TRAMA

In un appartamento di Manhattan vengono trovate uccise due giovani donne, Jo Ann Marcus e Kathy Nelson. Mentre il caso è del tutto irrisolto, un poliziotto del distretto di Brooklyn accorre dopo un tentativo di stupro subito dalla signora Alvarez e arresta il giovane negro Lewis Humes, in verità reo unicamente di disoccupazione, sciatteria e di essere in possesso di una fotografia nella quale il troppo solerte agente ha creduto di individuare una delle due vittime del caso Marcus-Nelson. Portato al commissariato, Lewis viene minacciato, ingannato e percosso dai vari Black, Corrigan e Jaccarino, tutti decisi a servire la propria affermazione professionale anziché la giustizia. Condotto in tribunale con una lunga e minuta "confessione", corredata da prove artefatte, il negretto rischierebbe una pesantissima condanna se il tenente Kojak, messo in sospetto da troppe incongruenze contenute nella estorta confessione, non si mettesse a seguire due piste: l'analisi di quanto Lewis ha subito presso il commissariato e la ricerca dell'assassino di Jo Ann e Kathy. Il solerte e umano investigatore dipana lentissimamente l'intricata matassa, mentre in tribunale l'anziano e amico avv. Jack smaschera gli agenti e difende Humes. Finalmente Teddy Huper, rapinatore e tossicomane, si trova costretto a confessare il proprio duplice delitto.