RECENSIONE FILM a cura di Cinematografo.it

<i>Che bella giornata</i>

20 gennaio 2011

Che bella giornata

Il decalogo del successo di Checco Zalone: è il primo della classe (comica), ma passa il compito...

Continua a mietere record Che bella giornata, il nuovo film di Checco Zalone, alias Luca Medici, diretto da Gennaro Nunziante: dopo due settimane di programamzione, ha già incassato (dati Cinetel) 31.479.526 euro. Ma perché questo exploit, che ha strapazzato i record di Avatar (che pure beneficiava del rincaro del biglietto per il 3D) e Benvenuti al Sud e punta deciso a superare il campione di ogni tempo, La vita è bella di Roberto Benigni (1997)? Ecco qualche "spiegazione".Bella nel titolo porta bene, che sia Vita o Giornata. Ps: la mamma di Checco, al secolo Luca Medici, l'aveva benedetto: "Un titolo scaramantico!", ma Paolo Virzì non confermerebbe: La prima cosa bella è già fuori dalla corsa all'Oscar.Checco Zalone – nome d'arte pugliese, traducibile in "Che tamarro" – è lo sfigato che tutti vorremmo essere: loser purosangue, disadattato con stile, perdente di classe.La realtà italiana è troppo triste e drammatica perché non si debba riderci su: Zalone lo fa meglio di (tutti gli) altri, semplicemente. Un esempio: "Studi? E che studi a fare? Qua in Italia non serve a un cazzo!". Dopo la felice opera prima Cado dalle nubi, Zalone non ha fatto copia e incolla: a parte il solito titolo meteorologico, ha fatto un film "vero e proprio", limitandosi a due sole canzoni, Se mi aggiungerai e L'amore non ha religione."Se mi aggiungerai / potrei taggarti ogni mio bene / ma se rifiuterai / potrei taggarmi anche alle vene" è la sua geniale risposta a The Social Network di David Fincher: come non dargli l'amicizia?Luca Medici è intelligente, ma non ti fa sentire stupido; ti fa ridere, ma senza che te ne debba vergognare. In altre parole, è il primo della classe (comica italiana) che ti passa il compito.Meglio una Giornata da Checco che cento in Sudafrica: flop del cinepanettone Filmauro, che Zalone aveva già superato dopo soli 5 giorni di programmazione. A corto come non mai, gli italiani hanno preferito attendere il 5 gennaio per andare al cinema?Chi se non Checco, il Borat italiano, può rendere simpatico Benedetto XVI? Vedere per credere.Checco Zalone è l'italiano medio, ma gli daresti i massimi voti. Soprattutto, è un poeta, capace di dire quel che tutti pensano ma non "sanno" dire, del tipo: "Se ora non faccio altro che pensare ad una con la seconda coppa B, vuol dire che è vero amore!". Capito? Insomma, Checcosa volete di più?  

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