Anno: 2007 Durata: 124 Origine: USA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Alan Ball
Specifiche tecniche:PANAVISION GENESIS HD CAMERA, VIDEO (HDTV), 35 MM (1:2.35)
Tratto da:romanzo "Beduina " di Alicia Erian (ed. Adelphi)
Produzione:THIS IS THAT PRODUCTIONS, YOUR FACE GOES HERE ENTERTAINMENT, INDIAN PAINTBRUSH
Distribuzione:VIDEA CDE (2009)
Summer Bishil | nel ruolo di | Jasira |
Aaron Eckhart | nel ruolo di | Travis Vuoso |
Peter Macdissi | nel ruolo di | Rifat Maroun |
Toni Collette | nel ruolo di | Melina |
Maria Bello | nel ruolo di | Gail Monahan |
Eugene Jones III | nel ruolo di | Thomas Bradley |
Matt Letscher | nel ruolo di | Gil |
Chase Ellison | nel ruolo di | Zack |
Gemmenne de la Peña | nel ruolo di | Denise |
Lynn Collins | nel ruolo di | Thena |
Jasira ha tredici anni ed è sballottata tra una madre irlandese, che vive nello stato di New York, e un padre libanese, cattolico, che abita a Houston, in Texas. La ragazzina passa molto tempo a casa da sola ed ha un disperato bisogno di amore, anche per via della rigida educazione voluta da suo padre. Adolescente procace, Jasira si trova a fare i conti con il suo corpo che cresce troppo in fretta facendo uno strano effetto agli uomini, e con la scoperta del sesso. Inizia così un pericoloso gioco di seduzione con un adulto vicino di casa, mentre instaura un profondo rapporto di amicizia con Melina, una vicina incinta e già piuttosto materna.
"Si capisce che Ball si è impegnato a fare le cose seriamente e non a vantaggio di un pubblico di pedofili latenti: ma il personaggio di Jasira, pur giocando con spregiudicatezza, stenta a essere (come dovrebbe) la cartina di tornasole dell'ipocrisia e della schizofrenia di una società insieme multiculturale e razzista. In altre parole il film non trova il giusto tono di ironia." (Alessandra Levantesi, 'La Stampa', 17 luglio 2009) "Nel primo film da regista dello sceneggiatore di 'American Beauty', babbo di 'Six Feet Under'e 'True Blood', gli adulti puzzano di stereotipo. Ma quando su Jasira piovono colpi di spazzola, ci si ricorda dei malriusciti cinepruriti delle melisse di casa nostra. E allora si cade in estasi di fronte a una trama ben architettata: attorno alla bara dove precipitano valori raggirati, nessuno è innocente ma ciascuno ha un alibi." (Alessio Guzzano, 'City', 17 luglio 2009) "Non sappiamo per certo se Alan Bali, sceneggiatore cinquantaduenne di American Beauy, sia a conoscenza dell'insensata traduzione italiana per "Towelhead" (o Nothing is private), sua opera prima dopo l'ideazione, e gli script, delle serie tv "Sixf eet under" e "True Blood". La pellicola che esce oggi nelle sale italiane è reintitolata bizzarramente "Niente velo per Jasira": impossibile riferimento a una chissà quale appartenenza religiosa islamica per l'adolescente protagonista del film. Partendo dal libro della giovane Alicia Erian ("per il 50% autobiografico", ha affermato la scrittrice), Bali ha costruito un film che richiama quel densissimo corpus tematico della sessualità adolescenziale nell'America provinciale narcisista, e a fatica multirazziale, dell'ultima decade del secolo scorso. (...) Il registro tonale di 'Niente velo per Jasira' è tendente al comico eludendo, senza cancellarli dall'orizzonte delle possibilità, morbosità di sguardo, scivoloni nella violenza e proibizioni islamiche come titolo italiano vorrebbe. (...) Davvero kitsch e libertini i sogni erotici ad occhi aperti di Jasira." (Davide Turrini, 'Liberazione', 17 luglio 2009)
Incasso in euro