Anno: 1959 Durata: 154 Origine: USA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:George Stevens
Specifiche tecniche:35 MM, CINEMASCOPE
Tratto da:basato sul "Diario" di Anna Frank e sul testo teatrale di Frances Goodrich e Albert Hackett
Produzione:20TH CENTURY FOX, GEORGE STEVENS PRODUCTIONS
Distribuzione:FOX - DOMOVIDEO, 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT, L'UNITA' VIDEO - DVD: 20TH CENTURY FOX HOME ENTERTAINMENT (2009)
Millie Perkins | nel ruolo di | Anna Frank |
Joseph Schildkraut | nel ruolo di | Otto Frank |
Shelley Winters | nel ruolo di | Petronella Van Daan |
Richard Beymer | nel ruolo di | Peter Van Daan |
Gusti Huber | nel ruolo di | Edith Frank |
Lou Jacobi | nel ruolo di | Hans Van Daan |
Diane Baker | nel ruolo di | Margot Frank |
Douglas Spencer | nel ruolo di | Kraler |
Dodie Heath | nel ruolo di | Miep Dody Heath |
Ed Wynn | nel ruolo di | Albert Dussell |
Nel 1945 Otto Frank, un ebreo che è sopravvissuto al campo di concentramento nazista, ritorna ad Amsterdam, nella casa dove rimase nascosto, insieme alla sua famiglia, per due anni. Qui ritrova il diario scritto da sua figlia Anna, e i ricordi di quel periodo si riaffacciano alla sua mente. Nell'estate del 1942 Otto Frank, per sottrarsi alla persecuzione razziale, si nascose in una soffitta con la moglie e le sue due figlie, Margot ed Anna. Ad essi si unirono i coniugi Van Daan, anch'essi ebrei, col figlio Peter. Per le due famiglie inizia così una vita fatta di terrore e di stenti, rallegrata solo dalle visite quotidiane di Kraler e Miep Gies, i due amici che li hanno nascosti. Anna osserva tutto quello che succede intorno a lei e confida al suo diario ogni suo pensiero: ella ha trovato in Peter un amico sincero e comprensivo. Intanto lo sbarco degli alleati in Normandia ravviva le speranze dei reclusi; ma la visita notturna di un ladro determina il loro destino. Il ladro viene arrestato dalla "Gestapo", alla quale, per essere lasciato libero, rivela il nascondiglio degli ebrei. Quando i soldati tedeschi fanno irruzione nella soffitta, trovano gli ebrei pronti a seguirli: non c'è piu' spavento in loro, sono animati da una grande speranza. Prima di lasciare per sempre il suo diario Anna gli confida ancora una volta il suo intimo pensiero: malgrado tutto, ella crede ancora nella fondamentale bontà degli uomini. Anna morirà otto mesi più tardi nel campo di concentramento.
"Il lavoro, interessante e commovente, risente della sua origine letteraria e teatrale, ma è condotto con abilità. L'interpretazione è di prima qualità, non solo per quanto riguarda la giovane protagoniata, che ha un volto espressivo e mobilissimo, ma anche da parte di tutti gli altri attori che offrono un saggio di alta recitazione". ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 46, 1959).
Incasso in euro