Anno: 2000 Durata: 121 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Lasse Hallström
Specifiche tecniche:-
Tratto da:romanzo di Joanne Harris (ed. Garzanti)
Produzione:DAVID BROWN PRODUCTIONS - FAT FREE LIMITED - MIRAMAX
Distribuzione:EAGLE PICTURES (2001)
Juliette Binoche | nel ruolo di | Vianne |
Judi Dench | nel ruolo di | Armande Voizin |
Alfred Molina | nel ruolo di | Conte De Reynaud |
Lena Olin | nel ruolo di | Josephine Muscat |
Johnny Depp | nel ruolo di | Roux |
Antonio Gil-Martinez | nel ruolo di | Jean-Marc Drou |
Aurelien Parent Koenig | nel ruolo di | Luc Clairmont |
Carrie-Anne Moss | nel ruolo di | Caroline Clairmont |
Elisabeth Commelin | nel ruolo di | Yvette Marceau |
Gaelan Connel | nel ruolo di | Didi Drou |
Guillaume Tardieu | nel ruolo di | Baptiste Marceau |
Harrison Pratt | nel ruolo di | Dedou Drou |
Helene Cardona | nel ruolo di | Francoise Drou |
Hugh O'Conor | nel ruolo di | Padre Henri |
John Wood | nel ruolo di | Guillaume Blerot |
Peter Stormare | nel ruolo di | Serge Muscat |
Ron Cook | nel ruolo di | Alphonse Marceau |
Victoire Thivisol | nel ruolo di | Anouk |
TRAMA CORTA Un giorno, nel minuscolo villaggio francese di Lansquenet, arrivano la giovane Vianne con sua figlia Anouk. Madre e figlia, appena arrivate, aprono un negozio di cioccolata che, con la sua vetrina scintillante e ben fornita, risveglia gli appetiti nascosti o repressi della sparuta comunità. In breve Vianne si costruisce una solida reputazione ma... anche un nemico: il conte di Reynaud, convinto che la cioccolata alla lunga causerà la rovina della città e del codice morale che la governa. Alla lunga il dualismo sfocia in confronto aperto fra due fazioni: favorevoli e contrari al negozio. Fra la schiera di sostenitori di Vianne anche il giovane e misterioso Roux, che vive su una barca lungo il fiume. Roux è in grado a sua volta di risvegliare il desiderio più sopito della giovane: quello di essere amata da qualcuno. TRAMA LUNGA E' il 1959. La tranquilla e monotona vita a Lasquenet, piccolo paese della provincia francese, è turbata dall'arrivo di Vianne Rochet. La giovane donna, con al seguito la figlia piccola Anouk, prende in affitto un fondo abbandonato e comincia a rimetterlo in piedi. Di lì a poco il locale prende le forme di una invitante e accattivante pasticceria. Vianne è bravissima e sia il bancone che la vetrina si riempiono di deliziosi cioccolatini lavorati in cento modi diversi. Ma tutto questo attira l'attenzione non proprio favorevole del sindaco, il conte di Raynaud, il quale si reca al negozio e invita Vianne a moderare la sua attività. Il conte tiene la vita del paese sotto il freno di regole rigide e immutabili, scandite dalla vita della chiesa secondo un rituale cui si adegua anche il giovane parroco, il quale porta a lui i discorsi da tenere alle messe per le opportune revisioni. Intanto però alcuni abitanti cominciano a trovare nella pasticceria un insperato momento di conforto. Così Josephine scappa dal marito manesco e trova il coraggio per restare da Vianne; Armande, l'anziana proprietaria del locale, si ferma per confidarsi, e sembra una donna robusta finché la figlia Caroline non rivela che ha il diabete ad uno stadio avanzato. Anche Luc, il figlio di Caroline, trova nel negozio l'atmosfera giusta per dedicarsi al disegno, la sua passione. Lungo il fiume è segnalato l'arrivo di un gruppo di zingari. Il consiglio comunale si riunisce e il conte sostiene che bisogna mandarli via. Dopo il pranzo per la festa dei settanta anni di Armande, il cuore della donna non regge più. Intanto qualcuno ha appiccato il fuoco ai barconi degli zingari e Vianne, che si era appartata con uno di loro, passa un grosso spavento per le sorti della figlioletta. Arriva la Pasqua. Il sindaco si introduce nel negozio, non resiste più di fronte ai cioccolatini e si lascia andare a gesti furiosi al termine dei quali si addormenta. La mattina Vianne lo aiuta ad andare via. In chiesa padre Henry tiene l'omelia senza leggere discorsi già scritti. Vianne decide di rimettersi in movimento per altre destinazioni. Ma il paese festeggia. Il sindaco ora è cambiato, e con lui tutti gli altri sono più allegri e disponibili.
"Lo diresti un remake inconfessato del 'Pranzo di Babette', però la sceneggiatura usa troppo dolcificante e poco o nulla di quel pepe che sembra rendere irresistibili le cioccolate di Juliette". (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 11 febbraio 2001) "Lo spirito del film è simpaticamente libertario in chiave di spregiudicato apprezzamento delle leccornie, un po' sul modello di 'Il pranzo di Babette', e la pacificazione finale con redenzione del supercattivo può ricordare addirittura 'Il grinch'. A giudicare dalle risate che hanno contrappuntato la proiezione e dall'interminabile applauso finale, 'Chocolat' si direbbe confezionato con perfetto dosaggio degli ingredienti. Anche se il sapore di questo cioccolato è un po' industriale". (Tullio Kezich, 'Corriere della sera', 11 febbraio 2001) "Tratto da un romanzo di Joanne Harris, interpretato benissimo, 'Chocolat' risulta alla fine un poco manierato, stucchevole come la cioccolata quando è troppa. Lasse Hallstrom, svedese, 54 anni, marito di Lena Olin che in 'Chocolat' recita un personaggio rilevante, è il regista de 'La mia vita a 4 zampe', 'Buon compleanno Mr. Grape', 'Le regole della casa del sidro'. Anche se lavora negli Stati Uniti, tenta di salvare i suoi film dagli stereotipi e dai ripetitivi standard hollywoodiani: ci riesce, pagando a volte il prezzo d'un ottimismo vitale però melenso." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 24 febbraio 2001)
Incasso in euro