Anno: 1960 Durata: 102 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, SENTIMENTALE
Regia:Ranald MacDougall
Specifiche tecniche:CINEMASCOPE METROCOLOR
Tratto da:romanzo di Tom T. Chamales
Produzione:AARON ROSENBERG PER ARCOLA PICTURES
Distribuzione:MGM
Gina Lollobrigida | nel ruolo di | Giulietta Cameron |
Anthony Franciosa | nel ruolo di | Nick Stratton |
Ernest Borgnine | nel ruolo di | Peter Stratton, suo padre |
Luana Patten | nel ruolo di | Yvonne |
Will Kuluva | nel ruolo di | Argus Dlavolos |
Philip Ober | nel ruolo di | Josh Kebner |
Nancy R. Pollock | nel ruolo di | Mary Stratton |
John Kellogg | nel ruolo di | Cobby, detecetive dell'hotel |
Tracey Roberts | nel ruolo di | Diana |
Yale Wexler | nel ruolo di | Charles Stacy |
Rodney Bell | nel ruolo di | Parkson |
Dopo un lungo periodo di permanenza sotto le armi, Nick Stratton torna a San Francisco. Pur essendo sinceramente affezionato al padre Pete, un noto costruttore venuto su dal nulla a forza di tenacia e caparbietà, Nick non intende diventare schiavo della prospera industria che un giorno sarà sua. Né dal canto suo Pete vuole comprendere quanta importanza abbia per il figlio la possibilità di costruirsi una vita indipendente. A San Francisco Nick incontra Giulia Cameron e se ne innamora. Spinto dall'affetto ed un po' dal gusto di contrariare il padre, Nick presenta ufficialmente Giulia come la propria fidanzata. Lo scandalo è enorme e sarà lo stesso Pete a rivelare al figlio che Giulia è in realtà una 'call-girl' di lusso e che lui stesso è stato fra i suoi clienti. Il colpo è rude per Nick. Dopo una violenta scenata, il giovanotto decide di rompere ogni rapporto con Giulia, ma pochi giorni di separazione gli fanno comprendere che non può vivere senza di lei. Fatta la pace, i due partono per Acapulco decisi a sposarsi. Pete non si rassegna: piuttosto che vedere il figlio allontanarsi definitivamente, dichiara a Giulia di essere pronto ad accettarla in seno alla propria famiglia. Di fronte all'evidente sacrificio paterno, la ragazza s'accorge che il suo amore per Nick non ha alcuna probabilità d'essere duraturo e felice. Recitata allora dinanzi a Nick l'ingrata parte della donna fatua e cinica, stanca ormai d'una relazione che è durata troppo a lungo, Giulia si ucciderà. Pete sarà pronto ad accogliere fra le sue braccia il figlio.
"Goffo melodramma sentimentale made in Usa, gonfio di retorica e moralismo, che oltrepassa a più riprese la soglia del ridicolo nel mettere in scena una 'Traviata' dei tempi moderni, impersonata come peggio non si potrebbe dall'impacciatissima Gina Lollobrigida. La quale, cosparsa da capo a piedi di gioielli e pellicce, si guarda bene dal mostrarsi come annunciato dall'illusorio titolo". (Massimo Bertarelli, 'Il Giornale', 31 ottobre 2001)
Incasso in euro