Sposami, Kate!2001

SCHEDA FILM

Sposami, Kate!

Anno: 2001 Durata: 115 Origine: GERMANIA Colore: C

Genere:ROMANTICO

Regia:-

Specifiche tecniche:-

Tratto da:-

Produzione:FILM FOUR INTERNATIONAL, FILM COUNCIL, INDUSTRY ENTERTAINMENT, PIPEDREAM PICTURES, SENATOR FILM PRODUKTION

Distribuzione:KEY FILMS

TRAMA

TRAMA BREVE kate, Molly e Janine hanno appena superato la soglia dei quarant'anni, sono riuscite ad affermarsi nel mondo del lavoro mentre la loro vita amorosa non è altrettanto fortunata. Un giorno Kate incontra Jed, un suo ex allievo che ha oltre dieci anni meno di lei, e tra i due nasce una storia. Molly e Janine inizialmente sembrano divertite dall'avventura intrapresa dall'amica ma quando Kate dichiara di essere innamorata e a un passo dall'altare fanno di tutto per dissuaderla. TRAMA LUNGA In una cittadina inglese Kate, preside di scuola, Molly, poliziotta e Janine, medico, sono tre quarantenni single, che si incontrano una volta a settimana per raccontarsi le loro mai appaganti relazioni con gli uomini. Un giorno, durante un funerale, Kate incontra Jed, affascinante venticinquenne che è stato suo alunno. Kate e Jed diventano ben presto amanti, ma Molly e Janine sono contrarie a questa relazione. Al fine di allontanare i due, Molly e Janine organizzano un weekend di solo shopping a Parigi per far distrarre Kate. Ma proprio qui lei capisce di amare Jade e, tornata, accetta la sua proposta di matrimonio. Molly e Janine, invidiose, fanno credere a Kate che Jed ha fatto delle avance a una di loro. Kate e Jed litigano e lei lo caccia di casa. Il ragazzo, investito lungo la strada da un tir, muore sul colpo. Per quattro mesi le tre amiche si ignorano, fino a quando Kate decide, senza molto entusiasmo, di sposare il sacerdote anglicano della comunità da tempo innamorato di lei. Molly e Janine intervengono di nuovo e impediscono le nozze. Kate scopre di aspettare un bambino dall'amato Jade e le tre amiche si riconciliano. Il sacerdote invece sposa un'altra donna. Qualche tempo dopo le amiche si ritrovano insieme per raccontarsi le loro vicissitudini sentimentali: la poliziotta ha cominciato a frequentare un rozzo delinquente; il medico si è buttata a capofitto in una relazione omosessuale, mentre Kate si dedica completamente al bambino, ricordando i bei tempi con Jed.

CRITICA

"Inquietante commedia 'british' di John McKay. Andie Mc Dowell, single 40enne rassegnata ai suoi pomeriggi spiritosi con le amiche zitelle, un bel giorno incontra il vero amore: un suo ex-allievo di 25 anni, bello, sensibile, buon musicista. Ma scoprirà che pure lui, come tutti i maschi di ogni età presenti nel film, si può rubricare fra gli enti inutili... Fra commedia e mélo, la regia sbanda un po'. Ma il film resta allarmante". (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 1 marzo 2002) "Divertente come una seduta per sole donne spiata dalla serratura, di classico savoir-faire umoristico brillante, diventa un dramma non lacrimevole quando le amiche invidiose provocano il peggiore degli equivoci tra Kate e il ragazzo, ormai promesso sposo. E' così lieve e carezzevole la regia dell'esordiente McKay che si può giustificare anche la tragedia in sottofinale nella quale qualcuno perde inesorabilmente la vita, mentre un'altra nasce. E' un colpo, ma non basso. Pur facendo parte del genere 'Piccole donne crescono', è un film che sta sulla terra. Anche grazie al cast". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 28 febbraio 2002) "La commedia delle donne è poco cinematografica: il regista ha esperienze teatrali, radiofoniche, televisive, e si vede nella tendenza a mettere in scena due o tre personaggi che dialogano a lungo, nel ritmo spesso assente; il regista deve pure avere un´esperienza limitata di psicologie femminili, che gli fa ideare (la sceneggiatura è scritta da lui) caratteri piuttosto convenzionali e prevedibili. Ma è colta bene l´atmosfera del trio, dell'amicizia, e la storia è abbastanza divertente". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 3 marzo 2002) "Pare una commedia al femminile 'Sposami Kate' di John McKay, giocata sulla complicità delle tre amiche e sulle diverse caratteristiche delle interpreti. Niente di nuovo, ma il ritmo e il cliché reggono. Solo che all'improvviso, la commedia prende una piega addirittura tragica, che fa emergere piccole e grandi gelosie dei rapporti tra donne. McKay non tiene il nuovo registro, la sceneggiatura se ne va per conto suo, tutti sembrano spaesati e precipitosamente ritornano allo stato iniziale. Una prima parte gradevole compromessa da una seconda troppo ambiziosa". (Emanuela Martini, 'Film TV', 6 marzo 2002) SPOSATE KATE! "Divertente come una seduta per sole donne spiata dalla serratura, di classico savoir-faire umoristico brillante, diventa un dramma non lacrimevole quando le amiche invidiose provocano il peggiore degli equivoci tra Kate e il ragazzo, ormai promesso sposo. E' così lieve e carezzevole la regia dell'esordiente McKay che si può giustificare anche la tragedia in sottofinale nella quale qualcuno perde inesorabilmente la vita, mentre un'altra nasce. E' un colpo, ma non basso. Pur facendo parte del genere 'Piccole donne crescono', è un film che sta sulla terra. Anche grazie al cast". (Silvio Danese, 'Il Giorno', 28 febbraio 2002) "La commedia delle donne è poco cinematografica: il regista ha esperienze teatrali, radiofoniche, televisive, e si vede nella tendenza a mettere in scena due o tre personaggi che dialogano a lungo, nel ritmo spesso assente; il regista deve pure avere un´esperienza limitata di psicologie femminili, che gli fa ideare (la sceneggiatura è scritta da lui) caratteri piuttosto convenzionali e prevedibili. Ma è colta bene l´atmosfera del trio, dell'amicizia, è la storia è abbastanza divertente". (Lietta Tornabuoni, 'La Stampa', 3 marzo 2002) "Pare una commedia al femminile 'Sposami Kate' di John McKay, giocata sulla complicità delle tre amiche e sulle diverse caratteristiche delle interpreti. Niente di nuovo, ma il ritmo e il cliché reggono. Solo che all'improvviso, la commedia prende una piega addirittura tragica, che fa emergere piccole e grandi gelosie dei rapporti tra donne. McKay non tiene il nuovo registro, la sceneggiatura se ne va per conto suo, tutti sembrano spaesati e precipitosamente ritornano allo stato iniziale. Una prima parte gradevole comprome

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