Anno: 2005 Durata: 95 Origine: BELGIO Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Carlos Reygadas
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85), ARRIFLEX
Tratto da:-
Produzione:MANTARRAYA, NO DREAM, SOCIETE' PARISIENNE DE PRODUCTION, ARTE, ESSENTIAL FILMPRODUKTION, MACKEY CO.
Distribuzione:LUCKY RED (2006)
Marcos Hernández | nel ruolo di | Marcos |
Anapola Mushkadiz | nel ruolo di | Ana |
Berta Ruiz | nel ruolo di | Moglie di Marcos |
David Bornstien | nel ruolo di | David |
Rosalinda Ramírez | nel ruolo di | Viky |
Alejandro Mayar | nel ruolo di | Ispettore di Polizia |
Brenda Angulo | ||
Chavo Nava | nel ruolo di | Autista nevrotico |
Diego Martínez Vignatti | nel ruolo di | Calciatore |
El Abuelo | nel ruolo di | Capo della Polizia |
El Mago | nel ruolo di | Predicatore |
Ernesto Velaquez | nel ruolo di | Intervistatore |
Estela Tamariz | nel ruolo di | Ines |
Francisco 'El Gato' Martinez | nel ruolo di | Benzinaio |
Città del Messico. Marcos, un grasso autista di 50 anni, per racimolare un po' di soldi decide insieme a sua moglie di rapire il nipote della ricca signora per cui lavora e chiedere un riscatto. Purtroppo il bimbo muore accidentalmente e i due maldestri rapitori non sanno più cosa fare. Marcos, assalito dai sensi di colpa, decide di chiedere aiuto alla figlia della sua datrice di lavoro, Ana, una ragazza frivola che si prostituisce per svago, verso cui Marcos nutre una forte attrazione. Tuttavia le cose precipitano a tal punto che l'uomo è costretto a fuggire.
"Siamo nei paraggi del melodramma, criptato da ambizioni stilistiche e metaforiche. Il film mostra la capitale messicana per quel che è, un'immensa megalopoli fatiscente priva di ogni ordinamento. Siamo nei bassifondi di tutto. Ciò che è davvero singolare, comune, è il titolo. Il giovane regista Carlos Reygadas, interrogato sul suo significato, ha spudoratamente affermato 'che ci sono tante interpretazioni quanti sono gli spettatori'. Pochissimi." (Adriano De Carlo, 'Il Giornale', 3 febbraio 2006) "Scandalo molto ben pubblicizzato a Cannes l'ambizioso film è una variazione surreale su temi del neorealismo messicano, con scontri sociali accesi, rapimenti di bambini, mostri morali e materiali e prostituzione, fino alla catarsi finale con la redenzione in pellegrinaggio alla chiesa di Nostra Signora di Guadalupe. Il regista Reygadas, dopo l'affascinante 'Japón', alza troppo il tiro con un film paranoico sociale che usa il grimaldello di sexy scene esplicite senza arrivare alla poesia disperata di Buñuel, anche se il film sembra evocarlo ma senza la lucidità della ragione." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 3 febbraio 2006) "Capita qualche volta, tra tanto cinema prevedibile, di scoprire un film con uno 'stile'. Termine un po' in disuso: però, vedere, per credere, come Carlos Reygadas (già fattosi notare per il suo esordio 'Japón') mette in immagini questa strana storia di rapimento di bambini, coiti mistici, incomunicabilità, processioni barocche. (...) 'Battaglia nel cielo' è un film da combattimento, sospeso al di sopra di ogni banalità pornografica e che lascia una traccia nella memoria, non facile da cancellare."(Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 3 febbraio 2006)
Incasso in euro