RECENSIONE FILM

25 giugno 2010

Poliziotti fuori

a cura di Cinematografo.it

Tra action e comedy vincono gli sbadigli: storia e dialoghi inesistenti, irriconoscibile Kevin Smith

Dovrebbe essere divertente, almeno nelle intenzioni, vedere l'eroe di Die HardBruce Willis vestire i panni di un poliziotto da commedia: inadeguato, un po' cialtrone e preda della ridicolaggine. E invece Poliziotti fuori si trascina stancamente tra sparatorie, improbabili cattivoni messicani, cazzotti a ladri d'auto undicenni (!) e vessazioni (giustificatissime, per di più) da parte del capo. Voleva essere action comedy, ma il risultato delude su ambo i fronti: le scene d'azione sono datate e troppo semplici, mentre sul fronte commedia per lo spettatore si contano più sbadigli che risate.La trama, poco più che un pretesto, sembra affidarsi più alle faccette di Tracy Morgan e ai battibecchi col compagno di squadra Bruce Willis che a far avanzare la storia, tiratissima e ai limiti della verosimiglianza; se solo ci fossero dei buoni dialoghi a salvare la baracca non sarebbe poi così grave, ma anche su questo fronte il film è indifendibile. Gli unici, piccolissimi bagliori li regala la presenza scoppiettante di Seann William Scott, già veterano interprete della saga di American Pie, ma è poca cosa. Incredibile associare questo film a Kevin Silent Bob Smith, eppure la regia è sua.

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