Womb2010

SCHEDA FILM

Womb

Anno: 2010 Durata: 107 Origine: GERMANIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Benedek Fliegauf

Specifiche tecniche:CINEMASCOPE, 35 MM (1:2,35)

Tratto da:-

Produzione:RAZOR FILM PRODUKTION, INFORG STÚDIÓ, A.S.A.P FILMS, BOJE BUCK PRODUKTION, ARTE FRANCE CINÉMA, ZDF/ARTE

Distribuzione:BOLERO FILM (2012)

ATTORI

Eva Green nel ruolo di Rebecca
Matt Smith nel ruolo di Thomas
Peter Wight nel ruolo di Ralph, padre di Thomas
István Lénárt nel ruolo di Henry
Hannah Murray nel ruolo di Monica, La Fidanzata
Ruby O. Fee nel ruolo di Rebecca a 9 anni
Tristan Christopher nel ruolo di Thomas a 10 anni
Jesse Hoffmann nel ruolo di Thomas a 5 anni
Natalia Tena nel ruolo di Rose
Ella Smith nel ruolo di Molly
Wunmi Mosaku nel ruolo di Erica
Alexander Goeller nel ruolo di Marc
Gina Stiebitz nel ruolo di Dima
Adrian Wahlen nel ruolo di Eric
Lesley Manville nel ruolo di Judith, madre di Thomas
Jennifer Lim nel ruolo di Sig.ra Muju
Amanda Lawrence nel ruolo di Insegnante
Tina Engel nel ruolo di Medico
 

SCENEGGIATORE

Fliegauf, Benedek
 

MUSICHE

Richter, Max
 

SCENOGRAFIA

Prib, Erwin
 

COSTUMISTA

Tufano, Mariano

TRAMA

L'esistenza di Rebecca viene completamente sconvolta dalla morte del suo amato Thomas. La ragazza, decisa a perseguire un suo incredibile sogno, per realizzarlo si rivolgerà alla moderna medicina senza considerare quali imprevedibili conseguenze verranno scatenate dal suo gesto...

CRITICA

"Impazzano al festival tutti gli amori off-limits (...). Ma il tema più attuale è quello della clonazione metaforizzato in 'Womb', analitico, stimolante film ungherese di Benedek Flieugauf. Matrice o grembo dice il titolo (...). Non transige il regista di Budapest, non vuole trattare con religione e morale, ma alla fine l'amplesso madre-clone è consumato (...). Diviso a spicchi generazionali con dolce prefazione infantile e lumaca non protagonista, il film è inquietante favola, quasi un luogo mentale, un'affascinante provocazione che ricorda alcune follie anticipatorie di Ferreri e le lunari ansie di Bertolucci. In scenario primordiale di solitudine oceanica con palafitta (...), la storia non passa indenne né graficamente, né moralmente, né psicologicamente, anche perché è filtrata negli occhi selvaggi di Eva Green". (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 8 agosto 2010) "L'apologo ha valore universale: assieme a 'Splice' (...) mette in guardia dalla clonazione e dai pasticci genetici. Niente mostri, niente laboratori, solo una passeggiata verso la follia: l'orrore dei replicanti sta soprattutto nella mente che li pensa. Con Eva Green di 'Dreamers'e di James Bond, fotografia azzurra e gelida. Un'addetta al casting , specializzata per scovare bambini di strepitosa bellezza e lentigginosità." (Maria Rosa Mancuso, 'Il Foglio', 7 settembre 2010) "I temi importanti- vita, morte, ricerca genetica- sono pretesti rispetto alla vicenda tra madre e figlio, preparata per arrivare a una meta scontata: l'incesto che poi non è vero incesto. (...) Flieugauf è ungherese, il cinema che fa (...) dichiara altre ambizioni visuali e tematiche a cui però per rispondere non bastano pomposi silenzi e un paesaggio meraviglioso che suggerisce oscuri misteri." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 10 agosto 2010) "Spiacerà a chi proprio non riesce a digerire i fantafilm quando sono appesantiti da troppe pretese. Fliegauf si crede Tarkowsky, per ipotizzare un futuro libero dai lacci attuali (...) ci mitraglia di simboli e di metafore. E di non richieste bellurie visive." (Giorgio Carbone, 'Libero', 13 luglio 2012) "Benedek non ha mai studiato cinema. Ha lavorato come aiutoregista in televisione. Qui affronta un tema delicato, la clonazione, vista attraverso la lente della fantascienza. (...) Per le riprese Fliegauf ha scelto un litorale vasto e piano, che dà la sensazione di un luogo senza tempo, dove Rebecca vive i suoi momenti più importanti con Tommy e poi sceglie di crescere suo figlio. La location principale è stata scelta vicino Sankt Peter-Ording, in Germania. Si trova sulla costa del Mare del Noni, sulla punta occidentale della penisola di Eiderstedt. 'Womb' racconta la clonazione come parte della vita quotidiana. Un po' come accade oggi con la chirurgia plastica o l'inseminazione artificiale. Film come 'Non lasciarmi', hanno affrontato il tema dallo stesso punto di vista e Fliegauf ha rifiutato di cedere a un punto di vista etico." ('Corriere dello Sport Roma', 31 agosto 2012)

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