Anno: 1931 Durata: 87 Origine: ITALIA Colore: B/N
Genere:DRAMMATICO
Regia:Alessandro Blasetti
Specifiche tecniche:-
Tratto da:un'idea di Camillo Apolloni
Produzione:STEFANO PITTALUGA, CINES
Distribuzione:ANONIMA PITTALUGA
Sandro Salvini | nel ruolo di | Il Duca Marco |
Leda Gloria | nel ruolo di | Emilia |
Isa Pola | nel ruolo di | Daisy |
Vasco Creti | nel ruolo di | Masaro Nunzio, padre di Emilia |
Carlo Ninchi | nel ruolo di | Comm. Bordani, compratore delle terre |
Olga Capri | nel ruolo di | Governante della tenuta |
Umberto Sacripante | nel ruolo di | Un contadino |
Raimondo Van Riel | nel ruolo di | Contadino nella taverna |
Ugo Gracci | nel ruolo di | Aiutante del massaro |
Franco Coop | nel ruolo di | Un contadino |
Giorgio Bianchi | nel ruolo di | Corteggiatore di Daisy |
Augusto Bandini | ||
Uberto Cocchi | ||
Arcangelo Aversa | ||
Franz Sala | ||
Mario Revera | ||
Nino Altieri |
Il giovane duca Marco. un gaudente che ha scialacquato il suo patrimonio per seguire i capricci di Daisy, una ragazza vanitosa, è in procinto di vendere le sue terre al commendatore Bordani, uno speculatore. Costui, però, dà ordine di incendiare le stalle e i granai sperando che il fuoco si propaghi alle case coloniche in modo da poter sloggiare i contadini definitivamente. Quando il duca viene informato delle intenzioni criminali del commendator Bordani, capisce il suo errore e corre a domare personalmente l'incendio. Riuscito nell'intento, riprende in mano l'azienda agricola, lascia Daisy e sposa Emilia, la figlia del suo massaro Nunzio, da sempre innamorata di lui.
"Molti fattori hanno collaborato all'esito felice del film, ma sopra ogni altro, l'ottima realizzazione artistica e tecnica, la fotografia e la sonorizzazione stupende, il complesso degli attori, loddevole sotto ogni riguardo. (...) Leda Gloria, nuovissima allo schermo, e Isa Pola si sono imposte immediatamente all'attenzione del pubblico; la loro mimica, la loro recitazione non hanno addentellati nel teatro e perciò sono efficaci, spontanee, umane. Singolarmente felice è la dizione di Leda Gloria, con belle cadenze dialettali intonate all'atmosfera del film, il quale non sopporta la cosiddetta dizione impeccabile degli attori di teatro, che tutto sommato è una specie di gergo del palcoscenico. (...) il Blasetti ha inteso anche qui far opera educativa e al tempo stesso dilettevole." (E. Roma, "Cinema Illustrazione", n.10, 11 marzo 1931)
Incasso in euro