U-5712000

SCHEDA FILM

U-571

Anno: 2000 Durata: 115 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:GUERRA

Regia:-

Specifiche tecniche:35 MM (1:2,35)

Tratto da:-

Produzione:DINO E MARTHA DE LAURENTIIS PER CANAL+ IMAGE, UNIVERSAL PICTURES

Distribuzione:U.I.P.

TRAMA

Aprile 1942: la Germania nazista ha dichiarato guerra agli Stati Uniti. Lungo la costa atlantica la flotta alleata subisce pesanti perdite ad opera dei sommergibili di Hitler, gli U-Boot. Per tentare di impossessarsi di Enigma, il codice segreto di trasmissione in dotazione ai mezzi navali nazisti, il sommergibile americano S-33 viene modificato in modo da somigliare ad un U-Boot. Dovrà poi dirigersi nel più assoluto segreto verso un sommergibile tedesco incagliato per tentare di trafugare Enigma. Ma, a questo punto, verrà scambiato dagli americani per un sottomarino tedesco con conseguenti colpi di scena. TRAMA LUNGA Nell'aprile 1942 gli U-Boot, sommergibili tedeschi, sono scesi in guerra contro gli Stati Uniti. Incapace di decifrare i codici radio nemici, la marina statunitense non sa come reagire. Alla fine viene deciso di richiamare in servizio l'S-33, un vecchio sommergibile della prima guerra mondiale con molti difetti ma con un equipaggio di prim'ordine. Al comando c'è il capitano di corvetta Mike Dahlgren, mentre il secondo è il tenente di vascello Andrew Tyler, che si è appena visto sfuggire una promozione da tempo attesa grazie alla quale avrebbe lui stesso potuto assumere il comando. Quando sono in alto mare, gli uomini dell'equipaggio conoscono la loro missione: lo scafo dell'S-33 viene modificato in modo da assomigliare ad un U-Boot. Dopo si dirigerà verso un sommergibile tedesco incagliato, e gli uomini saliranno a bordo per sostituirsi a quelli tedeschi: il tutto allo scopo di impossessarsi di Enigma, un dispositivo di codificazione top secret che potrebbe essere decisivo per porre fine agli attacchi navali nazisti. L'agguato va a buon fine ma in seguito i marinai americani restano intrappolati nel sommergibile nemico, difficile da governare per la differente impostazione tecnica e i problemi della lingua. Solo grazie alle capacità di comando di Tyler e al sacrificio di uno del gruppo, il sommergibile riesce ad emergere, avendo nel contempo portato a termine la missione.

CRITICA

"Emozioni di repertorio? Forse sì. Però il repertorio delle emozioni non è roba facile da maneggiare come si crede. Il film di Mostow funziona quasi sempre, rilancia spesso la suspense al momento giusto, in due o tre sequenze si segue quasi in apnea. Missione compiuta, insomma. A patto di tenere ben presente che 'U-571' più che un film di guerra, è un film d'avventura. La realtà, invece, non comporta per contratto l'happy end. Come ha dimostrato abbondantemente la tragedia del sottomarino russo Kursk. E se ripensi a quest'ultima, guardando il film ti ritrovi a seguire gli eroismi in formato kolossal con un certo disagio". (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 5 settembre 2000) "Come i dirigibili o i palloni aerostatici o i carri armati, anche i sottomarini hanno il loro manipolo di affezionati cultori. Non afflitti da disturbi claustrofobici, amanti del mare e della vita acquatica che guizza al di là di qualche centimetro di metallo-salvavita, e sicuramente, in guerra, vittime della globalizzazione che vuole anche le profondità marine veri e propri campi di battaglia, le eroiche ciurme, forzate e compresse a queste missioni temerarie tra oceani e mari interni, sono state sempre particolarmente cinematografiche. A partire dal fascino del sottomarino Nautilus, quello del Capitano Nemo di Verne-Disney, che combatteva per fini più umanitari e new-age, sino alla versione più scanzonata, colorata e musicale della storia, lo Yellow Submarine dei Beatles. U-571, invece, neo-produzione a firma De Laurentis, storia e regia di Jonathan Mostow, gruppo di attori più o meno bene assortiti, si colloca a conclusione di un'ideale trilogia "sottomarina", iniziata esattamente vent'anni fa dal tedesco Wolfgang Petersen con il quasi omonimo U-Boot 96 (1980) e proseguita a metà strada con Caccia a Ottobre Rosso (1990). Non è un semplice film di guerra e nemmeno una raffinata analisi della vita quotidiana in quelle macchine di morte che ci aveva descritto l'antecedente tedesco, né un'avventura contemporanea sulla scia delle paure atomiche e delle schizofrenie terroristiche raccontate come un thriller da quello americano. Questo nuovo U-571 si appiglia, infatti, ad una storia vera della Seconda Guerra Mondiale, manipolandola a fini spettacolari per conseguire la giusta collocazione degli eroi e la successione drammatica di avvenimenti legati ad una missione di spionaggio che si tramuta in una pericolosa lotta per la sopravvivenza. Una tensione facilmente raggiungibile quando si sta a quasi 200 metri sotto la superficie del mare con bombe che scoppiano dovunque, metalli che scricchiolano per la pressione da incubo, marinai che, senza vie di scampo, sudano per la paura della morte ed acqua, tanta, che schizza da tutte le parti creando scintille, incendi e fumo. Il dato storico di partenza è l'attacco dei sottomarini tedeschi alla flotta americana a partire dal 1942, con una linea difensiva degli alleati allo sbando per l'impossibilità di decifrare i criptati messaggi radio dei tedeschi che operano grazie ad un dispositivo chiamato Enigma. Quando un U-boot in avaria viene intercettato con una di queste preziose macchinette a bordo, gli americani si fingono tedeschi per recuperarla. Ma l'imprevisto corre sul filo dell'acqua. Così, le sorti, gli equipaggi, gli scafi, entreranno in una collisione inaspettata di situazioni, basate sull'equivoco, la sorpresa e la necessità di vincere salvandosi la pelle. Ci sono alcune cose notevoli ed intriganti in questo film: la precisione della ricostruzione interna del sottomarino (curata da Götz Weidner, uno specialista e già responsabile delle ricostruzioni nel film di Petersen), la corsa ad ostacoli contro imprevisti e nemici, la sensazione di angoscia e ansia che coglie sempre coloro che si trovano ad armeggiare, per sopravvivere, in ambienti sconosciuti ed ostili, siano questi un pianeta o un'astronave, una casa misteriosa o un sommergibile. Americani inscatolati dentro una macchina tedesca, inseguiti da tedeschi c

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