RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it

<i>Un anno da ricordare</i>

22 giugno 2011

Un anno da ricordare

Omaggio disneyano a Secretariat, cavallo dei record. Calligrafico, ma dal retrogusto vintage

La storia di Secretariat, stupefacente cavallo da corsa in grado di vincere nel 1973 la Triple Crown (gran premio al meglio delle tre corse) a 35 anni di distanza dall'ultimo vincitore, e quella della sua padrona Penny Chenery, che sfidò familiari e buon senso (rischiando la bancarotta) per portare avanti il sogno mai realizzato di suo padre. Una vera storia, calligrafica come da produzione disneyana, più simile a un prodotto del passato che a uno odierno (notevoli scenografia e ambientazione).È forse questo (involontario?) retrogusto vintage a conferire alla pellicola di Wallace quel quid in grado di attirare lo spettatore fino al termine.Resta un film eccessivo nella durata e diluito nei (pochi) contenuti, piuttosto meccanico nella cadenza narrativa, con psicologie elementari e monodimensionali asservite totalmente all'agiografia (tutti sono in cerca di riscatto, in primis la splendida Diane Lane, dopo una vita dedicata alla famiglia). Nella trepida attesa del risolutore galoppo finale, il film trotterella rassicurante come le hits del passato che lo accompagnano. E per quanto la posta in gioco di Penny si faccia alta, proprio non ci sono dubbi su come andrà a finire…

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Box Office

dal 21 al 24 maggio

Incasso in €

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3 Il richiamo della foresta   680.273
4 Parasite   605.719
5 Sonic. Il film   499.216
6 Odio l'estate   264.761
7 Cattive acque   263.009
8 La mia banda suona il pop   240.521
9 Dolittle   123.234
10 Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)   121.947