Anno: 1960 Durata: 105 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Dino Risi
Specifiche tecniche:PANORAMICO, 35 MM (1:1.37)
Tratto da:romanzo omonimo di Ercole Patti (ed. Bompiani)
Produzione:MARIO E VITTORIO CECCHI GORI PER FAIR FILM, CEI INCOM (ROMA); LES FILMS COCINOR, LAETITIA FILM (PARIGI); ALPHA FILM (BERLINO)
Distribuzione:CEI-INCOM
Mylène Demongeot | nel ruolo di | Anna Padoan |
Peter Baldwin | nel ruolo di | Marcello Cenni |
Elsa Martinelli | nel ruolo di | Fulvia |
Claudio Gora | nel ruolo di | Ingegner Curtatoni |
Maria Perschy | nel ruolo di | Eleonora Curtatoni |
Jacques Sernas | nel ruolo di | Tony Meneghini |
Armando Romeo | nel ruolo di | Nello D'Amore |
Umberto Orsini | nel ruolo di | Peppino Barlacchi |
Fanfulla | nel ruolo di | Moreno |
Laura Rocca | nel ruolo di | Camilla Curtatoni |
Vittorio De Sica | nel ruolo di | Il regista |
Gilberto Mazzi | nel ruolo di | Gilberto |
Anna Glori | ||
Anna Whithe | ||
Enrico Glori | ||
Gianni Musy Glori | ||
Renato Montalbano |
Marcello, un giovane scrittore appartenente ad una famiglia nobile ma ormai impoverita, dopo aver bruscamente interrotto un lungo e arido fidanzamento con Fulvia, diviene l'amante di Anna, un'attricetta alla vana ricerca di notorietà conosciuta per caso. Marcello è di natura gelosa e tormentata, incline al sospetto, mentre Anna è pigramente amorale, sensibile solo ad una sorta di corrotta curiosità che la spinge da un'avventura all'altra, pur sapendo in anticipo che ne rimarrà delusa e disgustata. E' inevitabile che la diversità di carattere conduca i due amanti verso un continuo alternarsi di litigi e di riappacificazioni, ritmate dalle periodiche infedeltà della ragazza che, a modo suo, ama con sincerità Marcello. Per sottrarsi alla situazione, per lui insostenibile, il giovane si propone di abbandonare definitivamente Anna e, come antidoto all'infelice passione, cerca di distrarsi con un nuovo fidanzamento che questa volta lo lega con un'amica della non del tutto dimenticata Fulvia. Il rimedio non serve, un incontro casuale fa divampare di nuovo la passione tra Anna e Marcello. Promesse e propositi non durano molto. La ragazza si prepara ad una nuova sordida avventura. La misura è colma. Marcello scaccia di casa la ragazza, accompagnandola di persona nello squallido ambiente d'un teatro di varietà di terz'ordine dove la ragazza è finita. Ed il suo addio, preludio ad una aspra solitudine, parrebbe definitivo.
"La trasposizione [...] non si presentava facile: oltre che per l'interiorità della vicenda e la qualità poco cinematografica di certi passaggi, anche perchè qualche suo episodio il nostro cinema se lo era già assimilato. [...] Questo "schiavo d'amore" [...] è a tratti [...] autenticamente delineato [...]. Peter Baldwin si porta complessivamente bene [...] Mylene Demongeot ne ha tolto la sua bella interpretazione. Si imbruttisce persino per darle vita e verità [...]". (Luigi Pestelli, "La Stampa", 25 novembre 1960)
Incasso in euro