Tourn?e2010

SCHEDA FILM

Tournée

Anno: 2010 Durata: 111 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Mathieu Amalric

Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85)

Tratto da:-

Produzione:LES FILMS DU POISSON, NEUE MEDIOPOLIS FILMPRODUKTION, ARTE FRANCE CINEMA, WDR/ARTE, LE PACTE AND FILM(S), CNC, FFA, CANAL +, CINE CINEMA

Distribuzione:NOMAD FILM (2011)

ATTORI

Miranda Colclasure nel ruolo di Mimi Le Meaux
Suzanne Ramsey nel ruolo di Kitten on the Keys
Linda Marraccini nel ruolo di Dirty Martini
Angela de Lorenzo nel ruolo di Evie Lovelle
Julie Ann Muz nel ruolo di Julie Atlas Muz
Alexander Craven nel ruolo di Roky Roulette
Mathieu Amalric nel ruolo di Joachim Zand
Damien Odoul nel ruolo di François
Laurent Roth
Ulysse Klotz nel ruolo di Ulysse
Olivier Doran
Simon Roth nel ruolo di Baptiste
Joseph Roth nel ruolo di Balthazar
Aurélia Petit nel ruolo di Ragazza alla pompa di benzina
Antoine Gouy nel ruolo di Software Businessman
André S. Labarthe nel ruolo di Manager del cabaret
Pierre Grimblat nel ruolo di Chapuis
Jean-Toussaint Bernard nel ruolo di Receptionist dell'Hotel
Anne Benoît nel ruolo di Cassiera del supermercato
Florence Ben Sadoun nel ruolo di Signora in ospedale
Erwan Ribard nel ruolo di Poliziotto
Julie Ferrier nel ruolo di Julie Ferrier
 

MONTAGGIO

Dutertre, Annette
 

SCENOGRAFIA

Taillasson, Stéphane
 

COSTUMISTA

Crisp-Jones, Alexia

TRAMA

Joachim, un ex produttore televisivo francese, torna nel suo paese dopo aver passato un po' di anni in America e porta con sé un nuovo genere di spettacolo: il 'New Burlesque'. Con le 'sue' ragazze, Joachim ha organizzato una tournée che toccherà varie località francesi e che culminerà con uno show a Parigi. Tuttavia, non tutto andrà come previsto...

