Anno: 1976 Durata: 120 Origine: ITALIA Colore: C
Genere:DRAMMATICO, SATIRICO
Regia:Dino Risi
Specifiche tecniche:PANORAMICA, EASTMANCOLOR
Tratto da:-
Produzione:PIO ANGELETTI E ADRIANO DE MICHELI PER DEAN FILM
Distribuzione:TITANUS - PANARECORD, CREAZIONI HOME VIDEO, DVD: 01 DISTRIBUTION HOME VIDEO (2009)
Agostina Belli | nel ruolo di | Marcella Valmarin in arte Alba Doris |
Vittorio Gassman | nel ruolo di | Luca Cioccetti in arte Franco Denza |
Ugo Tognazzi | nel ruolo di | Adelfo, il gobbo delatore |
Cochi Ponzoni | nel ruolo di | Roberto Trevisan |
Renato Pozzetto | nel ruolo di | Ten. Bruno |
Dino Baldazzi | nel ruolo di | Mussolini |
Eleonora Morana | nel ruolo di | Madre di Marcella |
Maurizio Arena | nel ruolo di | Luciani |
William Berger | nel ruolo di | Franz, l'industriale |
Lino Toffolo | nel ruolo di | Gondrano Rossi |
Laura Trotter | nel ruolo di | La diva |
Paolo Baroni | nel ruolo di | Il segretario |
Michele Malaspina | nel ruolo di | Bisanti, il produttore |
Giovanni Brusatori | nel ruolo di | Partigiano con gli occchiali |
Attilio Dottesio | nel ruolo di | Partigiano con la barba bianca |
Alvaro Vitali | nel ruolo di | Giovane al casino |
Carla Terlizzi | ||
Edoardo Florio | ||
Enrico Marciani | ||
Franca Stoppi | ||
Giacomo Assandri | ||
Marcello Fusco | ||
Monica Fiorentini | ||
Renate Schmidt | ||
Toni Maestri |
Cameriera presso un albergo del Lido di Venezia, la provinciale Marcella sogna la celebrità cinematografica e trascura lo spasimante Roberto Trevisan. Invitata a Roma da un certo Luciani della Littoria Film, nella capitale fascista trova la società fallita, il protettore latitante e, nuovo ganimede, il gerarchetto Bruno che la confina nel bordello della madre. Marcella, grazie a un incontro con il Duce e un passaggio nel letto di villa Torlonia, riesce ad approdare a Cinecittà ove viene, nonostante l'acerbità artistica, affiancata all'attore di regime Franco Denza. Mentre Roberto, disperato e sfortunato, vaga dalla guerra libica a quella in Spagna e, infine, nelle steppe nevose della Russia, Marcella trionfa con il nome d'arte di Alda Noris. La caduta del Duce, il saccheggio della ricca magione già condivisa con il semimpazzito Denza, la costringono a viaggiare verso la natia Conegliano. Sposata da un comprensivo industriale, madre di due figli, compie un viaggio in Ucraina per deporre un mazzo di fiori sulla tomba di Roberto che, russificato e sposato, si guarda bene dallo scoprirsi e continua la sua vita di felice kulako.
"'Telefoni bianchi' è una commedia agrodolce, un grottesco che mette troppa carne al fuoco, e la distribuisce con troppo poca invenzione perché il piatto abbia il sapore d'una disincantata allegoria dell'Italia fra il '30 e il '50. La prima metà, dopo un delizioso prologo in bianco e nero, è brillante e spesso comica, ma la presa di bavero dei riti fascisti non ha molto di nuovo; la seconda va sul tragico, ma il gusto della parodia si inquadra stavolta in un affresco molto generico, con qualche punta di moralismo qualunquista". (Giovanni Grazzini - Cinema '76).
Incasso in euro