Una top model nel mio letto2005

SCHEDA FILM

Una top model nel mio letto

Anno: 2005 Durata: 105 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Francis Veber

Specifiche tecniche:35 MM

Tratto da:-

Produzione:GAUMONT, KAIROS, EFVE, TF1 FILMS PRODUCTIONS, ARTEMIS, SOFICA SOGECINEMA 4 BANQUE POPULAIRE IMAGES 6, CANAL+, CINECINEMA

Distribuzione:MEDUSA (2006)

ATTORI

Gad Elmaleh nel ruolo di François Pignon
Alice Taglioni nel ruolo di Elena
Daniel Auteuil nel ruolo di Pierre Levasseur
Kristin Scott Thomas nel ruolo di Christine Levasseur
Richard Berry nel ruolo di Avvocato Foix
Virginie Ledoyen nel ruolo di Emilie
Dany Boon nel ruolo di Richard
Michel Jonasz nel ruolo di André
Laurent Gamelon nel ruolo di Paul
Patrick Mille nel ruolo di Pascal
Michele Garcia nel ruolo di Louise
Philippe Magnan nel ruolo di Berman
Jean Yves Chilot nel ruolo di Herve
Irina Ninova nel ruolo di Marie
Alexandre Brik nel ruolo di Ken
Jean-Pol Brissart nel ruolo di Mauricet
Karl Lagerfeld nel ruolo di Se Stesso
Michel Aumont nel ruolo di Il medico
Noémie Lenoir nel ruolo di Karine
Paulette Frantz nel ruolo di Madre di Richard
Philippe Beglia nel ruolo di Maitre d'Hotel
Philippe Brigaud nel ruolo di Signor Hervé
Sandra Moreno nel ruolo di Segretaria di Levasseur
Thierry Humbert nel ruolo di Paparazzo
Thierry Nenez nel ruolo di Perrache
 

SOGGETTO

Veber, Francis
 

SCENEGGIATORE

Veber, Francis
 
 

MONTAGGIO

Klotz, Georges
 

SCENOGRAFIA

André, Dominique
 
 

EFFETTI

Fechner, Roxane

TRAMA

Pierre Levasseur, un noto miliardario, viene sorpreso da un paparazzo in compagnia della sua amante, la modella Eléna. Spaventato dalle conseguenze della foto sulla sua vita privata e temendo le sue ripercussioni, ad esempio un divorzio troppo costoso, Pierre decide di tentare il tutto per tutto per salvarsi. Poiché nella foto compare anche un altro uomo, mente alla moglie dicendo che Eléna in realtà era in sua compagnia. L'uomo della fotografia è François Pignon, un autista dalla vita semplice e tranquilla. Per convincere sua moglie però, Pierre deve fare in modo che Eléna viva realmente con Pignon e risulti chiaro che sia la sua compagna per cui la costringe a stabilire un rapporto con lui. La bellezza di Eléna stride con la realtà di Pignon, e sicuramente gli porterà numerosi guai...

CRITICA

"Nel cinema e nella vita l'apparenza inganna. Nei film di Veber inganna due volte. Dopo il fesso così fesso da risultare geniale ('La cena dei cretini') e il licenziando che fingendosi gay conquistava amore e lavoro ('L'apparenza inganna', appunto), qui abbiamo un poveraccio che campa facendo il posteggiatore ma si ritrova "fidanzato" a una sventolona, per giunta straricca essendo una famosa fotomodella. (...) Se i due film precedenti facevano leva su una dose urto di cattiveria, qui vincono i buoni sentimenti perché il poveraccio fidanzato per finta, oltre a essere complice dell'inganno, è una specie di santo innamorato da sempre della sua vicina; la top model è buona come il pane e quasi quasi si innamora perfino del poveraccio; insomma l'unico bastonato è l'ipocrita Auteuil che vuole tenersi la moglie ricca e l'amante giovane. Senza cattiveria però (senza satira) si ride un po' meno del previsto. Malgrado la bravura e la simpatia di Gad Elmaleh, sorta di incrocio fra Buster Keaton e Giancarlo Delle Piane. E il brio della luminosa Alice Taglioni." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 12 maggio 2006) "In una 'Top model nel mio letto', la tipologia del personaggio cambia sensibilmente: anziché provocare le situazioni comiche, l'ometto le subisce. Così, il film prende un andamento in condominio tra farsa a sfondo sociale e la commedia sentimentale di strana-coppia, dove un binomio sessualmente assortito viene a sostituire quelli maschili dei precedenti 'buddy movies' di Veber. Il quale, ancora una volta, riesce a portare a casa il risultato. Certo, gli spunti di satira di costume sono appena accennati; in compenso, Veber blinda la commedia degli equivoci, facendo delle gag meccanismi di previsione e imprimendo alle situazioni il ritmo giusto, quello che permette di 'spremerle' traendone il massimo di divertimento. E se, stavolta, i personaggi principali sono affidati a nomi meno noti, il regista francese non si nega il lusso di ruoli di contorno affidati ad attori come Daniel Auteuil e Kristin Scott Thomas." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 12 maggio 2006) "Una pochadona francese, con le corna, i ricchi e i poveri, gli arroganti e i dignitosi, i bonifici da 20 milioni, le bellone da schianto e le commesse di libreria e telefonini ovunque. Bisogna stare al gioco dell'abile Francis Veber ('Cena dei cretini', 'L'apparenza inganna') (...) Dopo un quarto d' ora è tutto prevedibile, le gag sono tutte telefonate. Il regista, che ha ritmi e tempi stretti, non si nega a né si vergogna di niente, ricicla di tutto pur di ottenere la risata facile di un pubblico che l'ha già premiato in Francia con promessa di remake americano. Attori sintonizzati: bravo Gad Elmaleh, un urlo la Taglioni, vigliacco Auteil, perfida la Scott Thomas." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 19 maggio 2006)

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