The Killer Inside Me2010

SCHEDA FILM

The Killer Inside Me

Anno: 2010 Durata: 120 Origine: USA Colore: C

Genere:DRAMMATICO, THRILLER

Regia:Michael Winterbottom

Specifiche tecniche:35 MM, CINEMASCOPE (1:2.35)

Tratto da:romanzo "L'assassino che è in me" di Jim Thompson (Fanucci Editore)

Produzione:CHRIS HANLEY, ANDREW EATON, BRADFORD L. SCHLEI E SUSAN KIR PER STONE CANYON, MUSE, REVOLUTION PRODUCTION IN ASSOCIAZIONE CON WILD BUNCH, CURIOUSLY BRIGHT ENTERTAINMENT & INDION ENTERTAINMENT GROUP, BOB FILM & FILM I VAST

Distribuzione:BIM

ATTORI

Casey Affleck nel ruolo di Lou Ford
Jessica Alba nel ruolo di Joyce Lakeland
Kate Hudson nel ruolo di Amy Stanton
Ned Beatty nel ruolo di Chester Conway
Elias Koteas nel ruolo di Joe Rothman
Tom Bower nel ruolo di Sceriffo Bob Maples
Simon Baker nel ruolo di Howard Hendricks
Bill Pullman nel ruolo di Billy Boy Walker
Brent Briscoe nel ruolo di Vagabondo
Matthew Maher nel ruolo di Vice Jeff Plummer
Liam Aiken nel ruolo di Johnnie Pappas
Jay R. Ferguson nel ruolo di Elmer Conway
Ali Nazary nel ruolo di Max Pappas
Zach Josse nel ruolo di Lou Ford a 14 anni
Noah Crawford nel ruolo di Mike
Blake Brigham nel ruolo di Lou Ford da piccolo
Rosa Pasquarella nel ruolo di Infermiera
 

SOGGETTO

Thompson, Jim
 

MONTAGGIO

Arnold, Mags
 
 

COSTUMISTA

Meyer, Lynette
 

EFFETTI

Newton, Andrew

TRAMA

Profondo Sud statunitense, primo dopoguerra. A volte la piccola provincia americana cela dietro la sua maschera di rispettabilità orrori incredibili. È il caso dell'indolente e noioso Lou Ford, all'apparenza inappuntabile tutore dell'ordine, e della spirale di violenza a cui darà il via...

