Anno: 2001 Durata: 128 Origine: USA Colore: C
Genere:THRILLER
Regia:Ridley Scott
Specifiche tecniche:TECHNICOLOR
Tratto da:romanzo omonimo di Thomas Harris
Produzione:UNIVERSAL PICTURES, MGM IN ASSOCIAZIONE, SCOTT FREE PRODUCTIONS, CON DINO DE LAURENTIIS COMPANY
Distribuzione:FILMAURO
Anthony Hopkins | nel ruolo di | Hannibal Lecter |
Julianne Moore | nel ruolo di | Clarice Starling |
Gary Oldman | nel ruolo di | Mason Verger |
Francesca Neri | nel ruolo di | Allegra Pazzi |
Ray Liotta | nel ruolo di | Paul Krendler |
Giancarlo Giannini | nel ruolo di | Ispettore Pazzi |
Frankie Faison | nel ruolo di | Barney Frankie R. Faison |
Zeljko Ivanek | nel ruolo di | Dr. Cordell Doemling |
Hazelle Goodman | nel ruolo di | Evelda Drumgo |
Davis Andrews | nel ruolo di | Agente Pearsall |
Francis Guinan | nel ruolo di | Noonan |
James Opher | nel ruolo di | Agente John Eldridge |
Enrico Lo Verso | nel ruolo di | Gnocco |
Ivano Marescotti | nel ruolo di | Carlo |
Fabrizio Gifuni | nel ruolo di | Matteo |
Alex Corrado | nel ruolo di | Piero |
Marco Greco | nel ruolo di | Tommaso |
Robert Rietty | nel ruolo di | Sogliato Robert Rietti |
Terry Serpico | nel ruolo di | Bolton |
Boyd Kestner | nel ruolo di | Agente speciale Burke |
Kent Linville | nel ruolo di | Geoffrey |
Peter Shaw | nel ruolo di | Agente speciale John Brigham |
Don McManus | nel ruolo di | Benny Holcombe |
Harold Ginn | nel ruolo di | Larkin Wayne |
Ted Koch | nel ruolo di | Bob Sneed |
Andrea Piedimonte | nel ruolo di | Agente Franco Benetti |
Ennio Coltorti | nel ruolo di | Ricci |
Valentina Carnelutti |
Sono passati sette anni dall'evasione del dottor Hannibal Lecter dall'ospedale di massima sicurezza per criminali psicotici e, mentre continua ad essere impegnata in operazioni di polizia, l'agente FBI Clarice Sterling non riesce a toglierselo dalla mente. Anche Mason Verger, magnate psichicamente instabile, non ha dimenticato Lecter: lui, vittima numero sei, è sopravvissuto, ma è rimasto orribilmente sfigurato. Deciso a vendicarsi e consapevole dia ver bisogno di un'esca, Berger cerca di mettersi in contatto con Clarice. Nel frattempo a Firenze, in Italia, anche l'ispettore Pazzi è sulle orme di Lecter, attratto dalla grossa taglia che Verger ha messo sulla sua testa, che risolverebbe ogni suo problema. Ma il serial killer non si farà sorprendere...
"Ridley Scott usa molto bene tutto l'arsenale del suo cinema: flashback, vecchie conversazioni incise sul videoregistratore tra Clarice ed Hannibal, scene abilmente messe in scena e montate, contrasti di luce, colori brillanti che creano un clima completamente differente rispetto al tono opprimente e melanconico del 'Silenzio degli Innocenti', che allora era stato diretto da Jonathan Demme". (Carlo Bizio, 'Il giornale', 21 gennaio 2001) "Sono molte le differenze fra 'Il silenzio degli innocenti' e questo 'Hannibal'. Ma a essere decisivo è il cambio di prospettiva. Protagonista (e punto di vista) del gran film di Demme era infatti l'ispettrice Clarice Starling, la sua vita, le sue indagini, la sua mente - ovvero il rapporto perverso che stabilisce con quella distorta e geniale del dottor Lecter. Poco di tutto questo resta in 'Hannibal'. (...) Fra tanti fili narrativi, la tensione si stempera in gelida ironia e la regia elegante dimentica l'ingrediente base: la paura". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 9 febbraio 2001) "Il film, eccellente prodotto di confezione sceneggiato anche da David Mamet, è fatalmente privo di sorprese e logoro come tutti i seguiti: senza ironia, senza anima, senza ispirazione. Fatto benissimo. Una iniziale sequenza d'azione è straordinaria. Firenze è rappresentata genialmente: di giorno sovraffollata, polverosa, caotica come un suk turistico; di notte deserta, illuminata male, lustra di umidità. Anthony Hopkins è manierato: stucchevole voce soft, modi soavi. Panama a larghe tese, completi bianchi o blu scuro nel vano tentativo di renderlo chic, passione per il pianoforte e per le arie d'opera. Gli altri interpreti sono a posto, compresi gli italiani in piccolissime parti". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 9 febbraio 2001) "'Hannibal' non fa paura e tanto meno inquieta; non dà sobbalzi né dubbi; non si prende nemmeno il rischio del 'gore'. Finisce per essere un 'film d'attore', dominato da un Anthony Hopkins consumato e sornione, che ha trasformato un mostro in un eroe dei nostri tempi". (Emanuela Martini, 'Film Tv', 25 febbraio 2001)
Incasso in euro