Anno: 1976 Durata: 130 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, GROTTESCO
Regia:Elio Petri
Specifiche tecniche:PANORAMICA, 35 MM - EASTMANCOLOR
Tratto da:liberamente ispirato al romanzo omonimo di Leonardo Sciascia
Produzione:DANIELE SENATORE PER CINEVERA
Distribuzione:PIC (1976), IL CINEMA RITROVATO-CINETECA DI BOLOGNA (2015)
Gian Maria Volonté | nel ruolo di | M., il presidente |
Marcello Mastroianni | nel ruolo di | don Gaetano |
Mariangela Melato | nel ruolo di | Giacinta, moglie di M. |
Ciccio Ingrassia | nel ruolo di | Voltrano |
Franco Citti | nel ruolo di | Autista di M. |
Cesare Gelli | nel ruolo di | Arras, vice questore |
Tino Scotti | nel ruolo di | Il cuoco |
Adriano Amidei Migliano | nel ruolo di | Capra-Porfiri |
Giancarlo Badessi | nel ruolo di | Ventre |
Michel Piccoli | nel ruolo di | 'Lui' |
Renato Salvatori | nel ruolo di | Dr. Scalambri |
Marcello Di Falco | nel ruolo di | Saccà |
Giulio Donnini | nel ruolo di | Bastante |
Aldo Farina | nel ruolo di | Restrero |
Giuseppe Leone | nel ruolo di | Martellini |
Renato Malavasi | nel ruolo di | Michelozzi |
Riccardo Mangano | nel ruolo di | Cardinale Beccaris |
Piero Mazzinghi | nel ruolo di | Caprarozza |
Lino Murolo | nel ruolo di | Mozio |
Piero Nuti | nel ruolo di | Schiavò |
Loris Pereira Lopez | nel ruolo di | Lombo Sr. |
Mario Bartoli | nel ruolo di | Primogenito di Lombo |
Riccardo Satta | nel ruolo di | Lomazzo |
Luigi Uzzo | nel ruolo di | Aldo Lombo |
Guerrino Crivello | nel ruolo di | Speaker TV a circuito chiuso |
Luigi Zerbinati | nel ruolo di | Caudo |
Nino Costa | nel ruolo di | Prete giovane |
Mentre nel paese infuria un'epidemia, un centinaio di "notabili" del partito che da trent'anni governa l'Italia si riuniscono in un albergo-convento, costruito nel sottosuolo di una pineta, per eseguirvi un corso di esercizi spirituali condotto da un severo gesuita, don Gaetano. In realtà, indifferenti alle tonanti prediche del sacerdote, che non ha dubbi sulla loro corruzione, ai convenuti preme soltanto concordare una nuova spartizione del potere. Ben presto, mentre un furto sacrilego induce un indignato cardinale ad abbandonare il convento, la riunione si trasforma in rissa, volano parole grosse, si viene alle mani: c'è anche un morto, cui seguono altri nei giorni successivi, gettando il terrore tra i "notabili". Chi è il misterioso assassino? Se lo chiedono il magistrato, venuto per le indagini, e l'uomo che tutti chiamano "presidente". Rifugiatosi nella cripta del convento, il "presidente" (sul quale, peraltro, gravano i sospetti dei compagni) si convince d'aver trovato la pista per risalire all'assassino...
"Costruito come una commedia grottesca che sconfina nel simbolico e nel fantastico, il film rimane però vittima del suo stesso virulento pessimismo lasciando alla fine l'impressione di un'opera inutilmente apocalittica e narrativamente squinternata". (Giovanni Grazzini, "Cinema '76") "(...) Petri, spesso in anticipo sui tempi massmediologici, guardava l'estinzione di una classe dirigente: all'orizzonte non ancora Tangentopoli, ma i grandi registi sono spesso profetici. Il suo film è un'esercitazione di grottesco senza un filo di speranza. Nonostante la colonna sonora di Morricone e il cast popolare (...), 'Todo modo' è stato ritrovato attraverso un lungo giro dell'oca degli «aventi diritto»." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 9 marzo 2015)
Incasso in euro