CRITICA

"'The Killer Inside Me' di Michael Winterbottom, tratto da un libro di Jim Thompson, è una delle più monumentali nefandezze mai viste su uno schermo. Winterbottom si conferma regista schizofrenico, capace di opere dignitose (come il recente 'Genova', girato nella città ligure) e di autentiche catastrofi. Thompson è uno scrittore in cui le trame cascano a pezzi e l'atmosfera è tutto: qui l'atmosfera non c'è, anche perché un inglese in Texas è fuori posto come un pisano a Livorno, e tutto viene aggravato dalla presenza come protagonista pluri-omicida e voce narrante di Casey Affleck, che scalza ufficialmente suo fratello Ben dal trono di attore più broccolo del mondo. Un film totalmente sbagliato, 'The Killer Inside Me': e per una volta non possiamo dar torto agli americani che, in occasione del Sundance, hanno deplorato l'eccessiva violenza di due scene." (Albero Crespi, 'L'Unità', 20 febbraio 2010) "Non è solo la violenza gratuita a condannare il film: il noir non è decisamente nelle corde di Winterbottom che rallenta il ritmo fino alla noia, punta tutto sulla morbosità del protagonista e pecca di poca verosimiglianza in scene che un qualunque film americano di genere avrebbe curato nei minimi dettagli." (Alessandra De Luca, 'Avvenire', 20 febbraio 2010) "Va detto che schiaffoni e sesso non bastano a rendere l'atmosfera ambiguamente noir del romanzo di Jim Thompson, sceneggiatore di Kubrick, da cui il film è tratto. Il risultato somiglia più a una cartolina vintage tra Freud e la Bibbia, con Affieck che esibisce risatina perenne da pazzo e quasi non muove la faccia per dare meglio il tono della provincia americana... Ammiccamenti a 'Twin Peaks', al banconi di Hopper, qualche suggestione di Ellroy (anche lui, problemi con la storia della mamma...) e 'Shame Shame Shame on Me' a tutto volume. Winterbottom non è un regista postmoderno, il noir scivola così nel melò finale che unisce nel fuoco dell'amore sadomaso vittima e carnefice sulle note di 'Una furtiva lacrima', perché, naturalmente, il nostro Lou è anche un appassionato melomane." (Cristina Piccino, 'Il manifesto', 20 febbraio 2010) "Ennesima scialba prova di regia dello sfortunatamente prolifico Michael Winterbottom (...) troppo lento per essere un buon thriller, troppo convenzionale per diventare un film maledetto." (Massimo Benvegnù, 'Il Riformista', 20 febbraio 2010) "Anche l'orrore diventa rétro. Da quando gli horror sono diventati un consumo di massa (una volta erano minoritari e sovversivi), una certa frangia del cinema d'autore coniuga choc e nostalgia in cerca di etichette 'culturali'. È il caso del violentissimo 'The Killer Inside Me' che Michael Winterbottom ha tratto dal romanzo omonimo di Jim Thompson (Fanucci) mantenendo l'ambientazione originale. Cosa porta nel nostro presente quella provincia texana anni '50 se non un profumo d'epoca vago e dolciastro? È quanto non smettiamo di chiederci assistendo alle gesta di Casey Affleck (sempre perfetto con quella faccia da ragazzino nei ruoli da psicopatico), sceriffo che uccide a pugni la giovane prostituta con cui ha un legame sado-maso (Jessica Alba), poi la sua fidanzata e altri personaggi. L'eclettico Winterbottom dettaglia delitti, traumi d'infanzia e macchinazioni criminali con la stessa indifferenza malata unita a un occhio indiscutibile per l'erotismo. Senza però mai scalfire quel senso di meticolosa insoddisfazione e scarsa motivazione che lasciano addosso quasi sempre i suoi film." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 16 novembre 2010) "Dice Stephen King che oggi la gente ama i thriller perché è abituata all'orrore. Jim Thompson (1906-1977), autore di noir tra i più riusciti del dopoguerra, da cui sono estratti 'Getaway' di Peckinpah o 'Colpo di spugna' di Tavernier, negli anni '50 lavorava sull'inquinamento della personalità sociale, sull'inside, che sta all'origine del fenomeno. (...) Winterbottom trascrive su schermo questa celebre fenomenologia del serial killer mimetizzato nel potere e nella violenza latente circostante con minuziosa fedeltà, liberando però nella sua immagine una passione focale per Fritz Lang e Aldrich alla prova del giallo postmoderno, con qualche eco di Lynch. Per dire che, sul tema, prevale il gusto per l'intrattenimento, cosa che in Thompson ha un equilibrio diverso. Casey Affleck sembra nato per questa parte da psicopatico spietato." (Silvio Danese, 'Nazione, Carlino, Giorno', 26 novembre 2010 ) "Nel Texas degli anni Cinquanta ancora non si premette a ogni arresto la formula: 'Tutto ciò che dirà potrà essere usato contro di lei'. Qui tutto è viscido di petrolio e di sesso mercenario. Il solo amore sincero e condiviso è per il dollaro. 'The Killer lnside Me' ('L'assassino che è in me') è un romanzo di Jim Thompson. Lo portò sullo schermo Burt Kennedy nel 1976. Ora l'ha rifatto - presentandolo all'ultimo Festival di Berlino - l'inglese Michael Winterbottom, che ne ha esacerbato la critica dell'America, raccontando di un vicesceriffo capace di tutto. Da vedere e da far vedere." (Maurizio Cabona, 'Il Giornale', 26 novembre 2010) "Ottimo ricalco dei noir di una volta, ricordi di Bogart e Chandler, con un po' di patologia sessuale in più. La storia del disturbato vice sceriffo del Texas che uccide seminando indizi è tratta dal libro di Thompson ed è diretta senza un attimo di tregua da un Winterbottom in temporaneo calo ideologico ma voglioso di ricreare, tra prepotenze e atmosfere malate, un clima hard boiled in cui si arrabattano benissimo Casey Affleck, le sue signore (Alba e Hudson) e le sue ambigue vittime." (Maurizio Porro, 'Il Corriere della Sera', 26 novembre 2010) "Jim Thompson scrisse 'L'assassino che è in me' nel '52 e fu cult della narrativa noir nichilista americana. Nel '76 un certo Burt Kennedy ne ricavò un film, passato all'oblio. Winterbottom, perversamente, dissotterra l'uno e l'altro generando un monster in tutti i sensi. (...) Il versatile esponente di certo new Brit cinema non è nuovo a clamorose cadute di sostanza e stile, che alterna a momenti interessanti della sua filmografia, specie agli esordi. Qui siamo, purtroppo per lui, nel territorio del caos manieristico, insistito e fastidioso." (Anna Maria Pasetti, 'Il Fatto Quotidiano', 26 novembre 2010)

Trova Cinema

Box office
dal 21 al 24 maggio

Incasso in euro

  1. 1. Gli anni più belli  1.196.456
    Gli anni più belli

    Quattro ragazzi, cresciuti nel centro di Roma ma con estrazioni sociali diverse, vedranno le loro vite evolvere in maniere e direzioni anche sorprendenti, tra delusioni e riscatti....

  2. 2. Bad Boys for Life  882.185
  3. 3. Il richiamo della foresta  680.273
  4. 4. Parasite  605.719
  5. 5. Sonic. Il film  499.216
  6. 6. Odio l'estate  264.761
  7. 7. Cattive acque  263.009
  8. 8. La mia banda suona il pop  240.521
  9. 9. Dolittle  123.234
  10. 10. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)  121.947

Tutta la classifica