Anno: 1961 Durata: 90 Origine: SPAGNA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Luis Buñuel
Specifiche tecniche:-
Tratto da:dal romanzo "Halma" di Benito Perez Galdos
Produzione:PRODUCCIONES GUSTAVO ALATRISTE, FILMS 59, UNION INDUSTRIAL CINEMATOGRAFICA
Distribuzione:GLOBE - DVD MULTIMEDIA SAN PAOLO (2002).
Silvia Pinal | nel ruolo di | Viridiana |
Francisco Rabal | nel ruolo di | Jorge |
Fernando Rey | nel ruolo di | Don Jaime |
Lola Gaos | nel ruolo di | Enedina |
Margarita Lozano | nel ruolo di | Ramona |
Victoria Zinny | nel ruolo di | Lucia |
Teresa Rabal | nel ruolo di | Rita |
Alicia Jorge Barriga | ||
Joaquin Mayol | ||
Joaquin Roa | ||
José Calvo | nel ruolo di | Jose Calvo |
José Manuel Martín | ||
Juan Garcia Tiendra | ||
Luis Heredia | ||
María Isbert | ||
Milagros Tomas | ||
Palmira Guerra | ||
Sergio Medizabal |
Don Jaime riceve nella sua fattoria la visita della nipote Viridiana, che prima di pronunciare i voti, è venuta a salutarlo. Colpito dalla straordinaria rassomiglianza della ragazza con la defunta moglie, Don Jaime se ne innamora e vorrebbe sposarla. La ragazza si rifiuta, ma quando sta per partire apprende che lo zio si è impiccato: sentendosi in qualche modo responsabile, resta ala fattoria e comincia a dedicarsi ad opere di carità, ospitando dei mendicanti. Ma anche Jorge, figlio naturale di Don Jaime, si stabilisce nella fattoria e fra i due nascono presto dei contrasti a causa dei mendicanti. Questi, un giorno in cui i due giovani sono assenti dalla casa, organizzano un banchetto che non tarda a trasformarsi in una vera orgia. Sorpresi sul fatto provocano una rissa, con un tentativo di violenza che solo un omicidio riesce a scongiurare. Dopo questo fatto Viridiana tenta inutilmente di riprendere la vita di preghiera. Infine accetterà di rimanere vicino a Jorge, il quale ha una relazione con la donna di servizio. Fra i tre s'intuisce lo stabilirsi di un rapporto ambiguo.
"La potenza figurativa delle immagini, non di rado pittoricamente elaborate, l'efficacia polemica di un montaggio a scacchi usato con precisi intenti espressivi e la suggestione di alcune pagine, non valgono a riscattare l'opera stilisticamente discontinua, ambigua e barocca, né a giustificare la paradossalità delle situazioni e la portata patologica dei personaggi piegati indistintamente al furore polemico dell'autore. Infatti Buñuel cerca invano di conferire plausibilità all'ibrida mescolanza degli elementi di cui si serve, affidando a contorti simboli il demoniaco misticismo che pervade l'opera". (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 53, 1963.)
Incasso in euro