Un momento di follia2015

SCHEDA FILM

Un momento di follia

Anno: 2015 Durata: 105 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:COMMEDIA, DRAMMATICO

Regia:Jean-François Richet

Specifiche tecniche:(1:1.85)

Tratto da:-

Produzione:ENTRE CHIEN ET LOUP, LA PETITE REINE

Distribuzione:MEDUSA

ATTORI

Vincent Cassel nel ruolo di Laurent
François Cluzet nel ruolo di Antoine
Lola Le Lann nel ruolo di Louna
Alice Isaaz nel ruolo di Marie
Philippe Nahon nel ruolo di Vicino di casa
Annelise Hesme nel ruolo di Ragazza della discoteca
Louka Meliava nel ruolo di Amico di Marie
 

SCENEGGIATORE


Richet, Jean-François
 

MUSICHE

Rombi, Philippe
 

MONTAGGIO

Schneid, Hervé
 

SCENOGRAFIA

Ghigo, Emile
 

COSTUMISTA

Coutard, Marité

TRAMA

Antoine e Laurent, amici di lunga data, decidono di trascorrere le vacanze in Corsica insieme e con le rispettive figlie: Louna di 17 anni e Marie di 18. Una sera sulla spiaggia, Louna seduce Laurent. Lei è realmente innamorata, ma per Laurent tutto questo non è che un momento di follia. Senza rivelare il nome del suo amante, Louna si confida con il padre, che cerca in tutti i modi di scoprire chi sia l'uomo misterioso. Ma per quanto tempo Louna e Laurent riusciranno a custodire il loro segreto?

CRITICA

"Il regista noir Jean-François Richet si butta sull'incesto per procura: Vincent Cassel non rinuncia allo strip e passa mezza notte d'amore molestato dalla figlia del più pudico Cluzet. Tragedia greca incombe, musi lunghi, ma poi tutti decidono che è meglio glissare, dopo aver giocato alla detective story, ben contenti di aver insultato le radici della società, il giro dell'oca dei rapporti di famiglia, ti voglio bene papà specie se si sente «La mer» di Trenet." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 24 marzo 2016) "(...) è possibile che l'originale di Claude Berri (1977), scandalizzasse qualcuno: all'alba del 2015, però, il rifacimento è un petardo bagnato che (con l'aggiunta di smartphone, social ecc.) riproduce piattamente il modello fuori tempo massimo. Imbarcati in un'operazione sbagliata a priori, tutti ci fanno una mediocre figura. Cassel, svogliato nell'ennesima parte dell''uomo che non deve chiedere mai'. Cluzet, cui tocca rifare il vecchio fesso della commedia dell'arte, quello sempre buggerato da tutti. E pure le ragazzine, ridotte a caricature di come gli adulti immaginano la loro generazione." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 24 marzo 2016) "'Un momento di follia' ha negli interpreti, su tutti Cassel (già diretto da Richet nel dittico 'Nemico pubblico n 1'), il primo punto di forza, mentre il secondo sta nell'upgrade o, meglio, downgrade della libertà sessuale rispetto agli anni 70: se le Lolite fanno ancora le Lolite, i sensi di colpa dei 50enni si trincerano dietro l'excusatio ('non petita') della follia momentanea. Nulla di nuovo, nulla di straordinario, solo uno specchio riflesso delle famiglie tradizionali oggi: padri separati, figlie festaiole, madri non pervenute. (S)formato famiglia." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 24 marzo 2016) "Remake di una vecchia commedia di Claude Berri, è un tipico meccanismo a 'rovesciamento': le ragazze sono molto più mature degli adulti, e sono i padri ad andare in crisi mentre le figlie perseguono i propri obiettivi quasi con cinismo. Bravi tutti: Cassel, Cluzete le fanciulle." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 24 marzo 2016) "'Un moment d'égarement', datato 1977, di Claude Berri, fu definito, all'epoca, un film scandaloso per la delicata tematica sessuale trattata, quella di un uomo oltre i quaranta che cedeva alle provocazioni di una ragazza adolescente. Tanto che ne sono stati prodotti già due remake, ovvero uno americano 'Blame It on Rio' ('Quel Giorno a Rio', del 1984) e questo francese (...) prodotto da Thomas Langmann, figlio di Berri. (...) La domanda è: ma fa ancora scandalo, al giorno d'oggi, la notizia di un quarantenne che va a letto con una diciassettenne? Probabilmente no, facendo perdere, in apparenza, la malizia sulla quale gioca la pellicola. In realtà, però, grazie più alla bravura degli interpreti che alla sceneggiatura, il film regge molto bene il confronto, pur essendo cambiate le generazioni e gli obiettivi. Allora, la Francia faceva i conti con una rivoluzione culturale che stava mandando in crisi la borghesia, adesso si aggrappa, come ogni paese occidentale, ad un perbenismo morale di facciata, ben evidenziato dalla pellicola diretta da Richet." (Maurizio Acerbi, 'Il Giornale, 24 marzo 2016) "Piacerà a chi sta sviluppando un forte debole per la commedia francese, servita negli ultimi anni da registi e scrittori di buon calibro. Questa è il remake di un film di Claude Berri degli anni 70. Il divertimento c'è sempre, ma il pepe s'è perso (chi si scandalizza oggi per una quindicenne che tampina un 50enne?)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 24 marzo 2016)

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