Anno: 1975 Durata: 125 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:Adriano Celentano
Specifiche tecniche:35 MM, PANORAMICA - EASTMANCOLOR, TELECOLOR
Tratto da:-
Produzione:ADRIANO CELENTANO PER CLAN CELENTANO FILM
Distribuzione:ALPHERAT
Adriano Celentano | nel ruolo di | Felice Della Pietà |
Claudia Mori | nel ruolo di | Adelaide, la seconda moglie |
Charlotte Rampling | nel ruolo di | Silvia, la prima moglie |
Lino Toffolo | nel ruolo di | Nane |
Gino Santercole | nel ruolo di | Napoleone |
Memmo Dittongo | nel ruolo di | Scognamillo |
Rosita Celentano | nel ruolo di | Monica Jon Lei |
Carla Brait | nel ruolo di | Cameriera del Bar '3 Ponti' |
Pippo Starnazza | nel ruolo di | Marito abbandonato |
Sonia Viviani | ||
Patrizia Pochintesta | ||
Paolo Perini | ||
Bruno Perini | ||
Domenico Seren Gay | ||
Ugo Frisoli | ||
Carla Mancini | ||
Jack La Cayenne | ||
Jo Neal | ||
Leona Laviscount | ||
Luigi Radaelli | ||
Mariano Detto |
Il suicidio della moglie Silvia induce Felice Della Pietà a sposare Adelaide, anche per dare una seconda madre a Monica, la figlia nata dalle prime nozze. Un giorno, tuttavia, il protagonista scopre che Silvia è viva e che ha architettato il finto suicidio per lasciare il marito nella miseria a Venezia e unirsi con un uomo di Milano che le ha offerto agi e ricchezza. Tornati insieme, Felice e Silvia ritrovano l'amore di un tempo, ma lei è ancora alla ricerca di denaro e lusso, per cui parte nuovamente per Milano portando con sé Monica così da assicurarle un'educazione e un'esistenza diversa. Felice, abbandonato ovviamente anche da Adelaide, fa una scappata a Milano e si fa pagare a peso la figlia. Però, tornando a Venezia con il fagotto dei 45 milioni ricevuti, medita amaramente sulla possibilità dell'amore e dubita che il denaro sia fonte di felicità.
"'Yuppi Du' è un film aggressivo, colorito, vivacissimo, che si affida ad una girandola di invenzioni espressive: certi scorci della vita veneziana sono degni di un musical alla Minnelli; e la visione di una Milano in grigio, percorsa da folle coperte di smog, si rifà alla vena protoecologica di 'Il ragazzo della via Gluck'". (Tullio Kezich - 'Il millefilm') "Il film, concepito come una ballata e realizzato mescolando fantasiosamente numerosi ingredienti (sogni, visioni, realtà, colori, canzoni e balletti), è un po' confuso e ridondante, ma anche pieno di vivacità, di estro, di momenti poetici e di suggestioni sull'esistenza umana. Non sempre limpido nelle singole raffigurazioni emblematiche, sembra avere la sua tematica di base nel contrapposto tra Felice pago della sua modestia e Silvia bramosa di benessere o in quello tra la Venezia poetica nonché umana dei poveracci e la Milano alienante, babelica, popolata di maschere senza autenticità. Si tratta in fondo di una proposta romantica e paradossale; sostanzialmente evangelica, comunque." ('Segnalazioni Cinematografiche', vol. 78, 1975)
Incasso in euro