Tutto pu? accadere a Broadway2014

SCHEDA FILM

Tutto può accadere a Broadway

Anno: 2014 Durata: 93 Origine: USA Colore: C

Genere:COMMEDIA

Regia:Peter Bogdanovich

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:LAGNIAPPE FILMS IN ASSOCIAZIONE CON RED GRANITE INTERNATIONAL, VENTURE FORTH, THREE POINT CAPITAL, HOLLY WEIRSMA PRODUCTIONS

Distribuzione:01 DISTRIBUTION (2015)

ATTORI

Owen Wilson nel ruolo di Arnold Albertson
Brie Larson
Imogen Poots nel ruolo di Izzy Patterson
Kathryn Hahn nel ruolo di Delta Simmons
Olivia Wilde
Will Forte nel ruolo di Joshua Fleet
Rhys Ifans nel ruolo di Seth Gilbert
Jennifer Aniston nel ruolo di Jane Claremont
Cybill Shepherd nel ruolo di Nettie Patterson
Austin Pendleton nel ruolo di Giudice Pendergast
Joanna Lumley nel ruolo di Vivian Claremont
Richard Lewis nel ruolo di Al Patterson
George Morfogen nel ruolo di Harold Fleet
Ahna O'Reilly nel ruolo di Elizabeth
Jake Hoffman nel ruolo di Fattorino hotel
Lucy Punch nel ruolo di Kandi
Tatum O'Neal nel ruolo di Cameriera
John Robinson nel ruolo di Andre
Albert Jones nel ruolo di Brad
Sydney Lucas nel ruolo di Josie
Nora Jobling nel ruolo di Sandy
Jake Lucas nel ruolo di David
 

SCENOGRAFIA

Musky, Jane
 

COSTUMISTA

Schnitzer, Peggy A.

TRAMA

Isabella "Izzy" Patterson è una giovane squillo che aspira a diventare attrice. O piuttosto una giovane attrice che si arrangia a sbarcare il lunario. Una notte s'imbatte in Arnold Albertson, affermato regista con passioni da filantropo. Arnold le offre 30.000 dollari per coltivare i suoi sogni e realizzare se stessa. Si innesca così una girandola di eventi inaspettati ed incredibili equivoci che cambieranno la vita di tutte le persone che Izzy conosce, dalla sua stralunata psicanalista fino a un misterioso detective.

