STRISCIA, UNA ZEBRA ALLA RISCOSSA2005

SCHEDA FILM

STRISCIA, UNA ZEBRA ALLA RISCOSSA

Anno: 2005 Durata: 84 Origine: SUDAFRICA Colore: C

Genere:ANIMAZIONE, AVVENTURA, COMMEDIA, FAMILY

Regia:-

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:ALCON ENTERTAINMENT

Distribuzione:EAGLES PICTURES

TRAMA

Durante una tempesta, un circo itinerante perde per caso un cucciolo di zebra. Fortunatamente, a raccoglierlo c'è Nolan Walsh, un fattore, che lo porta a casa per regalarlo a sua figlia Channing. Nolan è un ex-addestratore di purosangue che ha abbandonato il lavoro della sua vita per poter stare vicino a sua figlia. La piccola zebra - subito chiamata Striscia - trova un posto nell'aia della fattoria e si inserisce nella strana famiglia costituita da Gegè, il pony brontolone, Bocca di Rosa, la vecchia capra che tiene unita la banda, Gozzo, un pellicano di città che cerca la tranquillità in campagna, il gallo Becco Tosto, che si diverte a svegliare tutti all'alba e il segugio Lighning, che li tiene d'occhio. La fattoria confina con quella dei Dalrymple dove dei purosangue vengono addestrati per gareggiare nella Kentucky Open. Striscia sogna di far mangiare a tutti quei cavalli di razza la sua polvere, senza riuscire a capire di non essere precisamente un cavallo. Caparbia, la piccola zebra inizia ad allenarsi con l'aiuto di Gegè e con una fantina d'eccezione, Channing. Riusciranno a convincere il protettivo papà Walsh a farli partecipare alla gara? Quelli che ora ridono di loro, rimarrano sorpresi? Di certo nuove avventure e nuovi amici li aspettano...

CRITICA

"Gli animali della fattoria parlano fra loro scopiazzando 'Babe'. Grenwood, attore serio lanciato da Atom Egoyan, recita con grande dignità. Nessuno ricorderà a lungo questa favoletta tranne lo stesso Du Chan, il quale è tornato nelle grazie di Hollywood. Il film ha infatti incassato bene." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 25 marzo 2005) "L'allegra fattoria degli animali parlanti A metà strada tra il maialino Babe il vecchio 'Gran Premio con Liz', il piacevole racconto per ragazzi di Du Chau mostra una zebra dalla doppia identità: si crede cavallo e corre, vincendo, la gara equina facendo felice la padroncina. Tra animazione al computer e live action, allegre fattorie da agriturismo, animali chiacchieroni e complessati, il family movie raggiunge lo scopo con la retorica dolciastra del caso. Tecnicamente le bestiole sono da dr. Freud, ma volendo anche da circo." (Maurizio Porro, 'Corriere della Sera', 26 marzo 2005)

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