RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it

Only Lovers Left Alive

25 maggio 2013

Only Lovers Left Alive

Because the night belongs to lovers: in Concorso, convince l'insolito vampire movie di Jim Jarmusch

Rockstar underground, Adam (Tom Hiddleston) non suna più: vive recluso a Detroit, colleziona chitarre e beve sangue, senza esagerare, un bicchierino. Da Tangeri, lo raggiunge la sua amante, giovane e secolare come lui: Eve (Tilda Swinton), bionda, raffinata. Un idillio, minacciato dalla grevità del mondo là fuori, che bellezza, boheme e arte non sa più che siano. C'è un altro pericolo, e arriva:  nel 21esimo secolo non si morde più al collo, si comprano le sacche di sangue in ospedale, ma la sorellina di Eve, Ava (Mia Wasikowska) è all'antica... In Concorso, torna a Cannes l'aficionado Jim Jarmusch, con un insolito, rockeggiante vampire movie, Only LOvers Left Alive, che fa critica sociale - "L.A. è la capitale degli zombie" – e ode all'umanità di cuore e testa, questa sconosciuta, meglio, questa specie in via d'estinzione. C'è anche, a Tangeri, il vampiro Christopher Marlowe (John Hurt), c'è per tutti il rischio di sorbirsi del sangue infetto, e lasciarci i canini: anche i vampiri muoiono, travolti dalle brutture di una società globale zombificata e culturalmente anemica. Chissà, forse il sangue sta per l'eroina, la morte è per Aids, di certo il film rimane in vita: non solo un divertissement, nonostante le battute, i bon mots e l'ironia sanguigna sulla tradizione vampiresca (scoprite chi è Daisy Buchanan...) si sprechino, questo film affonda i denti nella realtà, con la forza retro del vinile e dell'emarinazione, l'auto-reclusione degli outkast di nobile spirito, i misfits per scelta esistenziale. Aristocrazia di sangue, ma in senso tanto elitario quanto democratico: lo stemma di Jarmusch è un disco che gira come la volta celeste, come due amanti a letto, come due destini che si uniscono tra Detroit e Tangeri, nei secoli dei secoli. Solo l'amore, solo questi amanti rimangono in piedi, trascinati dalla mesmerizzante Hal cantata dalal libanese Yasmine Hamdan come se non ci fosse domani, ma solo oggi, ancora una volta per miglaiia di anni. Attori superbi, regia vitale e scanzonata, che dispensa lirismo e pop in eguale misura, Jim Jarmusch sostiene ancora che we own the Night. Because the night belongs to lovers. 

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dal 21 al 24 maggio

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