Anno: 1971 Durata: 100 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:COMMEDIA
Regia:-
Specifiche tecniche:EASTMANCOLOR
Tratto da:novelle tratte dal "Decameron" di G. Boccaccio e "Novelliere" di F. Sacchetti
Produzione:HUBRIS FILM
Distribuzione:TRIMAR FILM (REGIONALE, 1972) - GOLDEN VIDEO
Gulfardo de Bardi e il suo amico Folcacchio de' Folcacchieri sono incaricati dal priore di Borgo d'Elsa, loro paese natio, di recare un'ambasciata al vescovo di Volterra. Durante il viaggio, i due s'imbattono in una bella contadina, Gemmata, sposa di Niccolò: facendo credere all'ingenuo marito di poterla trasformare in cavalla, Folcacchio cerca di godersi la donna, ma deve poi rinunciarvi. Spogliati di tutto da un pisano, Mattias, che si spaccia per spagnolo, Gulfardo e Folcacchio riescono a procurarsi nuovi abiti. Giunti finalmente a Volterra, si presentano al vescovo, ma avendo dimenticato il contenuto della loro ambasciata, e irriso il prelato, vengono condannati al rogo assieme a Mattias, arrestato per altre ragioni. Salvati da un amico di Gulfardo, i tre si rifugiano in un convento, dove scoprono, in fondo a un pozzo, un forziere pieno di monete d'oro. Riusciti a liberarsi di Mattias, che aveva tentato di gabbarli e prendersi tutto il denaro, tornano a Borgo d'Elsa, dove fan credere al priore e alla popolazione d'aver compiuta felicemente la loro ambasciata e d'aver avuto quell'oro dal vescovo per la costruzione di un canale irriguo. Mattias però, per vendicarsi di loro, ha avvisato del furto i frati del convento i quali, recatisi in massa a Borgo d'Elsa, si riprendono il loro oro. A conclusione della sfortunata vicenda, Gulfardo torna a fare il marmista, mentre Folcacchio può finalmente godersi la bella moglie di Niccolò.
"Per quanto il film non peschi eccessivamente nel torbido - che le fonti cui si è ispirato gli offrivano - alcune immagini e situazioni restano gravemente reprensibili, così come sono da disapprovarsi le frequenti volgarità dei dialoghi." ('Segnalazioni cinematografiche', vol. 73, 1972).
Incasso in euro