Anno: 2007 Durata: 87 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:ALLEGORICO
Regia:Simone Scafidi
Specifiche tecniche:DVCAM 16/9
Tratto da:-
Produzione:DAVID CARTASEGNA PER (DIS)ORDET ASSOCIAZIONE CINEMATOGRAFICA
Distribuzione:(DIS)ORDET (2008)
Andrea Riva De Onestis | nel ruolo di | Christian |
Francesca Inaudi | nel ruolo di | Marlena |
Franco Branciaroli | nel ruolo di | Padre Siro |
Fabrizio Raggi | nel ruolo di | Luca |
Zamira Pasceri | nel ruolo di | Alex |
Ugo Giacomazzi | nel ruolo di | Marco |
Pia Lanciotti | nel ruolo di | La prostituta |
Nicoletta Maragno | nel ruolo di | La madre di Christian |
Giuseppe Cardascio | nel ruolo di | Il padre di Christian |
Nicole Vignola | nel ruolo di | Daniela |
Abraham Fontana | nel ruolo di | Il ladro |
Emanuele Ostuni | nel ruolo di | Luigi |
Christian viene battezzato all'età di dieci anni e in chiesa, durante la funzione, compie gesti inaspettati che lasciano perplessi i suoi genitori. Padre Siro cerca di rassicurarli spiegando che Christian è soltanto un bambino con una sensibilità diversa da quella dei suoi coetanei, ma anche lui in realtà è preoccupato. Christian, durante il suo battesimo, ha avuto una visione durante la quale ha visto gli Arcangeli detergere il volto di Cristo per togliere le tracce della sofferenza umana. Questo fatto potrebbe essere l'inizio di un percorso di vita lungo e difficile per il bambino. Quindici anni dopo ritroviamo Christian che frequenta la facoltà di Filosofia a Milano ed è diventato un ragazzo trasgressivo, capace di ottenere dagli altri, senza ritegno, tutto ciò che desidera. Gli amici lo ammirano e lo rispettano, ma dentro di lui brucia una ferita che non si rimargina, quella del dolore umano. L'unica persona con cui Christian riesce ad aprirsi è Marlena, una ragazza capace di rimanere in silenzio al suo fianco in attesa che lui le mostri l'abisso che è dentro di lui. Christian non sa che Marlena ha un figlio e non vuole neanche saperlo. L'improvviso incontro con Padre Siro, un'immagine del suo passato che ritorna, segna per Christian l'inizio di un viaggio nell'amore e nella follia fino a...
Dalle note di regia: "Ho privilegiato l'uso del piano sequenza perché assomiglia ad una prigione, dove gli attori non possono recitare, non possono sfuggire alla situazione e devono dare vita ai loro personaggi. Offrono un maggiore spessore psicologico. Tutto il film (a parte un contro campo nel primo dialogo, usato per sottolineare, con uno stile consumato e abituale, una situazione che si vorrebbe far credere conciliante e rassicurante ) è stato girato con piani sequenza, con la prima camera, fissa, che delimita la gabbia in cui si muovono gli interpreti, ed una seconda, sempre in movimento, che scava nei volti e nei corpi dei personaggi per svelarne l'essenza e per immedesimarsi con l'occhio curioso dello spettatore." "'Arcangeli' è l'esordio al lungometraggio di Simone Scarfidi in cui gli attori - quasi tutti di estrazione teatrale a cachet autoridotto - hanno contribuito alla scrittura, liberi anche di improvvisare. Ma le ambizioni poetico-esistenzialiste, rimarcate da una musica epico-ecclesiastica, devono fare i conti con una messinscena senza raccordi, per quadri, che accorpa i limiti del documentario, per il suono in presa diretta e la luce, con quelli del telefilm." (Federico Raponi, 'Liberazione', 18 gennaio 2008)
Incasso in euro