SCHEDA FILM

Zuppa di pesce

Anno: 1991 Durata: 102 Origine: ITALIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Fiorella Infascelli

Specifiche tecniche:NORMALE A COLORI

Tratto da:-

Produzione:PAFFAELLO MONTEVERDE PER LEADER CINEMATOGRAFICA, RAIDUE IN ASSOCIAZIONE CON FRENCH PRODUCTION

Distribuzione:ISTITUTO LUCE ITALNOLEGGIO SACIS (1992) - VIDEO CLUB LUCE, GRUPPO EDITORIALE BRAMANTE (CINECITTA')

ATTORI

Philippe Noiret nel ruolo di Alberto
Andrea Prodan nel ruolo di Giulio
Macha Méril nel ruolo di Caterina
Chiara Caselli nel ruolo di Isabella
Francesca Martana nel ruolo di Isabella bambina
Robert Patterson nel ruolo di Lello
Eleonora Vanni nel ruolo di La fidanzata di Lello
Memè Perlini nel ruolo di Edoardo
Lucrezia Lante della Rovere nel ruolo di Anna
Renzo Montagnani nel ruolo di Giovannini
Giovanni Visentin nel ruolo di Gregorio
Lou Castel nel ruolo di Franco
Fiorenzo Fiorentini nel ruolo di Il prete
Isa Gallinelli nel ruolo di Antea
Valentina Lainati nel ruolo di Perlina
Nuccio Siano nel ruolo di Alessandro
Yvonne Sciò nel ruolo di Claudia
Mariella Lo Giudice nel ruolo di Felicity
Sebastiano Busiri Vici nel ruolo di Maurizio
Paolo Giommarelli nel ruolo di Augusto
Helena Thorson nel ruolo di La nonna
 
 

MONTAGGIO

Di Mauro, Claudio
 

SCENOGRAFIA

Silvestri, Gianni
 

COSTUMISTA

Buti, Aldo

TRAMA

In una grande villa in riva al Tirreno vive l'anomala famiglia di Isabella Ragonelli: la madre Caterina, già moglie di un caduto in Russia nel corso della Seconda Guerra Mondiale, con la figlia Anna, poi unitasi ad Alberto Raganelli, stravagante produttore cinematografico, più i due figli di costui, Lello e Giulio, avuti dalla prima moglie. Alberto, che alterna buoni successi a momenti difficili (mancanza di finanziamenti, sequestri), è un patriarca bizzarro, che passa tranquillamente dalle grida e ceffoni a tenerezze e allegria. Il rapporto di Isabella con il padre è pieno di spigoli: lei crescerà, assisterà a liti e riappacificazioni, vivrà le sue avventurette di amore, soffrirà per la morte (un incidente) di Lello ma, diventata adulta, potrà rinnovare la propria vita dedicandosi a quel cinema che il padre amava tanto, tra fallimenti e successi negli anni fortunosi dell'Italia del boom.

CRITICA

"Zuppa di pesce è un discreto film di memoria familiare che avrebbe potuto essere un ottimo film di memoria cinematografica." (Gabriella Giannice, 'Il Giornale') "Nonostante la frammentarietà narrativa e il procedere a singhiozzo, nel film convergono molti motivi d'interesse." (Enzo Natta, 'Famiglia cristiana') "Il film, tenero, divertente e malinconico soffre dell'interpretazione di Philipe Noiret, inadatto alla parte del padre e distratto." (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa') "Una Chiara Caselli al meglio dei suoi moduli espressivi: con naturalezza totale. Le dà la replica addirittura Philipe Noiret che disegna quasi solo dall'interno un carattere di salda statura psicologica." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo') "Fiorella Infascelli, è una regista vera, ha il tocco, la strategia della raccontatrice, è una donna che della propria sensibilità femminile non fa nè un complesso nè una maniera." (Valerio Caprara, 'Rivista del cinematografo')

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