Anno: 1990 Durata: 110 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Marco Risi
Specifiche tecniche:(1:1.85)
Tratto da:-
Produzione:CLAUDIO BONIVENTO PER NUMERO UNO INTERNATIONAL, RAIDUE
Distribuzione:FILMAURO - CREAZIONI HOME VIEDO
Francesco Benigno | nel ruolo di | Natale |
Alessandro Di Sanzo | nel ruolo di | Mery |
Roberto Mariano | nel ruolo di | Antonio |
Maurizio Prollo | nel ruolo di | Claudio |
Alfredo Li Bassi | nel ruolo di | Carmelo |
Salvatore Termini | nel ruolo di | King Kong |
Guia Jelo | nel ruolo di | Ragazza di Claudio |
Tano Cimarosa | nel ruolo di | Giuseppe |
Filippo Genzardi | nel ruolo di | Matteo |
Vincenza Attardo | nel ruolo di | Vita |
Carlo Berretta | nel ruolo di | Salvo |
Daniela Bivona | nel ruolo di | Stella |
Giuseppe Piricò | nel ruolo di | Marcello |
Giuseppe Lucania | nel ruolo di | Santino |
Alessandro Calamia | nel ruolo di | Tommaso |
Aurora Quattrocchi | nel ruolo di | Madre di Mery |
Luigi Maria Burruano | nel ruolo di | Franco D'Annino 'il Cliente' |
Tony Sperandeo | nel ruolo di | Turris (non accreditato) |
Dopo alcuni anni, dal carcere minorile di Palermo escono alcuni giovani piccoli criminali: Antonio, padre di due bambini, venditore abusivo e spacciatore di droga per caso, costretto un giorno a vedersi requisire la merce e il furgoncino; Natale, condannato per aver vendicato il padre, cerca lavoro ma, nonostante l'interessamento del fratello Salvatore, non lo trova per il suo passato; Mery, il travestito, in attesa di processo, si prostituisce e vive con un altro come lui e non ne vuole sapere di smettere la sua squallida vita anche se sua madre cerca di farlo ravvedere e un'assistente sociale vorrebbe aiutarlo. Inoltre c'è Claudio che, trovata all'uscita dal carcere a Napoli la fidanzata Vita, con lei torna a Palermo ed è costretto a sposarsi poiché la ragazza è incinta. Tutto andrebbe bene a Claudio, col suo lavoro di meccanico, se a cercarlo non venisse Carmelo, ex compagno di prigione, per picchiarlo a sangue per uno sgarbo subito nel penitenziario. Tra costoro, che vivono di espedienti, di piccoli affarucci poco puliti, di furtarelli, c'è anche il giovane King Kong il quale, sorpreso da una pattuglia a rubare un'autoradio, viene inseguito per lungo tempo da un poliziotto...
"I pregi del film sono di regia, di buona direzione dei non attori che risultano efficaci e credibili; i difetti son di retorica ricattatoria." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa') "Cifre violentissime, un ritratto crudele. Con molti eccessi tra cui quello di chiamare in causa solo lo stato. Susciterà consensi e polemiche." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo') "Il film più difficile di Marco Risi, dare un seguito a 'Mery per sempre' non era impresa da poco, e l'operazione non può dirsi riuscita. Fuori dal carcere, i ragazzi ritornano delinquenti da strada, e la narrazione indugia su particolari che non sembrano indispensabili. Qualche pagina di grande forza, qualche sospetto di compiacimento." (Francesco Mininni, 'Magazine Italiano tv') "Finalmente un film italiano scomodo che mette i piedi nel piatto. Divide i critici, indispettisce i politici, scandalizza i benpensanti. Il giovane regista di 'Mery per sempre' ha fatto anche questa volta un film duro, sanguigno, vero." (Laura e Morando Morandini, 'Telesette') "E' un crudo film di denuncia su una realtà di estremo degrado. La fotografia e l'ambientazione sono notevoli; la musica, arabeggiante di sottofondo, è suggestiva." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 109, 1990)
Incasso in euro