Anno: 2005 Durata: 128 Origine: USA Colore: C
Genere:POLITICO, THRILLER
Regia:Stephen Gaghan
Specifiche tecniche:PANAVISION, 35 MM (1:2.35)
Tratto da:libro "See No Evil: The True Story of a Ground Soldier in the CIA's War on Terrorism" di Robert Baer
Produzione:GEORGE CLOONEY, STEVEN SODERBERGH, MICHAEL NOZIK, JEFF SKOLL PER WARNER BROS., SECTION EIGHT LTD., PARTICIPANT PRODUCTIONS
Distribuzione:WARNER BROS. ITALIA (2006), DVD: WARNER HOME VIDEO (2006), BLU-RAY: (2009)
George Clooney | nel ruolo di | Bob Barnes |
Matt Damon | nel ruolo di | Bryan Woodman |
Amanda Peet | nel ruolo di | Julie Woodman |
David Clennon | nel ruolo di | Donald Farrish |
Max Minghella | nel ruolo di | Robby Baer |
Mark Strong | nel ruolo di | Mussawi |
Nicholas Art | nel ruolo di | Riley Woodman |
Chris Cooper | nel ruolo di | Jimmy Pope |
Steven Hinkle | nel ruolo di | Max Woodman |
Kayvan Novak | nel ruolo di | Arash |
Christopher Plummer | nel ruolo di | Dean Whiting |
Alexander Siddig | nel ruolo di | Principe Nasir Al-Subaai |
Tim Blake Nelson | nel ruolo di | Danny Dalton |
Robert Foxworth | nel ruolo di | Tommy Barton |
Nicky Henson | nel ruolo di | Sydney Hewitt |
William Hurt | nel ruolo di | Stan |
Ahmed Aa Mohammed | nel ruolo di | Abu Khalifa |
Ahmed Ayoub | nel ruolo di | Teenager pakistano |
Akbar Kurtha | nel ruolo di | Principe Meshal Al-Subaai |
Ali Al Amine | nel ruolo di | Ragazzo in piscina |
Amr Waked | nel ruolo di | Mohammed Sheik Agiza |
Atta Mohammed Saleh | nel ruolo di | Anziano |
Aziz Zacca | nel ruolo di | Poliziotto |
Badria Timimi | nel ruolo di | Moglie di Nasir |
Bashar H. Atiyat | nel ruolo di | Assistente di Nasir |
Bikram Singh Bhamra | nel ruolo di | Traduttore pakistano |
Bob Baer | nel ruolo di | Agente sicurezza Cia |
Bob Fajkowski | nel ruolo di | Segretario alla difesa |
Daisy Tormé | nel ruolo di | Rebecca |
David J. Manners | nel ruolo di | Capoufficio egiziano |
Donna Mitchell | nel ruolo di | Pat Janus |
Driss Roukhe | nel ruolo di | Guardia |
El Mahjoub Raji | nel ruolo di | Uomo di Hashimi |
Fritz Michel | nel ruolo di | Guardia di sicurezza |
James Plannette | nel ruolo di | Funzionario Connex |
Jamey Sheridan | nel ruolo di | Terry |
Jamil Jabbar | nel ruolo di | Supplicante |
Jayne Atkinson | nel ruolo di | Capo divisione |
Jeff Baker | nel ruolo di | Avvocato di Tommy |
Jeffrey Wright | nel ruolo di | Bennett Holiday |
Jocelyn Quivrin | nel ruolo di | Vincent |
Jon Lee Anderson | nel ruolo di | Se stesso |
Katherine Hoskins Mackey | nel ruolo di | Paralegale |
Katie Foster | nel ruolo di | Figlia nervosa |
Linda E. Williams | nel ruolo di | Paralegale |
