loro vita del tutto diversa...
"Il film di Franco Rossi (...) nasce da una collaborazione con Pasolini e si muove (...) nel sordido mondo del sottoproletariato romano (...). Il quadro ambientale è quello dei romanzi dello scrittore, ma c'è di nuovo e di valido l'atteggiamento del regista che non si pone staticamente di fronte alla materia, non condanna per sempre né per sempre idealizza i suoi personaggi: cerca di comprenderli. Che non si tratta di generico moralismo (...) è dimostrato dalla cura estrema con cui Rossi descrive l'ambiente, con uno scrupolo e un'insistenza che han fatto parlare a qualcuno, a Moravia, ad esempio, di una certa gravezza veristica". (Ernesto G. Laura, "Bianco e Nero", 3/4, marzo-aprile 1960). "Fosco, eppure a suo modo poetico, dramma sulla gioventù sbandata dei sobborghi romani, diretta dal sensibile Franco Rossi e scritta, tra gli altri, da Giuseppe Berto e dall'allora Pier Paolo Pasolini. Se gli interpreti, a cominciare dal bel Gianni Garko, sono un po' legnosi, i loro squallidi personaggi andrebbero presi a legnate". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 4 febbraio 2003)
Incasso in euro