RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it

26 agosto 2013

Starbuck

Risate ed emozioni: in provetta, ma vere. Dal Canada, con ritardo

Scheda Film  

42 anni, David Wozniak non ne vuole sapere di crescere. Consegna la carne per la macelleria di famiglia, ma non basta per saldare un debito di 80mila dollari. Oltre a questo, rischia di far naufragare la relazione con Valerie, che tra le altre cose gli rivela di essere incinta. A complicare ulteriormente la situazione ci si mette anche il passato: da dove arriva il "frutto" di prolungate donazioni ad una clinica. 533 figli, 142 dei quali hanno intrapreso una causa legale per scoprire l'identità del loro padre biologico, conosciuto solo come "Starbuck".Arriva in Italia con due anni di ritardo il film campione d'incassi in Canada diretto da Ken Scott: un piccolo caso che ha incuriosito anche la Dreamworks e Spielberg tanto da produrne un remake (Delivery Man), sempre diretto da Scott, che tra qualche mese sarà anche nelle nostre sale. Commedia intelligente e aperta alla vita, capace di regalare molte risate e buone emozioni: il personaggio di David decide di evolvere, per farlo cerca di stabilire un contatto (sotto mentite spoglie) con ognuno di quei 142 ragazzi. E il risultato convince, anche grazie alla prova di Huard e del cast di contorno: in primis il suo migliore amico (Antoine Bertrand), avvocato a dir poco "di peso".

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