Mazhar Munir | nel ruolo di | Wasim Khan |
Michael Allinson | nel ruolo di | Sir David |
Michael Stone Forrest | nel ruolo di | Agente sicurezza Cia |
Mitesh Soni | nel ruolo di | Martire |
Mohammed Asad Khan | nel ruolo di | Teenager pakistano |
Mohammed Majd | nel ruolo di | Said Hossein Hashimi |
Nabeel Noman | nel ruolo di | Capo beduino |
Nadim Sawalha | nel ruolo di | Emiro Hamed Al-Subaai |
Omar Mostafa | nel ruolo di | Ecclesiastico |
Othman Bin Hendi | nel ruolo di | Uomo d'affari arabo |
Ozzie Yue | nel ruolo di | Dirigente cinese |
Peter Gerety | nel ruolo di | Leland Janus |
Randall Boffman | nel ruolo di | Il distinto gentiluomo |
Richard Lintern | nel ruolo di | Capo di Bryan |
Roger Yuan | nel ruolo di | Ingegnere cinese |
Saïd Amadis | nel ruolo di | Reza Reyhani |
Shahid Ahmed | nel ruolo di | Saleem Ahmed Khan |
Sonell Dadral | nel ruolo di | Farooq |
Susan Allenback | nel ruolo di | Assistente legale |
Tarik Tamzali | nel ruolo di | Segretario di Nasir |
Thomas McCarthy | nel ruolo di | Fred Franks |
Tony French | nel ruolo di | Il distinto gentiluomo |
Tootsie Duvall | nel ruolo di | Assistente Cia |
Will McCormack | nel ruolo di | Willy |
William Charles Mitchell | nel ruolo di | Bennett Holiday, Sr. |
William L. Thomas | nel ruolo di | Paralegale |
Il giovane e carismatico principe Nasir, erede al trono di un Paese del Golfo produttore di petrolio, sta cercando di modificare le relazioni commerciali che da lungo tempo sono state favorevoli agli uomini d'affari degli Stati Uniti. Nasir, infatti, ha appena vantaggiosamente ceduto ai cinesi i diritti di sfruttamento del gas, in precedenza detenuti dal gigante texano Connex, danneggiando così gli interessi americani nella regione. Jimmy Pope, proprietario della Killen, una piccola compagnia petrolifera, ha da poco ottenuto i diritti di trivellazione nei giacimenti del Kazakhstan destando l'interesse della Connex. Quando le due compagnie decidono di fondersi, il Dipartimento della Giustizia e lo Sloan Whiting, potente studio legale di Washington, devono verificare la stipula dell'accordo tra loro. A Bob Barnes, veterano agente della CIA, che potrebbe passare gli ultimi anni della carriera svolgendo un comodo lavoro d'ufficio, viene promessa una promozione dopo un'ultima missione il cui scopo è l'assassinio del principe Nasir. L'esito imprevisto di questa missione lo metterà nelle condizioni di riesaminare il ruolo che ricchi e poveri, sceicchi e lavoratori, ispettori governativi e spie internazionali svolgono inconsapevolmente all'interno del complesso sistema mondiale.
