Il filo nascosto2017

SCHEDA FILM

Il filo nascosto

Anno: 2017 Durata: 130 Origine: USA Colore: C

Genere:DRAMMATICO, ROMANTICO

Regia:Paul Thomas Anderson

Specifiche tecniche:PANAVISION, 35 MM

Tratto da:-

Produzione:JOANNE SELLAR, PAUL THOMAS ANDERSON, MEGAN ELLISON, DANIEL LUPI PER ANNAPURNA PICTURES, FOCUS FEATURES, GHOULARDI FILM COMPANY

Distribuzione:UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY (2018)

ATTORI

Daniel Day-Lewis nel ruolo di Reynolds Woodcock
Lesley Manville nel ruolo di Cyril Woodcock
Vicky Krieps nel ruolo di Alma
Sue Clark nel ruolo di Biddy
Jesús Franco nel ruolo di Nana
Joan Brown nel ruolo di Nana
Harriet Leitch nel ruolo di Pippa
Dinah Nicholson nel ruolo di Elsa
Ingrid Sophie Schram nel ruolo di Ingrid
Julie Duck nel ruolo di Irma
Maryanne Frost nel ruolo di Winn
Elli Banks nel ruolo di Elli
Amy Cunningham nel ruolo di Mabel
Amber Brabant nel ruolo di Amber
Geneva Corlett nel ruolo di Geneva
Camilla Rutherford nel ruolo di Johanna
Gina McKee nel ruolo di Contessa Henrietta Harding
Philip Franks nel ruolo di Peter Martin
George Glasgow nel ruolo di Nigel Cheddar-Goode
Nick Ashley nel ruolo di Charles Gayford
Brian Gleeson nel ruolo di Dott. Robert Hardy
Pauline Moriarty nel ruolo di Minetta
Harriet Sansom Harris nel ruolo di Barbara Rose
Eric Sigmundsson nel ruolo di Cal Rose
Phyllis McMahon nel ruolo di Tippy
Richard Graham nel ruolo di George Riley
Silas Carson nel ruolo di Rubio Gurrerro
Martin Dew nel ruolo di John Evans
Lujza Richter nel ruolo di Principessa Mona Braganza
Leopoldine Hugo nel ruolo di Madre della Principessa Mona
Emma Clandon nel ruolo di Madre di Reynolds
Sarah Lamesch nel ruolo di Steff
Julia Davis nel ruolo di Lady Baltimore
Nicholas Mander nel ruolo di Lord Baltimore
Jane Perry nel ruolo di Signora Vaughan
 

SCENEGGIATORE

Anderson, Paul Thomas
 
 

MONTAGGIO

Tichenor, Dylan
 

SCENOGRAFIA

Tildesley, Mark
 

COSTUMISTA

Bridges, Mark

TRAMA

Ambientato nella fascinosa Londra del dopo guerra negli anni Cinquanta, il rinomato sarto Reynolds Woodcock e sua sorella Cyril sono al centro della moda britannica, realizzando i vestiti per la famiglia reale, star del cinema, ereditiere, debuttanti e dame sempre con lo stile distinto della casa di Woodcock. Le donne entrano ed escono nella vita di Woodcock, dando ispirazione e compagnia allo scapolo incallito, fino a quando non incontra una giovane e volitiva donna, Alma, che presto diventa parte della sua vita come musa ed amante. La sua vita attentamente "cucita su misura", una volta così ben controllata e pianificata, viene ora stravolta dall'amore.

CRITICA

"Se Day-Lewis giganteggia - ancorché non gli giovi l'eccessiva affettazione del doppiaggio italiano - nel ruolo inventato a partire da figure storiche del cinico e anaffettivo protagonista di «Il filo nasco sto» è perché P. T. Anderson gli costruisce attorno, appunto, come con l'ago, il filo e il centimetro, una tela di comportamenti, gerarchie, nevrosi e rituali su cui la cinepresa indaga cercando discioglierne l'intrinseco rebus. Quasi sempre serrato nelle stanze del lussuoso edificio che riunisce abitazione e atelier del sarto più venerato della Londra anni 50, il film (...) già iscritto al novero dei cult-movie, utilizza il tema della moda come un mezzo anziché un fine, riuscendo ad avvicinare con una rigorosa strategia narrativa (sino a correre il rischio di estenuare gli spettatori) i misteri della creazione artigianale/artistica a quelli dei rapporti amorosi/morbosi di coppia. Il fatto che il film pretenda e meriti un attenzione spasmodica è certificato dal titolo originale «Phantom Thread», il filo fantasma, perché la struttura registica opera come un campo magnetico dell'impenetrabile, il non detto o mostrato (come il sesso sempre relegato dietro porte chiuse) proprio come Reynolds cuce negli orli o le fodere degli abiti i suoi messaggi segreti. Quando nel cerchio magico della maison viene ammessa Alma (Krieps), una timida camerierina più vicina ai ritratti di Vermeer che ai cliché della femme fatale, s'avverte dapprima solo una scossa (...). Diventata prima musa e modella e poi moglie, però, Alma diventerà una «donna che visse due volte» in grado di trasferire tonalità fotografiche, suoni, musica, ritmi di ciascuna sequenza, se non inquadratura del film dalla commedia romantica al noir sadomaso. La genialità di Anderson sta nell'abolire le facili chiavi dello psicologismo per lasciare campo libero all'ovattata violenza dei giochi perversi che nei protagonisti fungono da contrappunto alle rispettive strategie di potere." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 1 marzo 2018)

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