L'uomo con i pugni di ferro2012

SCHEDA FILM

L'uomo con i pugni di ferro

Anno: 2012 Durata: 95 Origine: USA Colore: C

Genere:AZIONE

Regia:RZA

Specifiche tecniche:RED ONE MX/SILICON IMAGING SI-2K, (2K)/REDCODE RAW (4.5K), 35 MM/D-CINEMA (1:2.35)

Tratto da:-

Produzione:ELI ROTH, MARC ABRAHAM, ERIC NEWMAN PER ARCADE PICTURES, IRON FISTS

Distribuzione:UNIVERSAL PICTURES INTERNATIONAL ITALY (2013)

ATTORI

Russell Crowe nel ruolo di Jack Knife
RZA nel ruolo di Blacksmith
Rick Yune nel ruolo di Zen Yi, The X-Blade
Lucy Liu nel ruolo di Madam Blossom
Cung Le nel ruolo di Bronze Lion
Byron Mann nel ruolo di Silver Lion
Dave Bautista nel ruolo di Brass Body
Jamie Chung nel ruolo di Lady Silk
Pam Grier nel ruolo di Jane, Madre Di Blacksmith
Daniel Wu nel ruolo di Poison Dagger
Chia Hui Liu nel ruolo di L'Abate Gordon Liu
Yao Xue Jing nel ruolo di Copper Lion
Chen Kuan Tai nel ruolo di Gold Lion
Zhu Zhu nel ruolo di Chi Chi
Telly Liu nel ruolo di Iron Lion
Dong Wen-Jun nel ruolo di White Lion
 

SOGGETTO

, RZA
 

SCENEGGIATORE

, RZA
Roth, Eli
 
 

MONTAGGIO

D'Augustine, Joe
 

SCENOGRAFIA

Boughton, Drew
 

COSTUMISTA

Chong, Thomas

TRAMA

Cina, XIX. Sin dal suo arrivo a Jungle Village, il fabbro della città - uno straniero - è stato costretto dalle fazioni locali a creare elaborate armi di distruzione. Quando la guerra tra clan inizia a ribollire, l'uomo decide di incanalare un'antica energia per trasformare se stesso in un'arma umana e, combattendo contro criminali spietati al fianco di eroici guerrieri, sfrutterà il suo potere per salvare la sua gente.

