RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it

Una canzone per Marion

26 agosto 2013

Una canzone per Marion

Solitudine e fragilità, eppur si ride: buona commedia british

Un burbero "bienfaisant" lui, una moglie gravemente malata lei. Due vecchiaie che vacillano sotto il peso della morte che incombe. Arthur e Marion, Terence Stamp e Vanessa Redgrave, perfetti per età e carisma, sono i protagonisti di Una canzone per Marion del quarantenne Paul Andrew Williams. Non un dramma, ma una commedia squisitamente britannica sulla solitudine, la perdita, la fragilità. Lei trova sollievo, spirituale più che fisico, partecipando alle serate del coro "very old fashion", che la giovane Elizabeth (Gemma Artenton) dirige con entusiasmo (esiste davvero nel paesino di Newcastle-on-Tyne e davvero è stato scritturato); lui, invece, non ha pace e il carattere certo non lo aiuta: aggredisce e rifiuta, pure il figlio James. Man mano che il cancro corrode il corpo di Marion, ma non la voce, e che le amiche le si fanno intorno in attesa dell'addio, Arthur si allontana. Ma alla fine, quando ormai non c'è più, canterà per lei nel modo più bello.Il lato positivo è che il film non si compiace della tristezza inevitabile, bandisce il mélo, perché questa volta gli anziani coristi dilettanti ridono tra loro e per noi, accompagnano Marion all'estremo saluto con leggerezza e lei con leggerezza se ne va.

Trova Cinema

Box Office

dal 21 al 24 maggio

Incasso in €

1 Gli anni più belli   1.196.456
2 Bad Boys for Life   882.185
3 Il richiamo della foresta   680.273
4 Parasite   605.719
5 Sonic. Il film   499.216
6 Odio l'estate   264.761
7 Cattive acque   263.009
8 La mia banda suona il pop   240.521
9 Dolittle   123.234
10 Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)   121.947