Anno: 1994 Durata: 85 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Nico D'Alessandria
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.66)
Tratto da:-
Produzione:DOMENICO D'ALESSANDRIA
Distribuzione:MIKADO FILM (1995) - CECCHI GORI HOME VIDEO
Victor Cavallo | nel ruolo di | Dino |
Valeria D'Obici | nel ruolo di | Luce |
Rocco Mortelliti | nel ruolo di | Daniele |
Roberto D'Alessandria | nel ruolo di | Mario, il figlio di Dino |
Fulvia Mosconi | nel ruolo di | Maria Rosa |
Giancarlo Parodi | nel ruolo di | Dottor Parodi |
Emiliano Vitolo | nel ruolo di | Dino da giovane |
Tommaso Gili | nel ruolo di | Daniele da adolescente |
Ghigo Alberani | nel ruolo di | Dottore |
Maria Cristina Mastrangeli | nel ruolo di | La madre |
Ugo Adilardi | nel ruolo di | Uno dei compagni |
Giuseppe Amodio | nel ruolo di | Vagabondo |
Maurizio Castè | nel ruolo di | Ottico |
Gerardo Sperandini | nel ruolo di | Primo internato |
Mario Marino | nel ruolo di | Secondo internato |
Luigi Ramundo | nel ruolo di | Sassofonista |
Un sacerdote, don Daniele, si sente male in treno e muore alla stazione. Il suo amico, Dino Raider, ripercorre le tappe della loro lunga amicizia e nel contempo, tenta di fare un inventario delle cose importanti presenti nella propria esistenza. Il suo analista, il dottor Parodi, non riesce a farlo uscire da una sorta di solitudine profonda, di scollamento dalla realtà e di conseguente apatia che lui tenta di esorcizzare con un attaccamento quasi maniacale ad oggetti personali come un fischietto, vecchio residuato di attività sportive giovanili, o le scarpe che fa risuolare anche se ormai logore. I legami con la moglie si sono incrinati: i due non hanno rapporti da sei mesi e si rimproverano a vicenda di non aiutarsi a superare la crisi. Tornano, nei ricordi, il primo incontro con Daniele, la sua ordinazione, il battesimo del figlio Mario, e pian piano la figura del sacerdote inizia ad accompagnarlo come un fantasma gentile, un angelo custode che segue passo passo il vagabondaggio mentale e fisico di Dino, che del suo passato comunista, impegnato in un quartiere popolare romano, non riesce a conservare che i brandelli di un sogno rivoluzionario spezzato. Una compagna del collettivo tenta di essergli vicina, come gli altri, ma nonostante le apparizioni tranquillizzanti e le parole di incoraggiamento che il defunto Daniele gli rivolge lungo l'arco delle sue giornate, davanti ad un bar o mentre fa jogging a Villa Borghese, Dino non sembra trovare stimoli ad uscire dalla "morta gora" in cui si dibatte. Finché l'immaginario amico lo precede verso una porta finalmente aperta sulla luce...
"C'è tutta una parte del cinema italiano che, se non proprio sommersa, è perlomeno emarginata, confinata negli angoli di uscite estive frettolose, fatte di poche sale d'essai e di cineclub. (...) Anche se girato in un evidente stato di precarietà, con pochi mezzi a disposizione e con penuria di pellicola, anche se qua e là acerbo e stentato, 'L'amico immaginario' - interpretato da quello straordinario attore colpevolmente trascurato dal cinema italiano che è Victor Cavallo - trae il suo vigore poetico dalla commossa sincerità con la quale Nico D'Alessandria va alla ricerca di quella strada smarrita che è la concezione religiosa della vita." (Enzo Natta, 'Famiglia Cristiana', 9 agosto 1995)
Incasso in euro