Anno: 2004 Durata: 93 Origine: SPAGNA Colore: C
Genere:THRILLER
Regia:David Carreras
Specifiche tecniche:-
Tratto da:ROMANZO DI JAVIER AZPEITIA
Produzione:SANDRA HERMIDA MUNIZ PER DEA PLANETA S.L.
Distribuzione:DNC (2005)
Cristina Brondo | nel ruolo di | Beatriz Vargas |
Demián Bichir | nel ruolo di | Miguel |
Féodor Atkine | nel ruolo di | Dottor F. Sanchez Blanch |
Carlos Lasarte | nel ruolo di | Dottor Zabala |
Julián Villagrán | nel ruolo di | Ulloa |
Marisol Membrillo | nel ruolo di | Elena |
Natalia Sanchez | nel ruolo di | La Ragazza |
Cesar Nebreda | nel ruolo di | Chavi |
Vicente Gil | nel ruolo di | Guardiano |
Alfonso Bayard | nel ruolo di | Infermiere |
Assumpcio' Ortet | nel ruolo di | Signora |
Beatriz Escalas | nel ruolo di | Infermiera |
Cristina Baeza | nel ruolo di | Poliziotta |
Joan Massotkleiner | nel ruolo di | Ispettore |
José Adell | nel ruolo di | Omone |
Marisa Duaso | nel ruolo di | Infermiera |
Beatriz Vargas è una giovane psichiatra che lavora in una prestigiosa clinica psichiatrica specializzata in ipnosi. Nella casa di cura, situata in una zona assai isolata, è ricoverata una bambina che, dopo aver assistito all'omicidio della madre, ha smesso di parlare. Non appena comincia a migliorare, grazie alle sue cure, la bambina viene trovata con le vene tagliate, priva di vita, in una vasca da bagno. Nella mente di Beatriz realtà e fantasia cominciano a confondersi mentre l'unica cosa certa è che la prossima a morire sarà lei....
"In una sorta di bunker di legno e metallo e pareti di un bianco accecante simile più ad una cella frigorifera che a una clinica si snoda il paranoico cammino della protagonista, Cristina Brondo, costruito come un puzzle che invece di aggiungere tessere procede per sottrazione, rispondendo ad un meccanismo caro al thriller: svelare per coprire il segreto. Nel caso di 'Hypnos' diretto David Carreras, del quale evidentemente non vogliamo svelare nulla, intanto bisogna mettersi d'accordo sul termine thriller. Perché qui la fin troppo meticolosa e cerebrale ricerca dei meccanismi psicologici che governano i comportamenti dei personaggi soffoca, per non dire annienta, la doverosa sferzata adrenalinica. Ciò che rimane è un gioco tra fantasia e realtà, passato, presente e allucinazioni varie che non riesce a supportare il già di per sé ambizioso sottotesto: la paura di crescere, di ammettere le proprie paure, di districarsi nel terribile labirinto piastrellato di sangue e terrore." (Leonardo Jattarelli, 'Il Messaggero', 6 maggio 2005) "Mentre giapponesi e coreani stanno conquistando i mercati occidentali con i loro horror postmoderni, gli spagnoli pur confezionando thriller-horror dai modelli di immediata riconoscibilità, non riescono a coinvolgere un vasto pubblico internazionale alla ricerca di nuove emozioni, di storie più inquietanti. 'Hipnos', per esempio, opera prima di David Carreras, tutto questo non lo offre, impegnato com'è a riproporre senza molta fantasia il versante medici carnefici-pazienti vittime. (...) Carreras mescola in maniera farraginosa traumi infantili e incubi, immaginazione e realtà. Suggestiva però l'ambientazione della clinica con i corridoi circolari che nascondono segreti e omicidi." (Alberto Castellano, 'Il Mattino', 7 maggio 2005) "Dalla Spagna un thriller banale, il cui manifesto afferma che nulla è quello che sembra (a parte il film che sembra brutto e lo è). Cristina Brondo rimesta nell' inconscio sessuale come in un sexy thriller italiano degli anni 60." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 7 maggio 2005)
Incasso in euro