CRITICA

"Una commedia romantica sul desiderio e i suoi labirinti, in cui perdersi può essere bello quanto pericoloso. Un omaggio al miglior cinema di una volta. Una pochade moderna e sfacciata. Ma soprattutto la resurrezione di un grande sfortunato e troppo spesso dimenticato come Peter Bogdanovich, il raffinato regista-critico-cinefilo che dopo aver intervistato tutti i miti del cinema classico (Welles, Ford, Hawks...) ha diretto film pensosi come 'L'ultimo spettacolo' e commedie irresistibili e malinconiche come 'Ma papà ti manda sola', 'Paper Moon', 'E tutti risero', per poi finire ai margini del sistema. (...) 'She's Funny That Way', un 'veicolo' perfetto per la grazia e il talento dell'inglese Imogen Poots, qui nei panni di una call girl di inossidabile innocenza che ricorda molto la Audrey Hepburn di 'Colazione da Tiffany'. Anche se l'invenzione più esilarante è quella del suo benefattore Owen Wilson, un regista teatrale e collezionista benefico di escort (...). E tutto con una leggerezza e una gratuità che sfiorano l'inconsistenza ma rendono ancora più irresistibile il gioco dei dialoghi e delle gag cesellate da regista e interpreti con una complicità che scalda il cuore. Charles Boyer, Jennifer Jones e il sommo Lubitsch sentitamente ringraziano. Ma per scoprire perché bisogna vedere il film." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 30 agosto 2014) "Valeva la pena di aspettare tredici anni il ritorno sul set di Peter Bogdanovich: il suo «She's Funnt That Way», evento fuori concorso di ieri, è un gioiello di verve, di eleganza e di stile, una commedia sofisticata come non se ne vedono più, a metà strada tra Lubitsch, Woody Allen e Feydeau, ambientata nella romantica New York dei teatri di Broadway, nella magica metropoli che non dorme mai e sa assecondare sogni e desideri, dove è facile incontrare l'amore e liberarsi delle nevrosi. E infatti tutti si innamorano, o si illudono di farlo, in un fuoco di artificio di trovate che coinvolge un cast di prim'ordine, con Owen Wilson, Jennifer Aniston, Kathryn Hahn, Rhys Ifans e Imogen Poots." (Titta Fiore, 'Il Mattino', 30 agosto 2014) "Si sentiva la mancanza di una commedia sofisticata come solo Bogdanovich sa confezionare. E si sentiva la mancanza proprio di lui, Peter Bogdanovich, l'autore dell'indimenticato 'Paper Moon', che per dodici anni era rimasto lontano dal grande schermo. Un ritorno festeggiato proprio alla Mostra di Venezia, con 'She's Funny That Way', un delizioso film fuori concorso in linea con il suo stile. Un consenso unanime ha accolto questa «sophisticated comedy» di raffinata fattura con dialoghi incalzanti e un continuo susseguirsi di eventi, affidato a una robusta sceneggiatura e a un cast stellare: Owen Wilson (...), Kathryn Hahn, Will Forte, Jennifer Aniston e Imogen Poots." (Michela Tamburrino, 'La Stampa', 30 agosto 2014) "Peter Bogdanovich torna a Venezia trenta e passa anni dopo avervi vinto il Premio della Critica con 'Saint Jack' (1979) e averne inaugurato un'edizione con 'E tutti risero' (1981). (...) Il Festival ricambia questo attestato d'amore e fa di 'She's Funny That Way', presentato (...) alla Mostra fuori concorso, il film con più risate durante la proiezione e applausi calorosi alla fine. Un trionfo, tanto più gradito per chi era ormai considerato sì un classico, ma di quelli che avevano perso lo smalto e non avevano più nulla da dire. (...) 'She's Funny That Way' (È divertente così com'è) è un concentrato delle sue cose migliori. C'è il regista appassionato del proprio lavoro di 'Rumori fuori scena', l'investigatore più interessato ai sentimenti che ai colpevoli di 'E tutti risero', il mondo della prostituzione di 'Saint Jack', la strampalata follia femminile di 'Ma papà ti manda sola?', la passione per la vita vissuta al cinema o in teatro di 'L'ultimo spettacolo'. Tutto però è come nuovo, vecchie battute recuperate con la grazia sapiente di chi sa che nulla è più inedito del già detto, l'eterno aprirsi e chiudersi di porte d'albergo come tante entrate e uscite dalla realtà, le nevrosi, le ossessioni, i tic e i tabù di chi spera sempre che domani sarà un altro giorno, proprio come la fabbrica dei sogni cinematografici gli ha insegnato. Il risultato è questa commedia brillante, (...). Owen Wilson, Jennifer Aniston, Kathryn Hahn, Imogen Poots, Rhys Ifans e il resto del cast si prestano meravigliosamente a una ronda divertente quanto surreale dove i cinefili possono perdersi, tanti sono i rimandi e gli ammicchi e il pubblico normale bearsi tanto tutto suona naturalmente nuovo. Una festa." (Stenio Solinas, 'Il Giornale', 30 agosto 2014) "E tutti risero, verrebbero da dire, parafrasando proprio il titolo di un film di Peter Bogdanovich che inaugurò la Mostra nel 1982. Un'ovazione ha accolto 'She's Funny That Way', che potremmo tradurre 'E divertente (o pazza) così com'è'. Capita spesso ai festival quando, in mezzo a disastri e desolazioni, spunta una commedia all'antica hollywoodiana. Di quelle ritmate e birichine, con un po' di sesso e New York come sfondo, più le strizzatine d'occhio giuste (...). Bogdanovich oggi ha 75 anni (...) questa storia, nata tre lustri fa per lo scomparso John Ritter col titolo bizzarro 'Squirrels to the Nuts', scoiattoli alle nocciole, ha continuato a ronzargli in testa, finché due produttori indipendenti non sono riusciti a chiudere il progetto. All'insegna del risparmio: 30 giorni di riprese in tutto, bisognerebbe dirlo a certi registi italiani. Il cast prestigioso ha fatto il resto. Owen Wilson, Imogen Poots, Jennifer Aniston, Rhys Ifans, Kathryn Hahn, Illeanna Douglas hanno subito risposto sì al regista newyorkese, il cui nome dirà poco al pubblico dei ragazzi, ma non a chi da giovani vide 'L'ultimo spettacolo', 'Paper Moon' o 'Saint Jack'. In questo clima di affettuoso revival all'insegna della Hollywood che fu, tra omaggi a Lana Turner e Audrey Hepburn, non sorprende l'apparizione a sorpresa di Quentin Tarantino, nel ruolo di se stesso. (...) la commedia (...), dietro la patina nostalgica, appunto cinefila e citazionista, sfodera un cuore malizioso e una scrittura brillante, dove tutto torna, sin troppo forse, in una chiave da pochade, tra porte che si aprono e si chiudono, coincidenze, equivoci. Per la serie: «Una bella storia non dovrebbe essere rovinata dalla realtà». Pensate a un film di Woody Allen, ma più frenetico e meno senile, soprattutto meno arancione nella fotografia. (...) La frase chiave del film è: «Ridere fa bruciare le calorie più di ogni altra cosa». La ripete Bogdanovich incontrando i giornalisti: forse gli hanno detto che in sala è stato un trionfo di risate." (Michele Anselmi, 'Il Secolo XIX', 30 agosto 2014)

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