CRITICA

"Il film che l'attore/regista ha scritto con Philippe Di Folco, Marcello Novais Teles e Raphaëlle Valbrune, gira intorno ai punti focali della storia (i rapporti coi figli, le psicologie delle spogliarelliste, le motivazioni del ritorno in Francia) preferendo le divagazioni agli approfondimenti e spezzando la linearità del racconto a favore di situazioni 'marginali' (...). L'ambizione è quella di lasciare lo spettatore senza risposte per proporgli invece continue divagazioni e sospensioni del racconto." (Paolo Mereghetti, 'Corriere della Sera', 14 maggio 2010) "Piacevolissima sorpresa 'Tournée' di Mathieu Amalric, circumnavigazione artistica, dalle forme e dall'adipe strabordante, attorno ad una compagnia americana di spettacolo burlesque. Amalric, già totalizzante interprete di film come 'Lo scafandro e la farfalla' o 'Racconto di Natale', estrae dal cilindro della sua immaginazione la storia di Joachim Zand (interpretato dallo stesso Amalric) impresario fumantino, ipertiroideo e malinconico del sestetto New Burlesque: Mimi le Meaux, Kitten on the keys, Dirt'y Martini, Julie Atlas Muz, Evie Lovelle, Roky Roulette (l'unico uomo). I canoni della bellezza, per queste signorine mature e leggermente fuori taglia, vengono riscritti dalla sensualità del loro atto performativo sul palco. Lamé, parrucche, piume, luci basse e rosse, il burlesque mescola teatro, coreografia, glamour, humor, satira in un tuffo di libertà espressiva, creativa, sessuale, davvero invidiabile. (...) 'Tourneé' è un vivace on the road, con il nocciolo della comicità racchiuso dentro ai night durante i numeri delle ragazze ed un protagonista maschile che funge da vettore centrifugo, a bucare quella bolla dell'arte, quella liceità nel divertirsi, nel vedere, nel sognare, attraverso l'immagine, che ci ha molto ricordato lo spirito surreale del Fellini più visionario." (Davide Turrini, 'Liberazione', 14 maggio 2010) "Un trionfo di piume, paillettes, ciglia finte e parrucche esagerate: sono le cinque americane dai nomi suggestivi come Dirty Martini, Kitten on the Keys o Mimi le Meaux, che in 'Tournée' (primo francese in concorso), occupano la scena con striptease spudorati e provocazioni erotiche eccessive, talvolta grottesche, spesso una sfida alla volgarità. (...) E torna dall'America con il grande sogno di una clamorosa rivincita. Tra gli attori più amati dai francesi era il cattivo dell'ultimo Bond, il protagonista di 'Lo sccfandro e la farfalla' Mathieu Amalric ha avuto l'idea di 'Tournée' dopo aver assistito a uno spettacolo di New Burlesque. (...) 'Tournée', annunciato dalla stampa francese come una commedia sfolgorante in realtà è una storia segnata dalla malinconia." (Maria Pia Fusco, 'la Repubblica', 14 maggio 2010) "Tra i film in concorso di ieri al festival di Cannes, la grande attesa era per 'Tournée' di Mathieu Amalric. (...) Ed ecco allora il trionfo di travestimenti, piume, ciglia finte, abiti colorati, striptease e bellezze straripanti: sono, appunto, le spogliarelliste professioniste che Amalric ha coinvolto nel suo quarto film da regista e che hanno divertito il pubblico di Cannes." (Giorgio Carbone, 'Libero', 14 maggio 2010) 'Corpi tatuati, debordanti, eccessivi, esibiti come luna park ambulanti. Corpi levigati, sinuosi, conturbanti, usati come armi letali. Corpi di donne, naturalmente, perché la frontiera del pudore è di rado attraversata dall'universo maschile, o perché, semplicemente, appaiono più belli da fumare." (Claudia Ferrero, 'La Stampa', 14 maggio 2010) "Non è la 'Turné' di Salvatores, ma quella postmoderna del francese Mathieu Amalric, premiato per la regia a Cannes 63. E non aspettatevi il Can-can, ma il New Burlesque, messo in scena da autentiche performer americane, al soldo di un ex produttore televisivo (lo stesso Amalric) caduto in plurime disgrazie: portare lo show nella Ville Lumière lo costringerà a fare i conti con lavoro, famiglia e vita tutta. Se il racconto si auto-sospende, l'accento è sullo spleen, riveduto e aggiornato: l'esistenzialismo è prêt-à-porter, gli eccessi addomesticati per BoBo, il Burlesque spogliato di satira, lo champagne e i lustrini a buon mercato. Ma se lo spettacolo deve continuare, coraggiosa e intelligente è la nota a margine vergata da Amalric: che spazio ha oggi il cinema nell'immaginario collettivo?" (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 16 marzo 2011) "Originale, ma non per questo contorto, festoso, esuberante e insieme sottilmente enigmatico, 'Tournée' è un film che non bisogna assolutamente perdere. Il regista Amalric è anche il protagonista della disillusa ballata in terra di Francia. (...) Viaggiando di cittadina in cittadina verso il sogno di Parigi, il film ha modo di mescolare in tonalità irresistibili, lontane dalla routine musicaleggiante, i rimpianti e i segreti del buon pastore con l'indiavolata e famelica spontaneità delle sue debordanti e disinibite pecorelle. Ed è roba da intenditori, ma anche doping per l'aridità dei nostri schermi, l'inno vitalistico all'unità di corpo e mente che si sprigiona senza bisogno d'ipocrite moralette, ma in virtù dell'intensità narrativa." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 18 gennaio 2011) "Burlesque era un genere teatrale con musica e beffe in gran voga sulle scene anglosassoni fra il Venti e il Trenta. Poi si ridusse ai soli spogliarelli, tornando, nel Novanta, con la definizione di New Burlesque, alla satira sorretta da coreografie opulente e da intermezzi teatrali. È a questo nuovo genere che si ispira il film francese di oggi, diretto da un noto attore, Mathieu Amalric, anche con delle regie alle spalle, specie di corti. (...) Con una certa malinconia di fondo cui si aggiunge, in qualche risvolto, un po' di simpatia proprio per quel mondo certo vuoto ma anche triste con cui abilmente si documenta un modo di vivere e un ambiente tanto più veri in quanto poi li rievocano delle note dive del Burlesque con i loro ben dichiarati nomi d'arte. Al protagonista, e alla sua amarezza segreta, dà vita con tensioni forti lo stesso Amalric." (Gian Luigi Rondi, 'Il Tempo - Roma', 19 marzo 2011)

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