U.S.A. contro John Lennon2006

SCHEDA FILM

U.S.A. contro John Lennon

Anno: 2006 Durata: 99 Origine: USA Colore: B/N

Genere:DOCUMENTARIO, MUSICALE

Regia:David Leaf|John Scheinfeld

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:DADID LEAF E JOHN SCHEINFELD PER LIONS GATE FILMS, AUTHORIZED PICTURES, LSL PRODUCTIONS INC., VH1 ROCK DOCS

Distribuzione:MIKADO (2007), LUCKY RED (2013)

ATTORI

John Lennon nel ruolo di Se stesso (immagini di repertorio)
Walter Cronkite nel ruolo di Se stesso
Mario Cuomo nel ruolo di Se stesso
Angela Davis nel ruolo di Se stessa
G.Gordon Liddy nel ruolo di Se stesso
George McGovern nel ruolo di Se stesso
Richard Nixon nel ruolo di Se stesso (immagini di repertorio)
Yoko Ono nel ruolo di Se stessa
Geraldo Rivera nel ruolo di Se stesso
 
 

MONTAGGIO

Lynch II, Peter S.
 

EFFETTI

Toonk, Anna

TRAMA

Tra il 1966 e il 1977 John Lennon, capo carismatico dei Beatles, avvia una trasformazione da semplice icona musicale ad attivista pacifista. I registi cercano di investigare su questa trasformazione e sul suo impatto nella storia americana. Mentre il Beatle viene inscritto nella lista nera del Governo americano e considerato un pericoloso sovversivo, dopo anni di silenzio, molti giovani e non solo, riescono a reagire e ad alzare la voce. Bisogna agire contro la guerra in Vietnam, le repressioni della polizia durante comizi e manifestazioni, la mancanza di vera democrazia. John Lennon diviene per anni uno dei pochi collanti tra il movimento pacifista nelle sue frange rivoluzionarie e l'opinione pubblica, fino al suo incredibile omicidio, avvenuto l'8 dicembre 1980, per mano di Mark Chapman, un suo fan.

CRITICA

"Nonostante alcuni omissis, il documentario è efficace nel restituire il ritratto di un musicista che ha fatto la 'rivoluzione' non con le armi ma con le sue canzoni. Da 'Revolution' a 'Imagine', percorrono l'intero filmato e sono il motivo per cui ancora si piange la scomparsa di Lennon." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 1 giugno 2007) "Altro che 'pazzo svitato' o 'superoverdose di eroina'. Anche Jimi Hendrix (soffocato, mettendo in scena la più devastante pera del secolo) e John Lennon sono stati assassinati (direttamente o senza sporcarsi le mani) da Cia e Fbi. Perché? Sovversivi e amici delle Pantere Nere. Ce lo racconta, oggi che i dossier top secret si sono democraticamente aperti, il cinema indipendente americano. In pieno boom del documentario, mentre inizia un'edizione storica di Bellaria (c'è tutto Pennebaker, e c'è pure lui) e Santoro finalmente è risorto, esce in Italia il commuovente documentario Usa contro John Lennon, di David Leaf e John Scheinfeld, che analizza la persecuzione e le minacce d'espulsione e di morte contro un idolo delle folle, reo di essere politicizzato per natura (viene dalla classe operaia), e, per colpa di Yoko Ono, di essersi pure radicalizzato." (Roberto Silvestri, 'Il Manifesto', 1 giugno 2007) "A quanti continuano a idolatrare Lennon e a considerarlo oltrechè un grande della musica un'icona della sinistra anni Settanta. E al resto dell'umanità? A chi vuole saperne di più su John, il documentario offre un bel po' di materiale inedito e certo interessante. Certo bisogna fare la tare sulle molte puttanate avallate da Yoko Ono, a cominciare dall'uccisione, ordinata (dice lei) dalla Cia." (Giorgio Carbone, 'Libero', 1 giugno 2007) ""Ne esce un documentario che è insieme inchiesta giornalistica e ricostruzione storica. E se la prima ricostruisce passo dopo passo, grazie anche alla testimonianza dell'avvocato difensore Leon Wildes, la lotta durata cinque anni per evitare a John Lennon il processo di espulsione e fargli avere la Green Card, portando alla luce le tante contraddizioni e idiosincrasie della giustizia statunitense, è la ricostruzione storica di quegli anni a lasciare maggiormente il segno. E non solo per i filmati mai visti in questa ampiezza della luna di miele musical-pacifista di Lennon e moglie. O per la straordinaria efficacia della sua dialettica nel difendere i meriti e farsi carico dei limiti delle sue canzoni e dei loro messaggi. L'effetto emotivamente più forte il film lo raggiunge quando sa trasmettere, attraverso le immagini e le canzoni, la forza di un movimento che ha saputo intrecciare spirito libertario e contestazione politica , aspirazioni utopiche e rivendicazioni personali, guerra e sesso, musica e rabbia. C'è una differenza abissale con l'evoluzione che prenderà la contestazione politica in Europa e soprattutto in Italia e questo film, con la sua passione e il suo rifiuto di ogni ideologia, riesce a spiegarlo meglio di tanti saggi. Come sa fare perfettamente la parte finale del film, quando rivediamo la veglia funebre che si tenne a Central Park per onorare John Lennon, da poco assassinato sotto casa da uno squilibrato: quei volti dolenti e rigati dalle lacrime sono il ritratto perfetto di una generazione i cui sogni si sono rivelati troppo fragili per non accusare i contraccolpi del potere ma le cui idee si sono dimostrate sufficientemente ostinate per riuscire a crescere in molti altri cuori." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 8 giugno 2007)

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