Anno: 2006 Durata: 101 Origine: GRAN BRETAGNA Colore: C
Genere:DRAMMATICO
Regia:Shane Meadows
Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85)
Tratto da:-
Produzione:WARP FILMS PRODUCTION, BIG ARTY PRODUCTIONS, EM MEDIA, FILM4, OPTIMUM RELEASING, SCREEN YORKSHIRE, UK FILM COUNCIL
Distribuzione:OFFICINE UBU (2011) - DVD: OFFICINE UBU/SONY PICTURES H.E (2011)
Thomas Turgoose | nel ruolo di | Shaun Fields |
Stephen Graham | nel ruolo di | Combo |
Jo Hartley | nel ruolo di | Cynthia Fields |
Andrew Shim | nel ruolo di | Milky |
Vicky McClure | nel ruolo di | Lol |
Joe Gilgun | nel ruolo di | Woody |
Rosamund Hanson | nel ruolo di | Smell |
Andrew Ellis | nel ruolo di | Gadget |
Perry Benson | nel ruolo di | Meggy |
George Newton | nel ruolo di | Banjo |
Frank Harper | nel ruolo di | Lenny |
Jack O'Connell | nel ruolo di | Pukey |
Jack O'Connell (III) | nel ruolo di | Pukey |
Kriss Dosanjh | nel ruolo di | Sandhu |
Kieran Hardcastle | nel ruolo di | Kez |
Chanel Cresswell | nel ruolo di | Kelly |
Danielle Watson | nel ruolo di | Trev |
Sophie Ellerby | nel ruolo di | Pob |
Il 12enne Shaun vive in una cittadina dell'Inghilterra del Nord. Da quando suo padre è morto nella guerra delle Falklands, Shaun è cresciuto solo con la madre, senza una figura paterna di riferimento, ed è colmo di rabbia e dolore. Il suo passaggio dall'infanzia all'adolescenza avviene nell'estate del 1983, dopo l'incontro con un gruppo di Skinheads che lo accoglie tra le sue fila. Shaun sarà suo malgrado testimone di violenze, ma conoscerà anche il valore dell'amicizia e alla fine dell'estate sarà consapevole dell'uomo che vorrà diventare.
"Un capolavoro che mappa storia e latitudine umana come pochi: il regista Shane Meadows prende dalla sua adolescenza nelle Midlands, e scava nelle dinamiche del gruppo, montando d'epoca inizio e fine, dalla Thatcher ai Duran Duran, passando per crisi, ultraliberismo e macerie sociali. Tra Loach e Doillon, Smiths e Specials (colonna sonora da brividi di Ludovico Einaudi), colpisce al cuore: al cuore di un Sistema che non è più, ed è ancora. Non perdetelo." (Federico Pontiggia, 'Il Fatto Quotidiano', 25 agosto 2011) "This is England è del 2006 ma l'umanità che racconta, ragazzi sbandati e senza futuro, skinheads animati da sentimenti razzisti e distruttivi, ricorda le masse giovanili che di recente hanno invaso con furore le città inglesi. (...) Ragazzi come Shaun, Combo, Woody, Milky e i protagonisti del film, cercano dimettersi insieme spinti da ragioni diverse, una famiglia difficile, solitudine, incomprensioni, bisogno di appartenenza. E come nel film c'è chi fa il leader trascinando gli altri nel bene e nel male." (Maria Pia Fusco, 'La Repubblica', 25 agosto 2011) "Il razzismo spiegato a mio figlio. Fosse un libro, il ruvido e bellissimo 'This is England' potrebbe chiamarsi così. Ma è un film e non potrebbe essere altro. Perché è tutto 'scritto' addosso ai suoi personaggi, ai silenzi, alle posture, alle emozioni che affiorano sui volti brutali ma sensibili di quegli skinhead. Il razzismo e i suoi alleati, l'odio di sé, dunque degli altri, la paura, la deprivazione affettiva che nutre questa miscela esplosiva, sono sempre gli stessi. Nell'Italia di oggi come nell'Inghilterra anni 80, quando i poveracci andavano a morire in guerra alle Falkland. E chi restava a casa doveva digerire quest'assenza. (...) In patria questo film autobiografico ha avuto un tale successo da ispirare ben due serie tv. In Italia esce cinque anni dopo aver vinto il Gran premio al Festival di Roma. Non c'è altro da aggiungere." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 26 agosto 2011)
Incasso in euro