Words and Pictures2014

SCHEDA FILM

Words and Pictures

Anno: 2014 Durata: 116 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO, ROMANTICO

Regia:Fred Schepisi

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:FRED SCHEPISI, GERALD DI PEGO, CURTIS BURCH PERLATITUDE PRODUCTIONS, LASCAUX FILMS

Distribuzione:ADLER ENTERTAINMENT

ATTORI

Clive Owen nel ruolo di Jack Marcus
Juliette Binoche nel ruolo di Dina Delsanto
Christian Scheider nel ruolo di Tony
Keegan Connor Tracy nel ruolo di Ellen
Bruce Davison nel ruolo di Walt
Adam DiMarco nel ruolo di Swint
Navid Negahban nel ruolo di Will Rashid
Amy Brenneman nel ruolo di Elspeth
Valerie Tian nel ruolo di Emily
Josh Ssettuba nel ruolo di Cole Patterson
Janet Kidder nel ruolo di Sabine
Andrew McIlroy nel ruolo di Roy Loden
Brittany Hobson nel ruolo di Isabella
Eva Allan nel ruolo di Catherine
Harrison MacDonald nel ruolo di Shaftner
Mackenzie Cardwell nel ruolo di Gloria
Style Dayne nel ruolo di Friedman
Tanaya Beatty nel ruolo di Tammy
Tosh Turner nel ruolo di Finetti
Willem Jacobson nel ruolo di Stanhope
 

SCENEGGIATORE

DiPego, Gerald
 

MUSICHE

Grabowsky, Paul
 

MONTAGGIO

Honess, Peter
 

COSTUMISTA

Monaghan, Tish

TRAMA

New England. Jack Marcus, insegnante di inglese in un college d'élite, si lamenta perché i suoi studenti sono ossessionati dai social media e dai buoni voti, piuttosto che impegnarsi con il potere della parola scritta. Un tempo Jack è stato un astro nascente della letteratura, ma sono passati ormai anni dalla sua ultima pubblicazione e più che all'arte della parola il suo interesse è ormai più orientato verso l'alcol. L'incontro con una nuova insegnante, la pittrice Dina Delsanto, porterà nuova linfa nella vita di Jack: i due professori, infatti, oltre ad essere attratti l'uno dall'altra daranno vita a una sfida tra i rispettivi alunni per stabilire se siano più forti le parole o le immagini...

CRITICA

"Ora che le parole di un avvocato sono state condannate in tribunale al posto della mafia, questo duello pop tra il potere del verbo e quello dell'immagine rischia inattesa attualità. Ma il regista di 'Words and Pictures', commediola sentimentale diretta da Fred Schepisi, gira due storie diverse: la prima è sulla gara, con tutti i folklorismi su professori e studenti, via di attimi fuggenti; la seconda, inevitabile, è il rimandato colpetto di fulmine tra Clive Owen, insegnante alcolizzato e scrittore fallito, e Juliette Binoche, sempre al di sopra del suo personaggio, pittrice di talento (i quadri sono davvero suoi) con artrite reumatoide e in difesa dell'arte visiva. (...) la love story manda in sbadiglio tutto." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 13 novembre 2014) "Poiché la faccenda non promette di essere troppo eccitante, il film aggiunge qualche sottotrama; ma l'effetto resta blando. Si capisce che una produzione del genere punta tutto sul carisma dei suoi interpreti; e bisogna ammettere che esiste una buona 'chemistry' tra Clive Owen (anche se qui atteggia un po' troppo la faccia a cane bastonato) e Juliette Binoche. I quali restano un po' sprecati, però, nelle secche di una commedia-dramma troppo convenzionale." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 13 novembre 2014) "II regista di 'Sei gradi di separazione' realizza una classica commedia sentimentale travestita un po' furbescamente da dramma tra intellettuali. Owen e Binoche bravissimi e realmente appassionanti nei loro battibecchi amorosi mentre sono più banali gli studenti (li vedremo protagonisti di storielle ed amorazzi alla 'Attimo fuggente'), un po' troppo da cartolina l'ambientazione in un New England fuori dal tempo e del tutto pretestuosa la sfida tra parola e immagine. Rimane lo straordinario talento di una Binoche perfetta a incarnare un'artista della visione tutta azione, dolore esteriore, tormento interiore e niente parole inutili. Sarebbe stata una grande Frida Kahlo." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 13 novembre 2014) "Commedia formativo-sentimentale che attinge parecchio da 'L'attimo fuggente'-style, 'Words and Pictures' fa perno sulla forza profilmica del citazionismo letterario e pittorico e sul carisma dei due protagonisti." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 13 novembre 2014) "Piacerà a ama le belle coppie dello schermo e non potrà non apprezzare la reazione chimica tra le due star. Vederli in progressivo avvicinamento è spettacolo bello e confortevole." (Giorgio Carbone, 'Libero', 13 novembre 2014) "Gustosa, intelligente, anche se verbosa, commedia, intrisa di sentimento e umorismo. (...) Un pallottoliere e un atlantino per i traduttori: «Carolingio» ha 4 sillabe, non 5; l'incolpevole isola di Barbados non è un arcipelago." (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 13 novembre 2014)

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