Stella2008

SCHEDA FILM

Stella

Anno: 2008 Durata: 103 Origine: FRANCIA Colore: C

Genere:DRAMMATICO

Regia:Sylvie Verheyde

Specifiche tecniche:35 MM (1:1.85)

Tratto da:-

Produzione:LES FILMS DU VEYRIER, ARTE FRANCE CINÉMA, WDR/ARTE, CANAL +, CINECINEMA, CNC

Distribuzione:SACHER DISTRIBUZIONE, DVD: WARNER HOME VIDEO (2009)

ATTORI

Léora Barbara nel ruolo di Stella
Karole Rocher nel ruolo di Madre di Stella
Benjamin Biolay nel ruolo di Padre di Stella
Melissa Rodriguès nel ruolo di Gladys
Laëtitia Guerard nel ruolo di Geneviève
Guillaume Depardieu nel ruolo di Alain-Bernard
Johan Libéreau nel ruolo di Loïc
Jeannick Gravelines nel ruolo di Bubu
Thierry Neuvic nel ruolo di Yvon
Valérie Stroh nel ruolo di Signora Tillier Dumas
Anne Benoît nel ruolo di Signora Douchewsky
Christophe Bourseiller nel ruolo di Signor Larpin
Christopher Bourseiller nel ruolo di Signor Larpin
 

SOGGETTO

Verheyde, Sylvie
 

SCENEGGIATORE

Verheyde, Sylvie
 
 

MONTAGGIO

Dewynter, Christel
 

SCENOGRAFIA

Grézaud, Thomas
 

COSTUMISTA

Lepage, Gigi
 

EFFETTI

Tanguy, Mikael

TRAMA

Parigi, 1977. Stella è una ragazzina di undici anni che vive in un quartiere operaio con i suoi genitori, che ormai non si amano più ma che insieme gestiscono un bar/pensione frequentato da ubriaconi, disoccupati e gente abituata a vivere ai limiti della legalità. Ammessa a frequentare una scuola prestigiosa, Stella ha difficoltà ad ambientarsi tra professori e compagni di ceti sociali tanto differenti dal suo ed anche le sue votazioni ne risentono. Poi, un giorno, Stella fa amicizia con Gladys, una sua compagna di classe figlia di esuli ebrei argentini, che la aiuterà a superare le difficoltà nello studio e le fornirà lo spunto per trovare strumenti utili a costruirsi un futuro migliore.

CRITICA

"'Stella', di Sylvie Verheyde è una sorta di '400 colpi', il capolavoro di François Truffaut, al femminile. C'è la stagione inquieta che segna il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, c'è la Francia anni Settanta delle periferie di Parigi e di un Nord industriale dove si lavora ma non ci si diverte, c'è il contrasto fra chi è una figlia del popolo, a proprio agio fra ubriaconi e disoccupati, e la disciplina, i professori, i compagni di classe di una scuola media pubblica della buona borghesia dove i genitori iscrivono la ragazzina con l'incoscienza di chi non misura né le distanze e le differenze sociali, né i retroterra culturali. Profondamente autobiografico, 'Stella' ricalca le esperienze della regista, anche lei figlia di proprietari di una pensioncina con annesso bar, cresciuta in un ambiente dove l'esistenza di un libro è sconosciuta, ma fin da subito si apprende la durezza del vivere, e il suo lento risvegliarsi di fronte a un mondo intellettuale e sociale, le letture, i quadri, le amicizie, le prime feste, i primi turbamenti sentimentali, sconosciuto e fonte di gioia quanto di amarezze. (...) Il risultato è un film delicato, senza essere ruffiano, romantico senza sdolcinature, in cui il complesso mondo dell'adolescenza viene esplorato con mano sicura". (Stelio Solinas, 'Il Giornale', 2 settembre 2008) "E tutti vissero felici e contenti in 'Stella' di Sylvie Verheyde, un po' 'I 400 colpi' di Truffaut, un po' 'Il tempo delle mele' con Sophie Marceau. (...) Anche gli eventi più drammatici vengono raccontati con positività e una certa innaturale freddezza che si sente nei commenti in voce over della protagonista. Ecco perché 'Stella' è un film nobile senza essere memorabile". (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 3 settembre 2008) "Sylvie Verheyde, al terzo lungometraggio, attinge alla sua autobiografia per ricostruire l'educazione sentimentale di una bimba fragile che sta diventando donna, di una troppo povera per le compagne di classe, e troppo ricca e parigina per le terre d'origine. Un'opera di formazione che sa essere ruvidamente sensuale con sua madre, triste e malinconica con il suo sogno d'amore Alain-Bernard, violenta e infine romantica quando una scena da "tempo delle mele" viene sottolineata imprevedibilmente dalla canzone 'Ti amo' di Umberto Tozzi, parte di una colonna sonora varia e strana ma coinvolgente. Con il gusto della semplicità, una regia pulita e una fotografia sempre adeguata, il racconto si sviluppa con poesia e realismo. Il segreto sta tutto nella normalità di una storia e negli universi che racconta: famiglia, scuola, classi sociali hanno cambiato componenti e struttura, ma le dinamiche rimangono le stesse e così i trent'anni di distanza non si sentono se non nella ricostruzione di ambienti e costumi, perfetta nonostante il piccolo budget. Lasciatevi conquistare da 'Stella' e dalla sua capacità di inoltrarsi con pe(n)sante leggerezza su temi forti e difficili, anche se solo per qualche secondo: la prof traumatizzata dai campi di sterminio, l'Argentina dei generali e dei desaparecidos, abusi e traumi sull'infanzia." (Boris Sollazzo, 'Liberazione', 5 dicembre 2008) "'Stella' di Silvie Verheyde e un po' 'I quattrocento colpi' di Truffaut un po' 'Il Tempo delle mele'. La famiglia si spezza, le prime cotte, gli amici delle vacanze, la vita come scuola fuori dalla classe e la scuola pubblica come luogo che avvicina le classi sociali. Il film racconta l'adolescenza di una ragazzina particolare ma parla a tutti perché sa essere delicatamente universale. Niente di epocale, ma molto gradevole e ben fatto." (Francesco Alò, 'Il Messaggero', 5 dicembre 2008)

Trova Cinema

Box office
dal 21 al 24 maggio

Incasso in euro

  1. 1. Gli anni più belli  1.196.456
    Gli anni più belli

    Quattro ragazzi, cresciuti nel centro di Roma ma con estrazioni sociali diverse, vedranno le loro vite evolvere in maniere e direzioni anche sorprendenti, tra delusioni e riscatti....

  2. 2. Bad Boys for Life  882.185
  3. 3. Il richiamo della foresta  680.273
  4. 4. Parasite  605.719
  5. 5. Sonic. Il film  499.216
  6. 6. Odio l'estate  264.761
  7. 7. Cattive acque  263.009
  8. 8. La mia banda suona il pop  240.521
  9. 9. Dolittle  123.234
  10. 10. Birds of Prey (e la fantasmagorica rinascita di Harley Quinn)  121.947

Tutta la classifica