CRITICA

"Fondatore del gruppo Wu-Tang Clan, dall'influenza decisiva sulla scena della musica hip-hop, RZA ha composto molte colonne sonore. Pare che l'idea di diventare regista gli sia venuta in Cina, mentre collaborava con Quentin Tarantino sul set di 'Kill Bill'. Anche se l'eroe del suo film ricorda quello di 'Django Unchained', trattandosi di un ex-schiavo nero che vuole liberare la sua bella. (...) Fanatico spettatore dei vecchi wuxiapian venuti dall'Oriente che divorava da ragazzo nei cinema del Bronx, RZA avrebbe voluto omaggiarli con un film di quattro ore diviso in due parti (come 'Kill Bill'); invece si è dovuto accontentare di molto meno. E il risultato non fa rimpiangere troppo le parti mancanti, risolvendosi in un catalogo di combattimenti 'vintage' discretamente coreografati, ma assemblati in modo artificioso." (Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 9 maggio 2013) "(...) Tarantino è un regista di talento, ma guai a prendere sul serio i suoi epigoni o le pellicole che sponsorizza. Sul suo nome si rischia di dar credito a operazioni modeste come 'L'uomo con i pugni di ferro', opera prima di RZA, il famoso rapper del Wu-Tang Clan, che scrivendo le musiche per 'Kill Bill' si è lasciato affascinare dall'idea di cimentarsi con la regia, sposando l'estetica di Quentin e rievocando quel cinema asiatico di arti marziali che da bimbo lo faceva sognare. (...) Nessuno riesce ad assurgere a statura di protagonista perché le sottostorie sono troppe e RZA, anche autore delle musiche fra hip hop e soul, è più che altro concentrato a orchestrare acrobatiche scene di combattimento, con arti spezzati e schizzi di sangue a gogò. Magari, nei limiti del genere kung fu cui si ispira, il film può anche essere divertente; ma solo in quei limiti." (Alessandra Levantesi Kezich, 'La Stampa', 9 maggio 2013) "Piacerà ai nostalgici dei film di arti marziali degli anni 80. Due supernostalgici, il rapper RZA e l'onnipresente Quentin Tarantino, hanno messo su una storia alla Bruce Lee. Ovviamente migliore dei modelli, se non altro per il ricco budget (Bruce lavorava per una cinematografia da area depressa)." (Giorgio Carbone, 'Libero', 9 maggio 2013) "Sembra un film di Tarantino ma senza un'idea di cinema. Il rapper RZA, regista, sceneggiatore e protagonista (difficile stabilire quale sia peggio), spazia confusamente tra gongfu, wuxia e spaghetti western. Con Russel Crowe, inciccito, che riesce nell'impresa di far peggio che ne 'I miserabili'. E senza nemmeno cantare." (Maurizio Acerbi. 'Il Giornale', 9 maggio 2013) "Kung fu (la disciplina) e wuxiapian di Hong Kong (cappa e spada cinese), ma l'impianto è blaxploitation (avventura e schiavismo). (...) Corrono, spaccano e squarciano da ogni parte, però si sente la voglia di estendere alla lunghezza di un film l'energia di una massa di citazioni e estrazioni. Si astengano i fan di Antonioni. Chi produce? Tarantino. Qualche dubbio?" (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 10 maggio 2013) "Rapper, fondatore e membro di collettivi hip hop, produttore discografico, attore cinematografico e autore di colonne sonore (fra le altre, di 'Kill Bill', 'Repo Man', 'Django Unchained'), RZA (nome d'arte dell'afroamericano di New York Robert Fitzgerald Diggs) esordisce nella regia con 'L'uomo con i pugni di ferro', sceneggiato con Eli Roth, regista di 'Hostel' e di 'Hostel Part II' e prodotto da Quentin Tarantino: un'«opera prima» come omaggio (una lettura superficiale dei loro temi e delle loro situazioni) ai film kung fu («Gongfupian») e ai «cappa e spada» cinesi («Wuxiapian»), paragonabili a quelli occidentali e di cui sono protagonisti personaggi mitici, cavalieri erranti, spadaccini volanti. (...) Ingenuità e incongruenze costellano un racconto confuso nella sua struttura e nella prima parte bloccato nella presentazione, accompagnata dalla voce fuoricampo del regista, dei vari personaggi, alla quale si alternano affollati combattimenti. Un racconto con non pochi anacronismi, che, fra citazioni dei «classici» della produzione di Hong Kong degli anni 70 (ne ricalca i parametri e lo stile di rappresentazione e di recitazione), annovera sequenze di scontri e tenzoni coreograficamente esaltanti, spettacolari e avvincenti (sono curate da specialisti cinesi del genere), alcune però viziate da un certo abuso dello «slow motion» e frequentemente caratterizzate da un disturbante iperrealismo nell'ostentazione di arti recisi e di corpi sanguinanti." (Achille Frezzato, 'L'Eco di Bergamo', 16 maggio 2013) "Kung fu (la disciplina) e wuxiapian di Hong Kong (cappa e spada cinese), ma l'impianto è blaxploitation (avventura e schiavismo). L'eroe ha corazza di coltelli volanti, un fabbro idealista costruisce spade, i cattivi che vogliono l'oro governativo fanno Grand Guignol a ritmo di spot, c'è anche Jack lo Squartatore (Crowe), il paese si chiama Jungle, che fa rima con jingle e ricorda Django, e i duelli sono al tempo hip-hop del rapper RZA, che dirige una miscela di hit culturali che vorrebbe, ma non riesce a diventare un vero, equilibrato mélange. Corrono, spaccano e squarciano da ogni parte, però si sente la voglia di estendere alla lunghezza di un film l'energia di una massa di citazioni e estrazioni. Si astengano i fan di Antonioni. Chi produce? Tarantino." (Silvio Danese, 'Nazione-Carlino-Giorno', 17 maggio 2013)

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