"'Syriana' rischia di passare per il nuovo film di George Clooney. Bello, bravo e simpatico (soprattutto a chi vuole murarlo nel ruolo di ennesimo hollywoodita anti-Bush), l'attore non ha, però, deciso di dirigere a tutti i costi e, nel caso del thriller fuori concorso, si è limitato a eseguire le direttive di Stephen Gaghan, già sceneggiatore di 'Traffic' e 'Le regole dell'attrazione'. Basato sulle memorie dell'ex agente Cia Robert Bear, il plot del film appare innanzitutto troppo complesso e tortuoso ed è un peccato perché di solito la bravura dei cineasti americani sta proprio nella capacità di sciogliere gli intrecci impossibili e renderli comprensibili agli occhi del pubblico dei non specialisti. (...) L'impressione finale, purtroppo, è quella di un film che non sa scegliere tra il ritmo incalzante, le recitazioni a effetto (di Clooney, ma anche di Matt Damon, Jeffrey Wright, Chris Cooper, William Hurt ecc.) e l'ambizione di puntare il dito contro le cancrene che minerebbero la democrazia d'oltreoceano; tra la tradizionale spettacolarità ad alto budget e le farraginose allusioni che meriterebbero un altro approfondimento, se non un altro contesto." (Valerio Caprara, 'Il Mattino', 11 febbraio 2006) "La struttura a mosaico è la stessa usata per dipingere la rete internazionale del narcotraffico nel film di Soderbergh, la posta però è ancora più pesante e le connessioni così intricate che bisogna arrivare quasi a fine film per orientarsi fra avvocati, petrolieri, agenti della Cia, emiri, terroristi, per lo più impegnati in doppi e tripli giochi. (...) Così semplificata la faccenda può suonare schematica, ma sullo schermo palpita di verità, di dettagli inediti, di personaggi sempre solidi e motivati. Dai protagonisti, all'imam che striglia i ragazzini delle madrasse spiegando perché 'liberalismo e cristianesimo non possono guarire il dolore di vivere nel mondo moderno'. Dai libanesi che prima accolgono e poi torturano Clooney, a quella massa grigia di funzionari, agenti, mestatori, burocrati che decide gli intricati destini del mondo. Mette malinconia pensare che un tempo film così li facevamo in Italia (dice niente 'Il caso Mattei'?). Ma è quasi incredibile che una pellicola così documentata e dura con gli Usa abbia strappato due candidature agli Oscar, per lo script e per Clooney." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 11 febbraio 2006) "Che bel film si poteva fare da 'La disfatta della Cia', ma purtroppo 'Syriana' non corrisponde alle aspettative. Sugli sfondi e intrighi minuziosamente investigati dall'autore, il regista Stephen Gaghan ha preferito sovrapporre una trama romanzesca articolata su troppi personaggi: Clooney che in qualche modo rispecchia Baer eroe frustrato e deluso; Matt Damon in veste di sfortunato consigliere di Alexander Siddigm figlio progressista di uno sceicco del petrolio; Jeffrey Wright piccolo avvocato complice di grandi mascalzoni, Mazhar Munir immigrato povero che finisce martire. Il chiaro messaggio del libro arriva confuso da un film che per capirlo bene bisognerebbe vederlo due volte. Sullo schermo le trame nere intorno all'oro nero sono troppo nere e quanto all'esordiente regista Gaghan gli consiglierei di studiarsi i dvd di Francesco Rosi." (Tullio Kezich, 'Corriere della Sera', 11 febbraio 2006) "A tratti è difficile capire ciò che succede in 'Syriana'; però - non sembri un paradosso - anziché di un difetto si tratta di un pregio. Perché il film riproduce, anche nella struttura narrativa, l'estrema complessità degli intrighi della globalizzazione, in quel teatro critico del nostro tempo che è il Medio Oriente. Un po' come accade in 'Traffic', che fruttò l'Oscar per la sceneggiatura a Stephen Gaghan, le azioni procedono parallelamente, spostandosi di continuo tra luoghi geograficamente lontani e moltiplicando i personaggi. (?) Il montaggio alternato di tanti eventi in gioco mira, con ambizione pari al talento, a sintetizzare e a mettere in relazione, in un sol colpo, gli sporchi giochi di potere che coinvolgono multinazionali, servizi segreti, vittime e carnefici, interi popoli. La prova del nove della complessità risiede nel fatto che gli stessi protagonisti stentano a comprendere gli intrighi cui prendono parte: a cominciare da Bob Barnes, l'agente che, dopo un'intera vita spesa per la bandiera a stelle e strisce, si rende conto di essere stato sempre sfruttato e ingannato dai suoi capi. E Clooney gli conferisce una nota di amara disillusione da attore di classe che ne fa la vera star del film." (Roberto Nepoti, 'la Repubblica', 11 febbraio 2006)
Incasso in euro